Sempre attivo il Club di Clay

Testata: Autosprint.

La dimostrazione che il club Clay Regazzoni ha tantissimi sostenitori si è avuta sabato 26 novembre: quasi 300 persone hanno partecipato al 29° Gran Premio della solidarietà, l’appuntamento di fine anno durante il quale vengono devoluti fondi raccolti. Una piccola curiosità va accennata: un plauso a quel gruppo particolarmente nutrito pervenuto da Castelleone, in provincia di Cremona. Una grande festa alla quale sono stati invitati due ospiti più che speciali Bruno Giacomelli e Alex Caffi. Al primo è stato assegnato il modellino da F1 d’oro, al secondo un casco d’oro memoria di Clay Regazzoni. Presenti tutti i familiari nella famiglia Regazzoni: la moglie Maria Pia, i figli Alessia Gianmaria, la nipote Sofia (peraltro appassionatissima di motori, è reduce da un corso in F4) .

Ai congiunti del grande pilota svizzero il merito il ringraziamento di sopportare la le iniziative e gli scopi a perseguire, per offrire un aiuto alla ricerca e sostegno al reinserimento sociale di chi è affetto da paraplegia; quest’anno sono stati raccolti 50 mila euro che saranno divisi e offerti all’Unità spinale midollare dell’Ospedale Niguarda di Milano, al Centro Disabili Bergamaschi, al Centro di accoglienza “Casa Anna Guglielmi” di Montecatone a Imola e, novità di questa stagione, all’Institute du Cerveau di Parigi.

Ben 2 mila euro sono stati raccolti proprio durante la serata con l’avvento di oggetti messi a disposizione dalla Ferrari, Momo Design, Chromovenice, Beta utensili e dalle Cantine Ferrari “magnum spumante della F1”. La riuscita della serata emerito del consiglio direttivo, a partire dal cofondatore Giacomo Tansini, quindi Francesca Codazzi, Giovanni Secchi, Alberto Maletti, i nuovi consiglieri Melissa Lanzi e Simona Mussi, Marco De Santis; ma altri tre consiglieri hanno avuto il merito di essere premiati: si tratta di Giancarlo Minardi, il vicepresidente Luciano Codazzi e il presidente don Luigi Avanti: a questi ultimi due nomi è stato riconosciuto il tempo “speso” (non “perso”,  una sottigliezza non da poco come ha sottolineato Ttansini) in 25 anni di attività – volontaria gratuita – all’interno dell’associazione. Si è chiusa una pagina, l’ennesima da quel lontano 1994, quando Clay Regazzoni accettò di farsi portavoce di un’idea che è durata nel tempo e ormai si avvicina ai trent’anni; non sempre è stato facile, soprattutto gli inizi, o come quando è scomparso Clay – improvvisamente, tragicamente – senza contare le crisi economiche la pandemia; ma la famiglia Regazzoni ha ereditato con convinzione l’eredità del pilota il gruppo di volontari lodigiani potrà continuare anche nel 2023 a portare avanti un’idea, una causa, uno scopo: quello di aiutare chi è affetto dalle lesioni midollari e in questo ventinovesimo GP della solidarietà si è tornati ad essere campioni dell’impegno cattivo avendo raggiunto e superato i 50 mila euro raccolti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con Alex Caffi e Bruno Giacomelli celebrato il 29esimo G.P. della Solidarieta’

Testata: Kerb Motori.

