Rombano i motori: la solidarietà viaggia sulle auto da sogno

Testata: Il Cittadino.

Cadilana. Raduno benefico grazie al Club Clay Regazzoni

Cadilana. Le cicale friniscono già in questa giornata d?estate anticipata, ma a Cadilana chi le sente? Per l?intero pomeriggio di domenica per le vie della frazione di Corte Palasio si odono soltanto freni stridere, clacson che strombazzano, portiere che sbattono, sgommate e l?assordante “concerto” di una cinquantina di motori a scoppio, tanti quante le fuoriserie che hanno partecipato al “12° Gran Premio” di Cadilana. L?evento, organizzato dal Club Clay Regazzoni onlus, ha richiamato in paese appassionati e curiosi (lodigiani e non), uniti dalla passione per le quattroruote e dalla volontà di aderire al progetto più importante promosso dall?associazione, da sempre impegnata a sostenere la ricerca per la paraplegia. Il Gran Premio di domenica infatti, oltre ad allineare nel cortile dell?oratorio Maserati, Ferrari, Cinquecento e Alfa Romeo, è stata anche un?occasione per raccogliere fondi: con un?offerta di 5 euro i numerosi visitatori hanno potuto sedersi al fianco dei piloti e provare l?ebbrezza di una breve scampagnata a tutta birra, sotto gli occhi tolleranti della polizia locale. «A fine giornata abbiamo raccolto ben 6.600 euro – dichiara don Gigi Avanti, parroco di Cadilana e vicepresidente del Club Regazzoni -. In tutto sono stati effettuati 150 viaggi, ma le persone che hanno partecipato sono state molte di più: io stesso ho fatto numerosi giri a bordo di una Maserati e non ero mai da solo». Pigiati contro la bassa capotte di una spider oppure comodamente distesi sulla poltrona anteriore di una lussuosa Alfa d?epoca, l?emozione è la stessa: lo strappo dell?accelerazione, il vuoto d?aria ad ogni scalata e il vento caldo che si infila dal finestrino a scompigliare i capelli dei bambini come le cotonature delle nonne, tutti felicissimi – indipendentemente da genere ed età – della folle corsa. Un giro in campagna e poi di nuovo in oratorio, giusto in tempo per un altra scorribanda o per ammirare i modelli che, a cofano aperto, si crogiolano sotto il sole a picco in attesa di prendere di nuovo la via del portone. «Quest?anno siamo partiti bene, sono molto soddisfatto», è il bilancio di don Gigi che, per niente pago del successo ottenuto, è già in procinto di scendere di nuovo in pista, e non si tratta di semplice metafora, a favore della solidarietà. (Silvia Canevara)

 

Auto sportive in mostra all’oratorio. Rassegna in memoria di Regazzoni

Testata: Il Giorno.

CORTE PALASIO. Passerella di bolidi sportivi da strada, oggi, a Cadilana, frazione di Corte Palasio che si incontra a mezza strada sulla provinciale che da Lodi conduce a Crema. Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale, che rientra negli hobby del parroco locale don Gigi Avanti, appassionato di grandi motori che vanta due peculiarità: presenta davvero delle vetture di tutto rispetto (almeno una quarantina, in bella rassegna negli spazi dellâ€?Oratono San Luigi) e permette la possibilità di fare una breve passeggiata sul bolide di gradimento, naturalmente con conduttori affidabili, per ragione umanitaria. L’edizione della rassegna è dedicata proprio alla memoria di Regazzoni, scomparso tragicamente lo scorso anno dopo una vita trascorsa in carrozzella in seguito all’incidente occorsogli in gara di Formula Uno, e di Gabriele Rumi, noto costruttore. Il programma della giornata è particolarmente intenso. Alle 10.30 don Avanti celebrerà il solenne rito religioso nella chiesetta parrocchiale della frazione in suffragio di Umberto Masetti, Gabriele Rumi, Michele Alboreto, Gigi Villoresi, Eugenio Castellotti, Guido Daccò e Clay Regazzoni. Al termine, sul sagrato del sacro tempio, solenne benedizione delle vetture presenti alla passerella. Nel pomeriggio, a partire dalle 14, possibilità di un tragitto su una vettura sportiva con alla guida un personaggio del motorismo mondiale. Alle 18 la conclusione della manifestazione. (Luigi Albertini)

 

 

Appuntamenti

Testata: Il Cittadino.

