Appuntamenti

Testata: Il Cittadino.

Cadilana. Raduno di motori Ferrari, Maserati, Alfa Romeo: le regine delle quattroruote italiane sbarcano a Corte Palasio e si danno appuntamento per le 13.30 di oggi domenica 27 aprile all’oratorio di San Luigi per il 12° Gran Premio di Cadilana, accolte con tutti gli onori dal padrone di casa, il parroco don Gigi Avanti. Difficile intuire se sotto la tonaca non nasconda in realtà una tuta da automobilista: se così fosse non ci sarebbe niente di cui stupirsi, visto che dal 1994 don Gigi ricopre la carica di vicepresidente del Club Clay Regazzoni onlus, un’associazione dedicata alla memoria del campione che, vincitore di 5 Gran Premi, pose termine alla sua carriera nel 1980 a causa di un incidente di gara che lo costrinse a passare il resto della sua vita su una carrozzina, vittima della paraplegia. Durante tutta la giornata di domenica sarà presente un banchetto dell’associazione e chi lo vorrà potrà salire a bordo dei bolidi che, nel pomeriggio, faranno bella mostra di sé in paese: l’emozione di un giro in fuoriserie in cambio di una piccola offerta. Alle ore 10.30 don Gigi celebrerà infatti una Messa in suffragio di alcuni celebri piloti scomparsi. I premi verranno consegnati alle ore 18, prima di chiudere in festa la rombante manifestazione.

 

 

Ferrari, Maserati e Alfa a Corte Palasio: miti a quattroruote contro la paraplegia

Testata: Il Cittadino.

Ferrari, Maserati, Alfa Romeo: le regine delle quattroruote italiane sbarcano a Corte Palasio e si danno appuntamento per le 13.30 di domenica 27 aprile all?oratorio di San Luigi per il 12esimo Gran Premio di Cadilana, accolte con tutti gli onori dal padrone di casa, il parroco don Gigi Avanti. Difficile intuire se sotto la tonaca non nasconda in realtà una tuta da automobilista: se così fosse non ci sarebbe niente di cui stupirsi, visto che dal 1994 don Gigi ricopre la carica di vicepresidente del Club Clay Regazzoni, un?associazione dedicata alla memoria del campione che, vincitore di cinque Gran Premi, pose termine alla sua carriera nel 1980 a causa di un incidente di gara che lo costrinse a passare il resto della sua vita su una carrozzina, vittima della paraplegia. «Attraverso iniziative come quella di domenica spiega don Gigi raccogliamo fondi per finanziare la ricerca sulla paraplegia: in particolare sosteniamo il reparto di Uroparaplegia dell?ospedale Niguarda di Milano e il centro di riabilitazione di Mozzo». Durante la giornata di domenica sarà presente un banchetto dell?associazione e chi lo vorrà potrà salire a bordo dei bolidi che, nel pomeriggio, faranno bella mostra di sé in paese: l?emozione di un giro in fuoriserie in cambio di una piccola offerta. Ma chi reggerà il volante? «I proprietari delle automobili risponde don Gigi compreso il sottoscritto». La passione per i motori non esenta però il parroco dai suoi compiti tradizionali. Alle ore 10.30 don Gigi celebrerà infatti una Messa in suffragio di alcuni celebri piloti scomparsi: «Pregheremo dice per Clay Regazzoni, Umberto Masetti, Gabriele Rumi, Guido Daccò, Michele Alboreto e Gigi Villoresi, senza dimenticare il mitico Castellotti». E siccome finalità benefiche a parte sempre di un Gran Premio si tratta, non può mancare la competizione: i premi verranno consegnati alle 18, prima di chiudere in festa la rombante manifestazione.

 

 

Il prete della Formula Uno: «Il mio hobby è diventato una corsa alla solidarietà»

Testata: Il Cittadino.