Tutti gli appassionati di motori che gravitano nell’area milanese e non solo, e che frequentano i numerosi eventi motoristici della zona, sanno bene che non esiste solamente il G.P. di Monza di F.1 da segnarsi in calendario! Ci sono altre due manifestazioni, molto seguite, che si svolgono da quasi trent’anni nel nome di Clay Regazzoni, indimenticato campione ticinese della Ferrari negli anni ’70. Infatti è proprio il Club Clay Regazzoni ad organizzare sia il Gran Premio di Lodi-Oratorio San Bernardo, quello che per tanti anni è stato il G.P. Cadilana di Corte Palasio allestito sulle strade attorno all’Oratorio San Luigi, che il Gran Premio della Solidarietà, arrivato alla sua 29a edizione. Quest’ultimo non si svolge in pista, ma ritrovandosi al Ristorante Il Bocchi di Comazzo (LO), quale classico appuntamento di fine anno per festeggiare e devolvere le somme raccolte durante la stagione ad alcuni enti impegnati nella cura di chi è colpito dalla paraplegia. In una cornice da tutto esaurito con 300 spettatori, gli ex-piloti di F.1 Alex Caffi e Bruno Giacomelli, entrambi bresciani, sono stati gli ospiti d’eccezione della serata, alla presenza della famiglia Regazzoni, Maria Pia, Alessia, Gian Maria e Sofia, potenziale prossima stella dell’automobilismo. Conduttore e animatore della serata è stato come di consueto Giacomo Tansini, Presidente Onorario e anima del Club Clay Regazzoni con Don Luigi Avanti, Presidente e “prete da corsa”, purtroppo impossibilitato a presenziare per problemi di salute. I presenti, hanno potuto ammirare esposta nella sala attigua, la showcar Minardi M193 di F.1, guidata quell’anno dal monzese Fabrizio Barbazza, da Piero Martini e Christian Fittipaldi. La vettura di proprietà del club, viene esposta egli eventi  benefici  di raccolta fondi. L’impegno del Club non sì è fermato neanche nel periodo della pandemia, e grazia alle numerose attività portate avanti, al supporto della famiglia Regazzoni e alla Clay Honor Room ospitata nel Museo Autobau di Romanshorn sul lago di Costanza, nel 2022 è stato possibile raccogliere ben 50.000 Euro, somma che portato al raggiungimento della ragguardevole cifra di 1 milione di Euro raccolti dalla fondazione nel 1994 ad oggi.  Un vero record, come vincere  un Grand Prix, ha dichiarato Tansini! La Honor Room di Clay Regazzoni è la sala dei ricordi dedicata al pilota ticinese che ha trovato una nuova collocazione all’interno della prestigiosa collezione di automobili “Autobau Erlebniswelt” a Romanshorn sul lago di Costanza; vi sono esposti cimeli, trofei e alcune auto guidate dal Clay, incluse le monoposto più pregiate. Lo scopo è quello di continuare a far rivivere le gesta del pilota e raccogliere fondi destinati alla ricerca a favore della paraplegia. “Ho incontrato Clay per la prima volta nel 1970, a Monza. Ero un ragazzino appassionato di motori che come tanti scavalcava la recinzione dell’autodromo per andare a vedere le corse. Lui quella volta vinse il Gran Premio con la Ferrari” – racconta Tansini. “Dopo la gara riuscii ad avvicinarlo e a farmi autografare un cappellino. Successivamente sono stato parecchie volte anche a Maranello. Ero diventato amico di alcuni meccanici e frequentavo il Ferrari Club, col quale si raccoglievano fondi per la distrofia muscolare. Le occasioni per incontrare Regazzoni non mancavano, ma solo nel 1982 ho iniziato a dargli del tu e nel 1993 l’ho convinto a fondare insieme a me il Club Clay Regazzoni, che è nato ufficialmente l’anno dopo”. 

Giacomelli e Caffi hanno intrattenuto il pubblico raccontando aneddoti della loro storia e firmando autografi. Poi hanno consegnato gli assegni ai responsabili medici dell’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda Milano, dell’Istituto Casa Accoglienza Anna Guglielmi di Montecatone (Imola), dell’Associazione Disabili Bergamaschi di Mozzo e dell’Institut du Cerveau di Paris fondato dal Prof. Saillant che lavora con la FIA. Sofia Regazzoni, nipote del grande Clay, ha raccontato le sue impressioni dopo aver svolto di recente un test con una Formula 4 sul circuito di Le Castellet. Le auguriamo tutto il bene, visto che dal prossimo anno si svolgerà la F1 Academy, proprio con monoposto di F.4 e magari tra breve ci sarà anche Sofia: se son rose fioriranno!

Adesso bisoga già pensare al 2023, in primis rinnovando il tesseramento al Club Clay Regazzoni che ha oltre 900 iscritti,  in una stagione nella quale si celebrerà l’anniversario del 50° della partecipazione del pilota svizzero al Mondiale di F.1 con la BRM. Bastano solo 20 Euro per aderire. Per info: www.clubclayregazzoni.it.

Andrea Cittadini

 

 

 

«Il Club Regazzoni ha raccolto 1 milione di euro dal ’94 a oggi»

Testata: Il Cittadino.