Cadilana. Raduno di motori Ferrari, Maserati, Alfa Romeo: le regine delle quattroruote italiane sbarcano a Corte Palasio e si danno appuntamento per le 13.30 di oggi domenica 27 aprile all’oratorio di San Luigi per il 12° Gran Premio di Cadilana, accolte con tutti gli onori dal padrone di casa, il parroco don Gigi Avanti. Difficile intuire se sotto la tonaca non nasconda in realtà una tuta da automobilista: se così fosse non ci sarebbe niente di cui stupirsi, visto che dal 1994 don Gigi ricopre la carica di vicepresidente del Club Clay Regazzoni onlus, un’associazione dedicata alla memoria del campione che, vincitore di 5 Gran Premi, pose termine alla sua carriera nel 1980 a causa di un incidente di gara che lo costrinse a passare il resto della sua vita su una carrozzina, vittima della paraplegia. Durante tutta la giornata di domenica sarà presente un banchetto dell’associazione e chi lo vorrà potrà salire a bordo dei bolidi che, nel pomeriggio, faranno bella mostra di sé in paese: l’emozione di un giro in fuoriserie in cambio di una piccola offerta. Alle ore 10.30 don Gigi celebrerà infatti una Messa in suffragio di alcuni celebri piloti scomparsi. I premi verranno consegnati alle ore 18, prima di chiudere in festa la rombante manifestazione.

 

 

Ferrari, Maserati e Alfa a Corte Palasio: miti a quattroruote contro la paraplegia

Testata: Il Cittadino.

Ferrari, Maserati, Alfa Romeo: le regine delle quattroruote italiane sbarcano a Corte Palasio e si danno appuntamento per le 13.30 di domenica 27 aprile all?oratorio di San Luigi per il 12esimo Gran Premio di Cadilana, accolte con tutti gli onori dal padrone di casa, il parroco don Gigi Avanti. Difficile intuire se sotto la tonaca non nasconda in realtà una tuta da automobilista: se così fosse non ci sarebbe niente di cui stupirsi, visto che dal 1994 don Gigi ricopre la carica di vicepresidente del Club Clay Regazzoni, un?associazione dedicata alla memoria del campione che, vincitore di cinque Gran Premi, pose termine alla sua carriera nel 1980 a causa di un incidente di gara che lo costrinse a passare il resto della sua vita su una carrozzina, vittima della paraplegia. «Attraverso iniziative come quella di domenica spiega don Gigi raccogliamo fondi per finanziare la ricerca sulla paraplegia: in particolare sosteniamo il reparto di Uroparaplegia dell?ospedale Niguarda di Milano e il centro di riabilitazione di Mozzo». Durante la giornata di domenica sarà presente un banchetto dell?associazione e chi lo vorrà potrà salire a bordo dei bolidi che, nel pomeriggio, faranno bella mostra di sé in paese: l?emozione di un giro in fuoriserie in cambio di una piccola offerta. Ma chi reggerà il volante? «I proprietari delle automobili risponde don Gigi compreso il sottoscritto». La passione per i motori non esenta però il parroco dai suoi compiti tradizionali. Alle ore 10.30 don Gigi celebrerà infatti una Messa in suffragio di alcuni celebri piloti scomparsi: «Pregheremo dice per Clay Regazzoni, Umberto Masetti, Gabriele Rumi, Guido Daccò, Michele Alboreto e Gigi Villoresi, senza dimenticare il mitico Castellotti». E siccome finalità benefiche a parte sempre di un Gran Premio si tratta, non può mancare la competizione: i premi verranno consegnati alle 18, prima di chiudere in festa la rombante manifestazione.

 

 

Il prete della Formula Uno: «Il mio hobby è diventato una corsa alla solidarietà»

Testata: Il Cittadino.