CORTE PALASIO – La sua passione per le auto è così forte che «Quattroruote» gli ha dedicato un servizio intitolato «Un prete in F1». Lui, in clergyman e colletto bianco, ama guidare anche i grossi bolidi, naturalmente per prova: la macchina d’ordinanza è invece comunissima, benché ricca di «optional». Amava frequentare anche i rally: la sua prima vettura fu una Fiat 500, poi venne la mitica Mini Minor, che lui stesso provvide a preparare per le gare. Ora, basta competizioni: gli è rimasta la grande passione che abbina alla solidarietà. Don Gigi, perché questo hobby certamente insolito per un religioso? «Perché amo i motori: frequento da sempre l’ambiente e conosco molti piloti. Conoscevo benissimo anche Regazzoni, ora sono rimasto in eccellenti rapporti con la sua famiglia. Tra gli altri, ricordo il povero Michele Alboreto, ma prima ancora Gigi Villoresi, Alessandro Zanardi e altri ancora». Come si concilia la religione con l’automobilismo? «Non è un problema, anch’io ho diritto di avere le mie passioni, che coltivo con soddisfazione. Come vede, nel mio ufficio ci sono modellini di vetture, ricordi di incontri con i campioni, più tante altre testimonianze di quello che considero un semplice hobby, che per la verità ho sempre avuto. Ricordo che quando ero seminarista, nei ritagli di tempo correvo con la 500 a casa per aiutare i miei in campagna: in realtà, era l’occasione per guidare, esercitarmi fuori dal seminario». Dei campioni che ha conosciuto, quali le sono rimasti impressi? «Direi tutti: si tratta di uomini con grandi qualità umane e sportive. Mi ha impressionato Michele Alboreto per la sua semplicità: era rimasto sempre un ragazzo umile, non si era mai montato la testa. Anche Regazzoni era un grande, al di là della fama di burbero: in realtà, era un vero signore, sempre molto disponibile. Ho incontrato un paio di volte Schumacher: una persona molto disponibile. Ricordo in particolare il ragazzino malato che viveva vicino a La Spezia: Michael gli scrisse una cartolina di incoraggiamento, pare che il giovane abbia preteso di portarsela nella tomba». Don Gigi, non abbiamo ancora capito come è nato questo hobby. «Non lo so, credo sia una passione da persona normale. Mi piaceva, lo confesso, partecipare alle gare, soprattutto rally. Poi quando divenni parroco di Gradella ebbi la fortuna di conoscere persone che lavoravano nel grande circuito della Formula Uno e per me è stato il massimo: la passione ha allargato i suoi confini». Hobby e solidarietà… «Sì, con il Club Clay Regazzoni, del quale sono vice presidente. Ho conosciuto Giacomo Tansini, il leader: ci siamo subito trovati in sintonia nel pensare ad un sodalizio capace di riunire gli appassionati del grande motorismo e nel contempo raccogliere fondi per la ricerca. A fine anno, entro novembre, organizziamo il Grand Prix della Solidarietà per assegnare i fondi agli enti che fanno ricerca sulla paraplegia, sempre con la benedizione di Regazzoni ed ora della sua famiglia». Mai ricevuto rimproveri dai superiori? «No, mai. Anzi ricordo di aver organizzato la visita del cardinale Dionigi Tettamanzi all’autodromo di Monza: quelli della curia sono ricorsi a me per via delle mie conoscenze e devo dire che sua eminenza è rimasto entusiasta. Anche il mio vescovo, monsignor Giuseppe Merisi conosce perfettamente la mia passione ed anzi in qualche occasione mi chiede ragguagli». Lei, come parroco di Cadilana, è pure celebre per il raduno annuale di auto sportive. «È in programma a breve, domenica 27 aprile». (Luigi Albertini)

 

 

«Formula 1» campione di solidarietà

Testata: Il Cittadino.