Tutti gli appassionati di motori che gravitano nell’area milanese e non solo, e che frequentano i numerosi eventi motoristici della zona, sanno bene che non esiste solamente il G.P. di Monza di F.1 da segnarsi in calendario! Ci sono altre due manifestazioni, molto seguite, che si svolgono da quasi trent’anni nel nome di Clay Regazzoni, indimenticato campione della Ferrari negli anni ’70. Infatti è proprio il Club Clay Regazzoni ad organizzare sia il Gran Premio di Lodi-Oratorio San Bernardo, quello che per tanti anni è stato il G.P. Cadilana di Corte Palasio allestito sulle strade attorno all’Oratorio San Luigi, che il Gran Premio della Solidarietà, arrivato alla sua 29a edizione. Quest’ultimo non si svolge in pista, ma ritrovandosi al Ristorante Il Bocchi di Comazzo, quale classico appuntamento di fine anno per festeggiare e devolvere le somme raccolte durante la stagione ad alcuni enti impegnati nella cura di chi è colpito dalla paraplegia.

In una cornice da tutto esaurito con 300 spettatori, gli ex-piloti di F.1 Alex Caffi e Bruno Giacomelli, entrambi bresciani, sono stati gli ospiti d’eccezione della serata, alla presenza della famiglia Regazzoni, Maria Pia, Alessia, Gian Maria e Sofia, potenziale prossima stella dell’automobilismo. Conduttore e animatore della serata è stato come di consueto Giacomo Tansini, Presidente Onorario e anima del Club Clay Regazzoni con Don Luigi Avanti, Presidente e “prete da corsa”, purtroppo impossibilitato a presenziare per problemi di salute. I presenti, hanno potuto ammirare la showcar Minardi M193 di F.1, guidata dal monzese Fabrizio Barbazza, da Piero Martini e Christian Fittipaldi. L’impegno del Club non sì è fermato neanche nel periodo della pandemia, e grazia alle numerose attività portate avanti, al supporto della famiglia Regazzoni e alla Clay Honor Room ospitata nel Museo Autobau di Romanshorn sul lago di Costanza, nel 2022 è stato possibile raccogliere ben 50.000 Euro, somma che ha portato al raggiungimento della ragguardevole cifra di 1 milione di Euro raccolti dalla fondazione dal 1994 ad oggi. Un vero record, come vincere un Grand Prix, ha dichiarato Tansini! La Honor Room di Clay Regazzoni è la sala dei ricordi dedicata al pilota ticinese che ha trovato una nuova collocazione all’interno della collezione di automobili “Autobau Erlebniswelt” a Romanshorn sul lago di Costanza; vi sono esposti cimeli, trofei e alcune auto guidate dal Clay, incluse le monoposto più pregiate. Lo scopo è quello di continuare a far rivivere le gesta del pilota e raccogliere fondi destinati alla ricerca a favore della paraplegia. “Ho incontrato Clay per la prima volta nel 1970, a Monza. Ero un ragazzino appassionato di motori che come tanti scavalcava la recinzione dell’autodromo per andare a vedere le corse. Lui quella volta vinse il Gran Premio con la Ferrari – racconta Tansini -. Dopo la gara riuscii ad avvicinarlo e a farmi autografare un cappellino. Successivamente sono stato parecchie volte anche a Maranello. Ero diventato amico di alcuni meccanici e frequentavo il Ferrari Club, col quale si raccoglievano fondi per la distrofia muscolare. Le occasioni per incontrare Regazzoni non mancavano, ma solo nel 1982 ho iniziato a dargli del tu e nel 1993 l’ho convinto a fondare insieme a me il Club Clay Regazzoni, che è nato ufficialmente l’anno dopo”.

Giacomelli e Caffi hanno intrattenuto il pubblico raccontando aneddoti della loro storia e firmando autografi. Poi hanno consegnato gli assegni ai responsabili medici dell’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda Milano, dell’Istituto Casa Accoglienza Anna Guglielmi di Montecatone (Imola), dell’Associazione Disabili Bergamaschi di Mozzo e dell’Institut du Cerveau di Paris fondato dal Prof. Saillant che lavora con la FIA. Sofia Regazzoni, nipote di Clay, ha raccontato le sue impressioni dopo aver svolto di recente un test con una Formula 4 sul circuito di Le Castellet. Le auguriamo tutto il bene, visto che dal prossimo anno si svolgerà la F1 Academy, proprio con monoposto di F.4 e magari tra breve ci sarà anche Sofia: se son rose fioriranno!

Adesso bisogna già pensare al 2023, in primis rinnovando il tesseramento al Club Clay Regazzoni che ha oltre 900 iscritti. Bastano solo 20 Euro per aderire. Per info: www.clubclayregazzoni.it.