CORTE PALASIO – La sua passione per le auto è così forte che «Quattroruote» gli ha dedicato un servizio intitolato «Un prete in F1». Lui, in clergyman e colletto bianco, ama guidare anche i grossi bolidi, naturalmente per prova: la macchina d’ordinanza è invece comunissima, benché ricca di «optional». Amava frequentare anche i rally: la sua prima vettura fu una Fiat 500, poi venne la mitica Mini Minor, che lui stesso provvide a preparare per le gare. Ora, basta competizioni: gli è rimasta la grande passione che abbina alla solidarietà. Don Gigi, perché questo hobby certamente insolito per un religioso? «Perché amo i motori: frequento da sempre l’ambiente e conosco molti piloti. Conoscevo benissimo anche Regazzoni, ora sono rimasto in eccellenti rapporti con la sua famiglia. Tra gli altri, ricordo il povero Michele Alboreto, ma prima ancora Gigi Villoresi, Alessandro Zanardi e altri ancora». Come si concilia la religione con l’automobilismo? «Non è un problema, anch’io ho diritto di avere le mie passioni, che coltivo con soddisfazione. Come vede, nel mio ufficio ci sono modellini di vetture, ricordi di incontri con i campioni, più tante altre testimonianze di quello che considero un semplice hobby, che per la verità ho sempre avuto. Ricordo che quando ero seminarista, nei ritagli di tempo correvo con la 500 a casa per aiutare i miei in campagna: in realtà, era l’occasione per guidare, esercitarmi fuori dal seminario». Dei campioni che ha conosciuto, quali le sono rimasti impressi? «Direi tutti: si tratta di uomini con grandi qualità umane e sportive. Mi ha impressionato Michele Alboreto per la sua semplicità: era rimasto sempre un ragazzo umile, non si era mai montato la testa. Anche Regazzoni era un grande, al di là della fama di burbero: in realtà, era un vero signore, sempre molto disponibile. Ho incontrato un paio di volte Schumacher: una persona molto disponibile. Ricordo in particolare il ragazzino malato che viveva vicino a La Spezia: Michael gli scrisse una cartolina di incoraggiamento, pare che il giovane abbia preteso di portarsela nella tomba». Don Gigi, non abbiamo ancora capito come è nato questo hobby. «Non lo so, credo sia una passione da persona normale. Mi piaceva, lo confesso, partecipare alle gare, soprattutto rally. Poi quando divenni parroco di Gradella ebbi la fortuna di conoscere persone che lavoravano nel grande circuito della Formula Uno e per me è stato il massimo: la passione ha allargato i suoi confini». Hobby e solidarietà… «Sì, con il Club Clay Regazzoni, del quale sono vice presidente. Ho conosciuto Giacomo Tansini, il leader: ci siamo subito trovati in sintonia nel pensare ad un sodalizio capace di riunire gli appassionati del grande motorismo e nel contempo raccogliere fondi per la ricerca. A fine anno, entro novembre, organizziamo il Grand Prix della Solidarietà per assegnare i fondi agli enti che fanno ricerca sulla paraplegia, sempre con la benedizione di Regazzoni ed ora della sua famiglia». Mai ricevuto rimproveri dai superiori? «No, mai. Anzi ricordo di aver organizzato la visita del cardinale Dionigi Tettamanzi all’autodromo di Monza: quelli della curia sono ricorsi a me per via delle mie conoscenze e devo dire che sua eminenza è rimasto entusiasta. Anche il mio vescovo, monsignor Giuseppe Merisi conosce perfettamente la mia passione ed anzi in qualche occasione mi chiede ragguagli». Lei, come parroco di Cadilana, è pure celebre per il raduno annuale di auto sportive. «È in programma a breve, domenica 27 aprile». (Luigi Albertini)

 

 

«Formula 1» campione di solidarietà

Testata: Il Cittadino.