NIBIONNO. Raccolti quasi diecimila euro per i disabili, Barlusconi soddisfatto

NIBIONNO. La solidarietà abita a Nibionno e così ancora una volta dopo un intero anno di lavoro per raccogliere materiale riciclabile e trasformarlo in soldi, il Formula 1 Onluns Club ha staccato un assegno di 9.845 euro. Per la settima volta Edo Barlusconi e il suo gruppo hanno lavorato rimboccandosi le maniche per raccogliere fondi da destinare ai disabili. L’epilogo di un intero anno di raccolte è stato il ?gran premio della solidarietà? una serata conviviale dove si sono visti molti piloti del mondo dell’automobilismo. Alla serata di chiusura, hanno presenziato Giancarlo Minardi, costruttore faentino per molti anni nel circus della Formula 1 e vero talent scout di piloti italiani. L’imprenditore ha ceduto il suo staff e la struttura Minardi alla Red Bull, lasciando un vuoto in questo fantastico mondo. Nella serata benefica Minardi si è improvvisato a raccogliere soldi tra i conviviali per il fondo benefico. Anche la Ferrari di Maranello ha inviato il suo rappresentate e così Filippo Petrucci ingegnere responsabile affidabilità e sviluppo per la casa di Maranello ha portato con se dei gadget Ferrari messi poi all’asta. Altri protagonisti della serata sono stati Marco Mapelli, il barzaghese che nel 2007 è risultato il miglior debuttante nella Formula 3 australiana, quindi Marco Spinelli vincitore di tre edizioni del Rally di Monza e che avrebbe dovuto correre quest’anno la Dakar con Massimo Capoferri. Poi Giacomo Tensini, presidente del club intitolato al compianto Clay Regazzoni, il dottor Marco Spinelli (omonimo del pilota) del reparto leucemia infantile del San Gerardo di Monza e ancora l’attore Luciano Boron, mentre per le istituzioni erano presenti il sindaco di Nibionno, Angelo Negri e per la provincia il consigliere Federico Pennati. «Quando abbiamo trascritto la cifra sul mega assegno mi sono emozionato – ha spiegato Edo Barlusconi – da quando siamo nati come associazione no profit abbiamo raccolto in beneficenza oltre 50 mila euro e abbiamo fatto felici molte persone». (Oscar Malugani)

 

«L’esempio di Regazzoni ci guida nella difficile corsa della ricerca scientifica»

Testata: Il Cittadino.

UNA VITA PER GLI ALTRI

PAULLO- UN CLUB di tifosi della Formula uno si trasforma in una «Onlus» a fini benefici. Questa è la passione di Giacomo Tansini Nato nel 1955 a Lodi, ma paullese d’adozione. La passione per i motori lo contagia sin da tanto da sognare un aggeggio a miscela per la bicicletta. A 14 anni ecco la prima moto, a 18 la prima vettura, una Fiat 600 usata, cui segue una Fiat 127 da sottoporre a modifiche per renderla più veloce. Nel 1973 la missione a Maranello, quindi a Fiorano per assistere alle prove della Rossa con Jacky Ickx. Tansini è poi di casa all’autodromo di Monza insieme futura moglie Anita e a don Gigi Avanti, il «prete-pilota» oggi parroco di Cadilana, alla guida di una Mini Cooper. Stringe amicizia con Clay Regazzom. Nel 1980, seduto davanti alla Tv Tansini assiste al dramma di CI«y, l’incidente che lo costringerà a vivere sulla sedia a rotella Nasce l’idea di un “fans club”, ma Regazzoni accetterà di dare il nome a patto che si dia da fare per combattere la paraplegia. Ed è la storia di un sodalizio che ha saputo raccogliere in 14 anni 500mila euro destinati alla ricerca. Giacomo Tannini ha fondato con il pilota ticinese i Club Clay Regazzom “Aiutiamo la paraplegia” il 18 novembre I993. L’obiettivo è preciso: diffondere la passione per il grande motorismo promuovendo iniziati ve nei vari paesi per raccogliere sussidi da girare alla ricerca sulla paraplegia. Un’idea che galvanizza Tansini, coinvolgendo in pratica tutto il mondo dell’automobilismo, Formula Uno compresa, grazie proprio alla diretta partecipazione di Regazzoni, sempre in prima fila a sostegno del sodalizio fino alla sua tragica scomparsa. Ora il sostegno continua con la famiglia dell’ex pilota, per cui la politica non muta: manifestazioni dovunque, nel nome di Regazzoni, per un «Grand Prix della Solidarietà» ogni anno a fine novembre durante il quale assegnare i fondi ai ricercatori. Tansini, quando si tenne la prima edizione? “Il 2 luglio 1994, con la distribuzione di 8,5 milioni di lire: Io scorso novembre abbiamo celebratola quattordicesima puntata assegnando ben 46mila euro. Purtroppo l’improvvisa scomparsa di Clay ci ha privati di un grande uomo, un impagabile promotore della solidarietà: mi chiamava a qualsiasi ora, si programmava e si discuteva sulle varie iniziative, sempre con lo scopo di sensibilizzare gli sportivi a sostenere la battaglia contro la paraplegia, con la speranza, tutt’altro che utopica di far tornare a camminare un giorno chi ora vive in carrozzella. Sta tutto scritto nel nostro statuto e devo dire che, proprio grazie a Regazzoni, siamo conosciuti nel mondo dei motori, tanto che tra i nostri sostenitori figurano Valentino Rossi, Michael Schumacher, Ivan Capelli, che non manca mai ai nostri Grand Prix della Solidarietà, e poi Jean Alesi, Fisichella, Zanardi, Trulli, senza scordare i team manager, come Giancarlo Minardi e lo stesso Luca di Montezemolo, e persino il Nobel professoressa Rita Levi Montalcini”. Tutto con il sostegno di Regazzoni? “Siamo riusciti ad aprire molti cancelli,anche quelli più difficili, perseguendo obiettivi davvero insperati, come ad esempio quello di portare alcuni paraplegici ai box dell’autodromo di Monza in occasione delle prove di Formula Uno. Devo davvero ringraziare la famiglia Regazzoni, la signora Maria Pia, i figli Messia e Gian Maria, decisi a continuare il sostegno al nostro club per continuare il lavoro che avevano messo a punto con Clay. È un’esperienza semplicemente commovente, affascinante e appagante pur fra le tante difficoltà del nostro cammmo”. Avete dei buoni collaboratori? “Sì, i soci sono parecchie centinaia, non meno di 900. Devo molto anche a don Gigi Avanti, mio vice, parroco di Cadilana, che in parrocchia ha realizzato un piccolo museo con materiale della Formula Uno. E poi Luigi Cancelliere, Luciano Codazzi, Giorgio Identici, Ivano Ferrari, Fabrizio Bellani, Guido Bertoli, senza scordare mio figlio Roberto, grandissimo sostenitore”. Dove finiscono i fondi raccolti? “Come suggerito da Regazzoni, agli scienziati che fanno ricerca sulla paraplegia, in primis al professor Michele Spinelli, una volta all’ospedale di Magenta, ora a Niguarda di Milano, ma anche al centro di riabilitazione di Mozzo e ad altre istituzioni in linea con il nostro progetto”. Come si diventa soci? “Ci si può proporre scrivendo al Club Clay Regazzoni, via Mazzini 74, 20067 Paullo (Milano), oppure telefonando allo 02.90630113, oppure versando contributi sul conto corrente postale 13757257 o sul conto bancario 46263091, alla Cariparma di Paullo. Così la passione per i motori si è trasformata in un’occasione di solidarietà. (Luigi Albertini)