 

 

GP della Solidarietà, il Club Clay Regazzoni in pista

Testata: Motor Chicche.

Come ogni fine anno, tutti gli appassionati di motori che gravitano nell’area milanese – e non solo! – hanno onorato un appuntamento che li porta a ritrovarsi nel nome di Clay Regazzoni, il grande pilota ticinese, beniamino della Ferrari degli anni ’70 (il prossimo 15 dicembre è il 16° della scomparsa).  Proprio il Club Clay Regazzoni organizza sia il Gran Premio di Lodi-Oratorio San Bernardo, che per tanti anni è stato il G.P. Cadilana di Corte Palasio allestito sulle strade attorno all’Oratorio San Luigi, sia il Gran Premio della Solidarietà, giunto alla sua 29a edizione.

Il “GP” non si svolge in pista, ma al Ristorante Il Bocchi di Comazzo (LO), per festeggiare e devolvere le somme raccolte durante la stagione ad alcuni enti impegnati nella cura di chi è colpito dalla paraplegia. In una cornice da tutto esaurito con 300 spettatori, gli ex-piloti di F.1 Alex Caffi e Bruno Giacomelli, entrambi bresciani, sono stati gli ospiti d’eccezione della serata, alla presenza della famiglia Regazzoni, con Maria Pia, Alessia, Gian Maria e Sofia, potenziale prossima stella dell’automobilismo. Conduttore e animatore della serata è stato come di consueto Giacomo Tansini, Presidente Onorario e anima del Club Clay Regazzoni con Don Luigi Avanti, Presidente e “prete da corsa”, purtroppo impossibilitato a presenziare per problemi di salute. I presenti, hanno potuto ammirare esposta nella sala attigua, la showcar Minardi M193 di F.1, guidata quell’anno dal monzese Fabrizio Barbazza, da Piero Martini e Christian Fittipaldi. La vettura, di proprietà del club, viene esposta egli eventi benefici di raccolta fondi. L’impegno del Club non sì è fermato neanche nel periodo della pandemia e, grazie alle numerose attività portate avanti, al supporto della famiglia Regazzoni e alla Clay Honor Room ospitata nel Museo Autobau di Romanshorn sul lago di Costanza, nel 2022 è stato possibile raccogliere ben 50.000 Euro, somma che portato al raggiungimento della ragguardevole cifra di 1 milione di Euro raccolti dalla fondazione nel 1994 ad oggi. “Un vero record, come vincere un Grand Prix”, ha giustamente dichiarato Tansini. La Honor Room di Clay Regazzoni è la sala dei ricordi dedicata al pilota ticinese che ha trovato una nuova collocazione all’interno della prestigiosa collezione di automobili “Autobau Erlebniswelt” a Romanshorn sul lago di Costanza; vi sono esposti cimeli, trofei e alcune auto guidate dal Clay, incluse le monoposto più pregiate. Lo scopo è quello di continuare a far rivivere le gesta del pilota e raccogliere fondi destinati alla ricerca a favore della paraplegia. “Ho incontrato Clay per la prima volta nel 1970, a Monza. Ero un ragazzino appassionato di motori che come tanti scavalcava la recinzione per andare a vedere le corse. Lui quella volta vinse il Gran Premio con la Ferrari”, racconta ancora Tansini. “Dopo la gara riuscii ad avvicinarlo e a farmi autografare un cappellino. Successivamente sono stato parecchie volte anche a Maranello. Ero diventato amico di alcuni meccanici e frequentavo il Ferrari Club, col quale si raccoglievano fondi per la distrofia muscolare. Le occasioni per incontrare Regazzoni non mancavano, ma solo nel 1982 ho iniziato a dargli del tu e nel 1993 l’ho convinto a fondare insieme a me il Club Clay Regazzoni, che è nato ufficialmente l’anno dopo”. 

Giacomelli e Caffi hanno poi intrattenuto il pubblico raccontando aneddoti della loro storia e firmando autografi. Infine hanno consegnato gli assegni ai responsabili medici dell’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda Milano, dell’Istituto Casa Accoglienza Anna Guglielmi di Montecatone (Imola), dell’Associazione Disabili Bergamaschi di Mozzo e dell’Institut du Cerveau di Paris fondato dal Prof. Saillant che lavora con la FIA. Sofia Regazzoni, nipote del grande Clay, ha raccontato le sue impressioni dopo aver svolto di recente un test con una Formula 4 sul circuito di Le Castellet. Dal prossimo anno sarà di scena la F1 Academy, proprio con monoposto di F.4 e chissà che un giorno Sofia possa regalare forti emozioni.