NIBIONNO. Raccolti quasi diecimila euro per i disabili, Barlusconi soddisfatto

NIBIONNO. La solidarietà abita a Nibionno e così ancora una volta dopo un intero anno di lavoro per raccogliere materiale riciclabile e trasformarlo in soldi, il Formula 1 Onluns Club ha staccato un assegno di 9.845 euro. Per la settima volta Edo Barlusconi e il suo gruppo hanno lavorato rimboccandosi le maniche per raccogliere fondi da destinare ai disabili. L’epilogo di un intero anno di raccolte è stato il ?gran premio della solidarietà? una serata conviviale dove si sono visti molti piloti del mondo dell’automobilismo. Alla serata di chiusura, hanno presenziato Giancarlo Minardi, costruttore faentino per molti anni nel circus della Formula 1 e vero talent scout di piloti italiani. L’imprenditore ha ceduto il suo staff e la struttura Minardi alla Red Bull, lasciando un vuoto in questo fantastico mondo. Nella serata benefica Minardi si è improvvisato a raccogliere soldi tra i conviviali per il fondo benefico. Anche la Ferrari di Maranello ha inviato il suo rappresentate e così Filippo Petrucci ingegnere responsabile affidabilità e sviluppo per la casa di Maranello ha portato con se dei gadget Ferrari messi poi all’asta. Altri protagonisti della serata sono stati Marco Mapelli, il barzaghese che nel 2007 è risultato il miglior debuttante nella Formula 3 australiana, quindi Marco Spinelli vincitore di tre edizioni del Rally di Monza e che avrebbe dovuto correre quest’anno la Dakar con Massimo Capoferri. Poi Giacomo Tensini, presidente del club intitolato al compianto Clay Regazzoni, il dottor Marco Spinelli (omonimo del pilota) del reparto leucemia infantile del San Gerardo di Monza e ancora l’attore Luciano Boron, mentre per le istituzioni erano presenti il sindaco di Nibionno, Angelo Negri e per la provincia il consigliere Federico Pennati. «Quando abbiamo trascritto la cifra sul mega assegno mi sono emozionato – ha spiegato Edo Barlusconi – da quando siamo nati come associazione no profit abbiamo raccolto in beneficenza oltre 50 mila euro e abbiamo fatto felici molte persone». (Oscar Malugani)

 

«L’esempio di Regazzoni ci guida nella difficile corsa della ricerca scientifica»

Testata: Il Cittadino.

UNA VITA PER GLI ALTRI

PAULLO- UN CLUB di tifosi della Formula uno si trasforma in una «Onlus» a fini benefici. Questa è la passione di Giacomo Tansini Nato nel 1955 a Lodi, ma paullese d’adozione. La passione per i motori lo contagia sin da tanto da sognare un aggeggio a miscela per la bicicletta. A 14 anni ecco la prima moto, a 18 la prima vettura, una Fiat 600 usata, cui segue una Fiat 127 da sottoporre a modifiche per renderla più veloce. Nel 1973 la missione a Maranello, quindi a Fiorano per assistere alle prove della Rossa con Jacky Ickx. Tansini è poi di casa all’autodromo di Monza insieme futura moglie Anita e a don Gigi Avanti, il «prete-pilota» oggi parroco di Cadilana, alla guida di una Mini Cooper. Stringe amicizia con Clay Regazzom. Nel 1980, seduto davanti alla Tv Tansini assiste al dramma di CI«y, l’incidente che lo costringerà a vivere sulla sedia a rotella Nasce l’idea di un “fans club”, ma Regazzoni accetterà di dare il nome a patto che si dia da fare per combattere la paraplegia. Ed è la storia di un sodalizio che ha saputo raccogliere in 14 anni 500mila euro destinati alla ricerca. Giacomo Tannini ha fondato con il pilota ticinese i Club Clay Regazzom “Aiutiamo la paraplegia” il 18 novembre I993. L’obiettivo è preciso: diffondere la passione per il grande motorismo promuovendo iniziati ve nei vari paesi per raccogliere sussidi da girare alla ricerca sulla paraplegia. Un’idea che galvanizza Tansini, coinvolgendo in pratica tutto il mondo dell’automobilismo, Formula Uno compresa, grazie proprio alla diretta partecipazione di Regazzoni, sempre in prima fila a sostegno del sodalizio fino alla sua tragica scomparsa. Ora il sostegno continua con la famiglia dell’ex pilota, per cui la politica non muta: manifestazioni dovunque, nel nome di Regazzoni, per un «Grand Prix della Solidarietà» ogni anno a fine novembre durante il quale assegnare i fondi ai ricercatori. Tansini, quando si tenne la prima edizione? “Il 2 luglio 1994, con la distribuzione di 8,5 milioni di lire: Io scorso novembre abbiamo celebratola quattordicesima puntata assegnando ben 46mila euro. Purtroppo l’improvvisa scomparsa di Clay ci ha privati di un grande uomo, un impagabile promotore della solidarietà: mi chiamava a qualsiasi ora, si programmava e si discuteva sulle varie iniziative, sempre con lo scopo di sensibilizzare gli sportivi a sostenere la battaglia contro la paraplegia, con la speranza, tutt’altro che utopica di far tornare a camminare un giorno chi ora vive in carrozzella. Sta tutto scritto nel nostro statuto e devo dire che, proprio grazie a Regazzoni, siamo conosciuti nel mondo dei motori, tanto che tra i nostri sostenitori figurano Valentino Rossi, Michael Schumacher, Ivan Capelli, che non manca mai ai nostri Grand Prix della Solidarietà, e poi Jean Alesi, Fisichella, Zanardi, Trulli, senza scordare i team manager, come Giancarlo Minardi e lo stesso Luca di Montezemolo, e persino il Nobel professoressa Rita Levi Montalcini”. Tutto con il sostegno di Regazzoni? “Siamo riusciti ad aprire molti cancelli,anche quelli più difficili, perseguendo obiettivi davvero insperati, come ad esempio quello di portare alcuni paraplegici ai box dell’autodromo di Monza in occasione delle prove di Formula Uno. Devo davvero ringraziare la famiglia Regazzoni, la signora Maria Pia, i figli Messia e Gian Maria, decisi a continuare il sostegno al nostro club per continuare il lavoro che avevano messo a punto con Clay. È un’esperienza semplicemente commovente, affascinante e appagante pur fra le tante difficoltà del nostro cammmo”. Avete dei buoni collaboratori? “Sì, i soci sono parecchie centinaia, non meno di 900. Devo molto anche a don Gigi Avanti, mio vice, parroco di Cadilana, che in parrocchia ha realizzato un piccolo museo con materiale della Formula Uno. E poi Luigi Cancelliere, Luciano Codazzi, Giorgio Identici, Ivano Ferrari, Fabrizio Bellani, Guido Bertoli, senza scordare mio figlio Roberto, grandissimo sostenitore”. Dove finiscono i fondi raccolti? “Come suggerito da Regazzoni, agli scienziati che fanno ricerca sulla paraplegia, in primis al professor Michele Spinelli, una volta all’ospedale di Magenta, ora a Niguarda di Milano, ma anche al centro di riabilitazione di Mozzo e ad altre istituzioni in linea con il nostro progetto”. Come si diventa soci? “Ci si può proporre scrivendo al Club Clay Regazzoni, via Mazzini 74, 20067 Paullo (Milano), oppure telefonando allo 02.90630113, oppure versando contributi sul conto corrente postale 13757257 o sul conto bancario 46263091, alla Cariparma di Paullo. Così la passione per i motori si è trasformata in un’occasione di solidarietà. (Luigi Albertini)