 

Stasera tutti al “Natale dello sportivo”

Testata: Il Cittadino.

Il presidente del Csi Coviello invita al ‘PalaCastellotti’ ogni realtà del territorio

LODI. Una festa per tutti. Ma soprattutto per chi crede nei veri valori dello sport, siano essi atleti, dirigenti, allenatori, genitori, tifosi o semplici simpatizzanti. L’edizione 2007 dell’ormai tradizionale appuntamento con il “Natale dello sportivo”, in programma questa sera a partire dalle 20.30 al “PalaCastellotti” di Lodi, sarà infatti caratterizzata, oltre che dal consueto e significativo momento di riflessione insieme al vescovo di Lodi monsignor Giuseppe Merisi, da molteplici iniziative che renderanno la serata ancor più interessante e originale. All’incontro, promosso dal Csi (Centro sportivo italiano), dal Coni e dalle varie federazioni sportive, in collaborazione con l’Upg (Ufficio di pastorale giovanile della Diocesi di Lodi), prenderanno parte anche alcuni degli atleti più noti del territorio: è prevista infatti la presenza dell’attaccante del Cagliari Alessandro Matri, che è di Graffignana, e del difensore di Castelnuovo Bocca d’Adda Stefano Lucchini, passato quest’anno alla Sampdoria; e l’Inter e l’Armani Jeans Milano hanno poi annunciato altri graditi ospiti. «L’invito a partecipare è rivolto a tutti, senza distinzioni – spiega Gianni Coviello, presidente del Csi di Lodi e organizzatore dell’evento -. Più gente ci sarà più la serata sarà bella. È un modo nuovo per celebrare questa ricorrenza, un modo per incontrare i giovani lanciando un messaggio di gioia partendo dal Vangelo e festeggiare tutti insieme all’insegna dello sport vero». Come in ogni festa che si rispetti, la musica sarà un elemento fondamentale. La serata verrà aperta infatti da un complesso che inizierà a scaldare l’atmosfera del palazzetto a partire dalle 20.30; sulla pista verrà quindi ricavata una zona riservata al vescovo, al giovane presentatore Andrea Bersani e agli ospiti che saranno chiamati a intervenire sul tema della serata, dedicato alla figura dell’allenatore. “Allenatore, un uomo per tutte le stagioni”, questo il titolo del convivio che vedrà impegnati, tra gli altri, anche l’ex calciatore professionista e ora allenatore del settore giovanile del Piacenza Andrea Di Cintio, il tecnico del Fanfulla Nicola Tarroni e altri dirigenti e atleti delle principali società sportive del territorio. Al centro della pista verrà inoltre messa in bella mostra una vettura di Formula 1 portata dal Ferrari Club Regazzoni di Paullo. Lo Skating Club Lodi e la Ginnastica Fanfulla allieteranno invece i presenti con alcuni intermezzi di spettacolo sportivo a ritmo di musica. (F.R.)