Intanto si pensa già al 2023, in primis rinnovando il tesseramento al Club Clay Regazzoni (adesione 20 euro), che ha oltre 900 iscritti, in una stagione nella quale tra l’altro si celebrerà l’anniversario del 50° della partecipazione del pilota svizzero al Mondiale di F.1 con la BRM. Per info: www.clubclayregazzoni.it.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con Alex Caffi e Bruno Giacomelli celebrato il 29° GP della Solidarietà

Testata: AutoMotoCorse.

Tutti gli appassionati di motori che gravitano nell’area milanese e non solo, e che frequentano i numerosi eventi motoristici della zona, sanno bene che non esiste solamente il G.P. di Monza di F.1 da segnarsi in calendario! Ci sono altre due manifestazioni, molto seguite, che si svolgono da quasi trent’anni nel nome di Clay Regazzoni, indimenticato campione ticinese della Ferrari negli anni ’70. Infatti è proprio il Club Clay Regazzoni ad organizzare sia il Gran Premio di Lodi-Oratorio San Bernardo, quello che per tanti anni è stato il G.P. Cadilana di Corte Palasio allestito sulle strade attorno all’Oratorio San Luigi, che il Gran Premio della Solidarietà, arrivato alla sua 29a edizione. Quest’ultimo non si svolge in pista, ma ritrovandosi al Ristorante Il Bocchi di Comazzo (LO), quale classico appuntamento di fine anno per festeggiare e devolvere le somme raccolte durante la stagione ad alcuni enti impegnati nella cura di chi è colpito dalla paraplegia. 

In una cornice da tutto esaurito con 300 spettatori, gli ex-piloti di F.1 Alex Caffi e Bruno Giacomelli, entrambi bresciani, sono stati gli ospiti d’eccezione della serata, alla presenza della famiglia Regazzoni, Maria Pia, Alessia, Gian Maria e Sofia, potenziale prossima stella dell’automobilismo. Conduttore e animatore della serata è stato come di consueto Giacomo Tansini, Presidente Onorario e anima del Club Clay Regazzoni con Don Luigi Avanti, Presidente e “prete da corsa”, purtroppo impossibilitato a presenziare per problemi di salute. 

I presenti, hanno potuto ammirare esposta nella sala attigua, la showcar Minardi M193 di F.1, guidata quell’anno dal monzese Fabrizio Barbazza, da Piero Martini e Christian Fittipaldi. La vettura di proprietà del club, viene esposta negli eventi  benefici  di raccolta fondi. L’impegno del Club non sì è fermato neanche nel periodo della pandemia, e grazie alle numerose attività portate avanti, al supporto della famiglia Regazzoni e alla Clay Honor Room ospitata nel Museo Autobau di Romanshorn sul lago di Costanza, nel 2022 è stato possibile raccogliere ben 50.000 Euro, somma che ha portato al raggiungimento della ragguardevole cifra di 1 milione di Euro raccolti dalla fondazione nel 1994 ad oggi.  Un vero record, come vincere  un Grand Prix, ha dichiarato Tansini! La Honor Room di Clay Regazzoni è la sala dei ricordi dedicata al pilota ticinese che ha trovato una nuova collocazione all’interno della prestigiosa collezione di automobili “Autobau Erlebniswelt” a Romanshorn sul lago di Costanza; vi sono esposti cimeli, trofei e alcune auto guidate dal Clay, incluse le monoposto più pregiate. Lo scopo è quello di continuare a far rivivere le gesta del pilota e raccogliere fondi destinati alla ricerca a favore della paraplegia. 

“Ho incontrato Clay per la prima volta nel 1970, a Monza. Ero un ragazzino appassionato di motori che come tanti scavalcava la recinzione dell’autodromo per andare a vedere le corse. Lui quella volta vinse il Gran Premio con la Ferrari” – racconta Tansini. “Dopo la gara riuscii ad avvicinarlo e a farmi autografare un cappellino. Successivamente sono stato parecchie volte anche a Maranello. Ero diventato amico di alcuni meccanici e frequentavo il Ferrari Club, col quale si raccoglievano fondi per la distrofia muscolare. Le occasioni per incontrare Regazzoni non mancavano, ma solo nel 1982 ho iniziato a dargli del tu e nel 1993 l’ho convinto a fondare insieme a me il Club Clay Regazzoni, che è nato ufficialmente l’anno dopo”. 