 

Stasera tutti al “Natale dello sportivo”

Testata: Il Cittadino.

Il presidente del Csi Coviello invita al ‘PalaCastellotti’ ogni realtà del territorio

LODI. Una festa per tutti. Ma soprattutto per chi crede nei veri valori dello sport, siano essi atleti, dirigenti, allenatori, genitori, tifosi o semplici simpatizzanti. L’edizione 2007 dell’ormai tradizionale appuntamento con il “Natale dello sportivo”, in programma questa sera a partire dalle 20.30 al “PalaCastellotti” di Lodi, sarà infatti caratterizzata, oltre che dal consueto e significativo momento di riflessione insieme al vescovo di Lodi monsignor Giuseppe Merisi, da molteplici iniziative che renderanno la serata ancor più interessante e originale. All’incontro, promosso dal Csi (Centro sportivo italiano), dal Coni e dalle varie federazioni sportive, in collaborazione con l’Upg (Ufficio di pastorale giovanile della Diocesi di Lodi), prenderanno parte anche alcuni degli atleti più noti del territorio: è prevista infatti la presenza dell’attaccante del Cagliari Alessandro Matri, che è di Graffignana, e del difensore di Castelnuovo Bocca d’Adda Stefano Lucchini, passato quest’anno alla Sampdoria; e l’Inter e l’Armani Jeans Milano hanno poi annunciato altri graditi ospiti. «L’invito a partecipare è rivolto a tutti, senza distinzioni – spiega Gianni Coviello, presidente del Csi di Lodi e organizzatore dell’evento -. Più gente ci sarà più la serata sarà bella. È un modo nuovo per celebrare questa ricorrenza, un modo per incontrare i giovani lanciando un messaggio di gioia partendo dal Vangelo e festeggiare tutti insieme all’insegna dello sport vero». Come in ogni festa che si rispetti, la musica sarà un elemento fondamentale. La serata verrà aperta infatti da un complesso che inizierà a scaldare l’atmosfera del palazzetto a partire dalle 20.30; sulla pista verrà quindi ricavata una zona riservata al vescovo, al giovane presentatore Andrea Bersani e agli ospiti che saranno chiamati a intervenire sul tema della serata, dedicato alla figura dell’allenatore. “Allenatore, un uomo per tutte le stagioni”, questo il titolo del convivio che vedrà impegnati, tra gli altri, anche l’ex calciatore professionista e ora allenatore del settore giovanile del Piacenza Andrea Di Cintio, il tecnico del Fanfulla Nicola Tarroni e altri dirigenti e atleti delle principali società sportive del territorio. Al centro della pista verrà inoltre messa in bella mostra una vettura di Formula 1 portata dal Ferrari Club Regazzoni di Paullo. Lo Skating Club Lodi e la Ginnastica Fanfulla allieteranno invece i presenti con alcuni intermezzi di spettacolo sportivo a ritmo di musica. (F.R.)