 

Natale dello sport, focus sull’allenatore

Testata: Il Cittadino.

“Allenatore, un uomo per tutte le stagioni”. Sarà questo il tema conduttore del “Natale dello sportivo” in programma lunedì dalle ore 21 al “PalaCastellotti” di Lodi con il vescovo Giuseppe Merisi. A riflettere sull’argomento due big del calcio, l’attaccante del Cagliari Alessandro Matri di Graffignana e il difensore della Sampdoria Stefano Lucchini di Castelnuovo, ma anche l’ex calciatore professionista e ora allenatore del settore giovanile del Piacenza Calcio Andrea Di Cintio, il tecnico del Fanfulla Nicola Tarroni e altri dirigenti e atleti delle principali società sportive del territorio: dalla Riozzese protagonista del campionato di calcio di Serie A femminile alla Fanfulla Basket, dall’Atletica Fanfulla all’Assigeco per il basket, dall’Amatori all’Ash per l’hockey. «L’allenatore è una figura educativa importante – spiega Gianni Coviello, presidente del Csi di Lodi e “deus ex machina” dell’evento di lunedì sera -. Per i ragazzi è quasi un mito, negli oratori dovrebbe interagire sempre di più con i catechisti e i genitori». Il “Natale dello sportivo”, giunto alla quarta edizione, cambia dunque formula quest’anno per esplicito volere di monsignor Merisi: «Dopo la Messa in duomo dell’anno scorso il vescovo aveva espresso il desiderio di vivere questa ricorrenza come una festa – rivela Coviello -, così è nata l’iniziativa di lunedì al palazzetto dello sport, alla quale sono invitati tutti, e ribadisco tutti, gli sportivi del territorio». Spazio dunque alla musica, con un complesso che inizierà a scaldare il “PalaCastellotti” dalle 20.30, quando cominceranno ad arrivare i primi atleti e dirigenti delle varie società, che prenderanno posto in tribuna. Al centro della pista il vescovo, le autorità e gli ospiti della serata, oltre a una macchina di Formula 1 portata dal Ferrari Club Regazzoni di Paullo. Spazio infine allo sport che si fa spettacolo con esibizioni di ginnastica e pattinaggio.

 

 

Club Regazzoni dall’arcivescovo Tettamanzi

Testata: Gazzetta del Sud Milano.

Natale sportivo

Paullo – Il club Clay Regazzoni, in occasione della celebrazione del Natale degli sportivi, è stato ricevuto dall’arcivescovo Dionigi Tettamanzi al Palasharp di Milano. Ottomila presenti tra atleti e dirigenti e uno scambio di doni non indifferente. A guidare la delegazione del club paullese il presidente Giacomo Tansini, la vedova dell’ex campione ticinese Maria Pia Regazzoni e la figlia Alessia. Il club ha offerto al cardinale un prezioso orologio della collezione firmata a suo tempo da Clay: colore rigorosamente rosso Ferrari. Tettamanzi ha ricambiato consegnando a Tansini e a Maria Pia Regazzoni una targa con lo stemma della diocesi di Sant’Ambrogio. Davvero un bel Natale dunque per il club paullese, da sempre impegnato nel raccogliere fondi da destinare ai ricercatori che si occupano di combattere la paraplegia. aullo. Lo Skating Club Lodi e la Ginnastica Fanfulla allieteranno invece i presenti con alcuni intermezzi di spettacolo sportivo a ritmo di musica. (F.R.)

 

Il “Regazzoni” dall’arcivescovo

Testata: Il Cittadino.