Giacomelli e Caffi hanno intrattenuto il pubblico raccontando aneddoti della loro storia e firmando autografi. Poi hanno consegnato gli assegni ai responsabili medici dell’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda Milano, dell’Istituto Casa Accoglienza Anna Guglielmi di Montecatone (Imola), dell’Associazione Disabili Bergamaschi di Mozzo e dell’Institut du Cerveau di Paris fondato dal Prof. Saillant che lavora con la FIA. 

Sofia Regazzoni, nipote del grande Clay, ha raccontato le sue impressioni dopo aver svolto di recente un test con una Formula 4 sul circuito di Le Castellet. Le auguriamo tutto il bene, visto che dal prossimo anno si svolgerà la F1 Academy, proprio con monoposto di F.4 e magari tra breve ci sarà anche Sofia: se son rose fioriranno!

Adesso bisogna già pensare al 2023, in primis rinnovando il tesseramento al Club Clay Regazzoni che ha oltre 900 iscritti, in una stagione nella quale si celebrerà l’anniversario del 50° della partecipazione del pilota svizzero al Mondiale di F.1 con la BRM. Bastano solo 20 Euro per aderire. Per info: www.clubclayregazzoni.it.

( Andrea Cittadini )

 

 

 

 

 

Con Alex Caffi e Bruno Giacomelli celebrato il 29° GP della Solidarietà

Testata: Planet Italia.

Tutti gli appassionati di motori che gravitano nell’area milanese e non solo, e che frequentano i numerosi eventi motoristici della zona, sanno bene che non esiste solamente il G.P. di Monza di F.1 da segnarsi in calendario. Ci sono altre due manifestazioni, molto seguite, che si svolgono da quasi trent’anni nel nome di Clay Regazzoni, indimenticato campione ticinese della Ferrari negli anni 70. Infatti è proprio il Club Clay Regazzoni ad organizzare sia il Gran Premio di Lodi-Oratorio San Bernardo, quello che per tanti anni è stato il G.P. Cadilana di Corte Palasio allestito sulle strade attorno all’Oratorio San Luigi, che il Gran Premio della Solidarietà, arrivato alla sua 29a edizione. Quest’ultimo non si svolge in pista, ma ritrovandosi al Ristorante Il Bocchi di Comazzo (LO), quale classico appuntamento di fine anno per festeggiare e devolvere le somme raccolte durante la stagione ad alcuni enti impegnati nella cura di chi è colpito dalla paraplegia. In una cornice da tutto esaurito con 300 spettatori, gli ex-piloti di F.1 Alex Caffi e Bruno Giacomelli, entrambi bresciani, sono stati gli ospiti d’eccezione della serata, alla presenza della famiglia Regazzoni, Maria Pia, Alessia, Gian Maria e Sofia, potenziale prossima stella dell’automobilismo. Conduttore e animatore della serata è stato come di consueto Giacomo Tansini, Presidente onorario e anima del Club Clay Regazzoni con Don Luigi Avanti, Presidente e “prete da corsa”, purtroppo impossibilitato a presenziare per problemi di salute. I presenti, hanno potuto ammirare esposta nella sala attigua, la showcar Minardi M193 di F.1, guidata quell’anno dal monzese Fabrizio Barbazza, da Piero Martini e Christian Fittipaldi.