 

Natale dello sport, focus sull’allenatore

Testata: Il Cittadino.

“Allenatore, un uomo per tutte le stagioni”. Sarà questo il tema conduttore del “Natale dello sportivo” in programma lunedì dalle ore 21 al “PalaCastellotti” di Lodi con il vescovo Giuseppe Merisi. A riflettere sull’argomento due big del calcio, l’attaccante del Cagliari Alessandro Matri di Graffignana e il difensore della Sampdoria Stefano Lucchini di Castelnuovo, ma anche l’ex calciatore professionista e ora allenatore del settore giovanile del Piacenza Calcio Andrea Di Cintio, il tecnico del Fanfulla Nicola Tarroni e altri dirigenti e atleti delle principali società sportive del territorio: dalla Riozzese protagonista del campionato di calcio di Serie A femminile alla Fanfulla Basket, dall’Atletica Fanfulla all’Assigeco per il basket, dall’Amatori all’Ash per l’hockey. «L’allenatore è una figura educativa importante – spiega Gianni Coviello, presidente del Csi di Lodi e “deus ex machina” dell’evento di lunedì sera -. Per i ragazzi è quasi un mito, negli oratori dovrebbe interagire sempre di più con i catechisti e i genitori». Il “Natale dello sportivo”, giunto alla quarta edizione, cambia dunque formula quest’anno per esplicito volere di monsignor Merisi: «Dopo la Messa in duomo dell’anno scorso il vescovo aveva espresso il desiderio di vivere questa ricorrenza come una festa – rivela Coviello -, così è nata l’iniziativa di lunedì al palazzetto dello sport, alla quale sono invitati tutti, e ribadisco tutti, gli sportivi del territorio». Spazio dunque alla musica, con un complesso che inizierà a scaldare il “PalaCastellotti” dalle 20.30, quando cominceranno ad arrivare i primi atleti e dirigenti delle varie società, che prenderanno posto in tribuna. Al centro della pista il vescovo, le autorità e gli ospiti della serata, oltre a una macchina di Formula 1 portata dal Ferrari Club Regazzoni di Paullo. Spazio infine allo sport che si fa spettacolo con esibizioni di ginnastica e pattinaggio.

 

 

Club Regazzoni dall’arcivescovo Tettamanzi

Testata: Gazzetta del Sud Milano.

Natale sportivo

Paullo – Il club Clay Regazzoni, in occasione della celebrazione del Natale degli sportivi, è stato ricevuto dall’arcivescovo Dionigi Tettamanzi al Palasharp di Milano. Ottomila presenti tra atleti e dirigenti e uno scambio di doni non indifferente. A guidare la delegazione del club paullese il presidente Giacomo Tansini, la vedova dell’ex campione ticinese Maria Pia Regazzoni e la figlia Alessia. Il club ha offerto al cardinale un prezioso orologio della collezione firmata a suo tempo da Clay: colore rigorosamente rosso Ferrari. Tettamanzi ha ricambiato consegnando a Tansini e a Maria Pia Regazzoni una targa con lo stemma della diocesi di Sant’Ambrogio. Davvero un bel Natale dunque per il club paullese, da sempre impegnato nel raccogliere fondi da destinare ai ricercatori che si occupano di combattere la paraplegia. aullo. Lo Skating Club Lodi e la Ginnastica Fanfulla allieteranno invece i presenti con alcuni intermezzi di spettacolo sportivo a ritmo di musica. (F.R.)