Paullo. Il presidente Tansini ha consegnato un dono nel corso del Natale degli sportivi

Paullo. All’edizione 2007 del Natale degli sportivi celebrato a Milano in un palazzetto “Palasharp” gremito all’inverosibile, c’era anche la delegazione del club Clay regazzoni, il celebre sodalizio di appassionati del grande motorismo che ama fare solidarietà concreta elargendo ogni anno ingenti contributi per la lotta contro la paraplegia. Guidava il gruppo di Paullo il presidente Giacomo Tansini e con lui c’erano Maria Pia Regazzoni, vedova dello sfortunato campione ticinese, primo sostenitore, in vita, del sodalizio paullese, la figlia di Clay, Alessia ed il consigliere Luciano Codazzi di Lodi. La delegazione è stata ricevuta, al cospetto di non meno di ottomila partecipanti tra dirigenti ed atleti, dall’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, al quale è stato donato in omaggio un prezioso orologio della collezione firmata a suo tempo da Clay Regazzoni: un soggetto rigorosamente di colore rosso, il colore della Ferrari, bolide che vide il pilota ricoprirsi di gloria. Il porporato ha ricambiato consegnando a Tansini e a Maria Pia Regazzoni una bella targa con lo stemma della diocesi di Sant’Ambrogio. «Ricevere un dono così prezioso da una figura mistica quale il cardinale Tettamanzi – ha sottolineato il presidente Tansini – ha rappresentato per tutti noi del Regazzoni club una emozione indefinibile e incalcolabile, senza scordare le parole dette dal presule nei nostri confronti e del lavoro che da anni stiamo svolgendo per combattere la paraplegia». Davvero un felice Natale per il club Clay Regazzoni, una spinta poderosa per continuare anche nel 2008 a raccogliere fondi durante l’anno da assegnare al termine della stagione, nel corso del consolidato Grand Prix della Solidarietà, ai ricercatori che tentano di combattere la paraplegia. Un modo per aiutare gli ammalati e per ricordare il pilota ticinese, recentemente scomparso in un incidente automobilistico. (Antonio Leccardi)

 

 

Anche Fisichella aiuta il club Clay Regazzoni

Testata: Il Nuovo Torrazzo.

CASTELLEONE/ Sabato scorso successo del 14° Gran Premio della Solidarietà

C’era qualcosa di diverso nell’aria sabato sera al Canadì di Spino d’Adda in occasione del 140 Gran Premio della Solidarietà. Un’emozione palpabile che si poteva avvertire guardando negli occhi tutti i commensali. Sembrava che anche quest’anno Clay Regazzoni fosse seduto al tavolo presidenziale in compagnia dell’amico Giacomo Tansini, numero uno del Club Clay Aiutiamo la paraplegia (organizzatore dell’evento), e dei piloti che mai mancano all’appuntamento benefico. “Non è stato solo il ricordo di chi non c’è più” precisa Tansini -. Clay era con noi in una serata nella quale la strada della solidarietà che il nostro grande amico ha imboccato sin da giovane ha conosciuto i passi, anzi le accelerazioni, di tanta tanta gente. Appassionata di motori e con un cuore d’oro”. Trecento le persone che si sono sedute ai tavoli della cena chiamata a chiudere la quattordicesima stagione dell’associazione cresciuta sull’asse Paullo-Castelleone. Tra di loro i familiari dell’indimenticabile Clay, e gli assi del volante di oggi, da Thomas Biagi (campione del mondo Gt) all’ospite tanto atteso, Giancarlo Fisichella, presente con la moglie Luna. In compagnia di Ivan Capelli i tre si sono meritati il “Casco d’oro” realizzato dal Club Clay, che ne ha confezionato uno identico d’argento (riprendendo forme e colori di quello storico indossato da Regazzoni) per gli amici sostenitori ai quali anche quest’anno è andato il plauso per aver alimentato la raccolta di fondi. 46mila euro la cifra donata alla ricerca sulla paraplegia. Un risultato di grande valenza. Un impegno per il club “che ha condiviso, portandone ora l’eredità, quello di Clay” conclude il presidente Tansini -. incidente può costringerci su una sedia a rotelle e per riacquistare l’uso degli arti inferiori serve la ricerca. Non solo però, anche la prevenzione. Per questo con gli amici di Radio Antenna 5 daremo il via, a gennaio, a una serie di appuntamenti sugli 87.800 per parlare di sicurezza stradale”. La cena e il 2007 del team sono andati in archivio. Si pensa già all’anno nuovo in seno al direttivo. Sarà una stagione ricca di eventi e solidarietà. (Bruno Tiberi)