La vettura di proprietà del club, viene esposta egli eventi  benefici  di raccolta fondi. L’impegno del Club non sì è fermato neanche nel periodo della pandemia, e grazia alle numerose attività portate avanti, al supporto della famiglia Regazzoni e alla Clay Honor Room ospitata nel Museo Autobau di Romanshorn sul lago di Costanza, nel 2022 è stato possibile raccogliere ben 50.000 Euro, somma che portato al raggiungimento della ragguardevole cifra di 1 milione di Euro raccolti dalla fondazione nel 1994 ad oggi. Un vero record, come vincere un Grand Prix, ha dichiarato Tansini! La Honor Room di Clay Regazzoni è la sala dei ricordi dedicata al pilota ticinese che ha trovato una nuova collocazione all’interno della prestigiosa collezione di automobili “Autobau Erlebniswelt” a Romanshorn sul lago di Costanza; vi sono esposti cimeli, trofei e alcune auto guidate dal Clay, incluse le monoposto più pregiate. Lo scopo è quello di continuare a far rivivere le gesta del pilota e raccogliere fondi destinati alla ricerca a favore della paraplegia. “Ho incontrato Clay per la prima volta nel 1970, a Monza. Ero un ragazzino appassionato di motori che come tanti scavalcava la recinzione dell’autodromo per andare a vedere le corse. Lui quella volta vinse il Gran Premio con la Ferrari” – racconta Tansini. “Dopo la gara riuscii ad avvicinarlo e a farmi autografare un cappellino. Successivamente sono stato parecchie volte anche a Maranello. Ero diventato amico di alcuni meccanici e frequentavo il Ferrari Club, col quale si raccoglievano fondi per la distrofia muscolare. Le occasioni per incontrare Regazzoni non mancavano, ma solo nel 1982 ho iniziato a dargli del tu e nel 1993 l’ho convinto a fondare insieme a me il Club Clay Regazzoni, che è nato ufficialmente l’anno dopo”. Giacomelli e Caffi hanno intrattenuto il pubblico raccontando aneddoti della loro storia e firmando autografi. Poi hanno consegnato gli assegni ai responsabili medici dell’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda Milano, dell’Istituto Casa Accoglienza Anna Guglielmi di Montecatone (Imola), dell’Associazione Disabili Bergamaschi di Mozzo e dell’Institut du Cerveau di Paris fondato dal Prof. Saillant che lavora con la FIA. Sofia Regazzoni, nipote del grande Clay, ha raccontato le sue impressioni dopo aver svolto di recente un test con una Formula 4 sul circuito di Le Castellet. Le auguriamo tutto il bene, visto che dal prossimo anno si svolgerà la F1 Academy, proprio con monoposto di F.4 e magari tra breve ci sarà anche Sofia: se son rose fioriranno! Adesso bisogna già pensare al 2023, in primis rinnovando il tesseramento al Club Clay Regazzoni che ha oltre 900 iscritti, in una stagione nella quale si celebrerà l’anniversario del 50° della partecipazione del pilota svizzero al Mondiale di F.1 con la BRM. Bastano solo 20 Euro per aderire. Per info: www.clubclayregazzoni.it.

 

 

 

 

Derby Casse di Sapone

Testata: .

Mercoledì 30 novembre a Ponza l’associazione Derby casse di sapone ha consegnato 3.500 franchi ciascuno al Club Clay Regazzoni-aiutiamo la paraplegia e all’associazione Alessia. La serata benefica è stata voluta per celebrare la cinquantesima edizione del Derby ponzese, disputato a inizio settembre. Nella foto, da sinistra: Angelo Vegezzi (associazione Alessia), Alessandro Paltenghi e Nicola Rezzonico (Derby casse di sapone), Alessia Regazzoni, Giacomo Tannini e Giovanni Secchi (Club Clay Regazzoni – aiutiamo la paraplegia).

 

 

 

 

 

 

“Fondi per i paraplegici nel nome del grande Clay”

Testata: Il Giorno.

Dalla nascita del club, nel ’94, l’associazione ha raccolto oltre un milione di euro

di Alessandra Zanardi

“Io e Clay. In nome della nostra amicizia, si raccolgono fondi a favore dei paraplegici”. Giacomo Tansini, 67 anni, paullese, è fondatore e presidente onorario del club “Clay Regazzoni. Aiutiamo la paraplegia”, un’associazione di appassionati di motori che – in memoria dell’omonimo pilota e campione di Formula Uno scomparso nel 2006, che perse l’uso delle gambe in un incidente di gara nel 1980 –, organizza periodici eventi a sostegno della ricerca scientifica e delle persone costrette su una sedia a rotelle.

Il sodalizio è nato nel 1994 e in quasi trent’anni di attività ha devoluto in beneficenza, nel complesso, un milione di euro. Fondi che sono stati suddivisi tra l’unità spinale di Niguarda, l’ospedale riabilitativo di Montecatone e l’associazione per i disabili bergamaschi di Curno. Della somma raccolta nel 2022, 50mila euro, beneficerà questa volta anche l’istituto francese “Du cerveau” presieduto da Gérard Saillant.

L’occasione per elargire le somme è stata la tradizionale cena novembrina “Gran Premio della solidarietà”, in programma nel fine settimana al ristorante Bocchi di Comazzo. Presenti i familiari di Regazzoni – la moglie Maria Pia coi figli Gian Maria e Alessia, che da sempre seguono e sostengono l’attività dell’associazione –, oltre a due personaggi della Formula 1, i piloti Bruno Giacomelli e Alex Caffi, ospiti speciali della serata, premiati dagli organizzatori col casco d’oro in memoria di Regazzoni.

“Ho incontrato Clay per la prima volta nel 1970, a Monza. Ero un ragazzino appassionato di motori che, come tanti, scavalcava la recinzione dell’autodromo per andare a vedere le corse. Lui quella volta vinse il Gran Premio, con la Ferrari – racconta Tansini –. Dopo la gara riuscii ad avvicinarlo e a farmi autografare un cappellino”. “Successivamente sono stato parecchie volte anche a Maranello, ero diventato amico di alcuni meccanici. E frequentavo il Ferrari club, col quale si raccoglievano fondi per la distrofia muscolare – prosegue –. Le occasioni per incontrare Regazzoni non mancavano, ma solo nel 1982 ho iniziato a dargli del ‘tu’. E nel 1993 l’ho convinto a fondare insieme a me il club, che è nato ufficialmente l’anno dopo”.

Da allora l’attività dell’associazione non si è mai fermata, nemmeno dopo la morte del campione e nonostante qualche momento di difficoltà, ad esempio durante la pandemia da Covid. “In questi anni abbiamo fatto tanto, il milione di euro è di certo un traguardo importante – commenta il presidente onorario –. L’obiettivo è contribuire alla ricerca scientifica per cercare anche di migliorare la qualità di vita dei paraplegici. Un doveroso grazie a tutti i nostri sostenitori e alla famiglia Regazzoni, che non ha mai fatto venire meno il proprio supporto”.

 

 

 

 

 

 

In 300 con il Club Regazzoni

Testata: Il Cittadino.

In trecento, sabato, hanno partecipato al ventinovesimo Gran Premio della Solidarietà, l’appuntamento di fine anno del Club Regazzoni. Una grande festa alla quale sono stati invitati due ospiti speciali: Bruno Giacomelli, ex pilota di Formula 1, campione europeo di Formula 2 nel 1978 ed Alex Caffi, un passato in Formula 1 tra il 1986 ed il 1992, premiati rispettivamente con il modellino d’oro e con il casco d’oro alla memoria di Clay Regazzoni. Presenti tutti i familiari del pilota: la moglie Maria Pia, i figli Alessia e Gian Maria, la nipote Sofia. Quest’anno sono stati raccolti 50mila euro. Fondi che saranno donati all’Unità spinale midollare dell’ospedale Niguarda di Milano, al Centro disabili Bergamaschi, al centro di accoglienza Casa Anna Guglielmi di Montecatone a Imola e, novità per quest’anno, all’Institut du cerveau di Parigi. Ben 2 mila euro sono stati raccolti proprio durante la serata con la vendita di oggetti messi a disposizione dalla Ferrari, Momo Design, Chronevenice, Beta utensili,e dalle Cantine Ferrari

 

 

 

 

 

 

29° Gran Premio di Solidarietà. Oltre 300 persone in ricordo di Clay Regazzoni

Testata: Ok Mugello.

Classico appuntamento di fine anno che devolve le somme raccolte durante l’intero anno destinate alla ricerca scientifica in paraplegia

Con oltre 300 persone presenti si è concluso il 29° Gran Premio di Solidarietà, tradizionale appuntamento di fine anno dove il Club Clay Regazzoni devolve le somme raccolte durante l’intero anno destinate alla ricerca scientifica in paraplegia. Nemmeno i due anni di covid appena trascorsi hanno fermato l’impegno del Club e dei propri sostenitori che sono riusciti in questo 2022 a mettere insieme una somma da record, ben 50.000,00 Euro.

Due sono stati i testimonial legati al mondo del motorsport, Bruno Giacomelli ed Alex Caffi che, grazie ai loro racconti ed alla propria disponibilità nel firmare autografi per le persone presenti in sala, hanno intrattenuto il pubblico rispondendo alle varie domande. Alla presenza della Famiglia Regazzoni è stato sempre il Presidente Onorario del Club, Giacomo Tansini, a consegnare gli assegni ai diretti interessati quali Ospedale Niguarda Milano, Istituto Montecatone di Imola, Associazione Disabili Bergamaschi di Mozzo, Institut du Cerveau Paris.

“Piccola” star d’eccezione Sofia Regazzoni, nipote del grande Clay, reduce da un recente test di Formula 4 sul Circuito francese di Le Castellet. Possiamo proprio dire… sulle orme del nonno Clay!

la qualità di vita dei paraplegici. Un doveroso grazie a tutti i nostri sostenitori e alla famiglia Regazzoni, che non ha mai fatto venire meno il proprio supporto”.