“Mio figlio può essere salvato, ma costa troppo”

Testata: VareseNews.

Solidarietà – Il papà di un bimbo del Lodigiano, affetto da Sindrome di West, ha creato un sito per finanziare le cure in Florida. Basta poco per dare una speranza

Esistono malattie che, per la loro rarità, la medicina spesso è “costretta” a trascurare, a lasciare in attesa di una scoperta o una ricerca che le renda curabili. Ma ci sono anche bambini che, proprio perché affetti da queste malattie, non possono proprio aspettare, non possono trascurare il loro male. Uno di questi bambini è Fabio Muroni. Il piccolo Fabio, che vive con i suoi genitori a Corte Palasio, è affetto da Sindrome di West. Si tratta di una paresi cerebrale che provoca una debolezza totale dei muscoli, attacchi epilettici, incapacità di parlare e di muoversi autonomamente. Per nutrirsi Fabio deve anche usare un sondino nello stomaco. Non passa settimana che non abbia febbre e bronchite, o broncopolmonite. Nonostante tutto, basta mettere la videocassetta del suo cartone animato preferito per farlo sorridere. Questa particolare forma di epilessia colpisce un bimbo su 150mila, ed anche per questo in Italia non si va oltre la cura farmacologica, che può curare gli effetti ma non lascia molta speranza in termini di miglioramenti concreti. Negli Stari Uniti, invece, esiste una cura che combina l’uso di camera iperbarica con fisioterapia intensiva. In Italia questa speranza non è ancora disponibile, per problemi burocratici che non facilitano la creazione della struttura adatta. Per questo per tentare questa strada è sperare in un futuro dignitoso, i genitori devono trasferirsi con i figli. Tra cure e alloggio di un genitore, la spesa per una cura che dura almeno un anno è di 240mila €. Una somma impossibile da affrontare per i genitori di Fabio, entrambi operai. Molti conosceranno il papà Vittorio, che lavora come barista a Gallarate. Fabio Muroni, però, non può aspettare. Più passa il tempo, minori sono le opportunità di recupero. Per fortuna la solidarietà delle persone del Varesotto e del Lodigiano si è fatta già sentire. Attualmente la raccolta fondi è a quota 50mila euro. A garantire sulla buona fede della causa, oltre agli occhi dei tanti giornalisti che hanno già conosciuto Fabio c’è la parrocchia di Cadilana, che ha aperto un conto per la causa. Chi volesse contribuire può donare può farlo Attraverso Bonifico Bancario sul C/C Banca di Credito Cooperativo Laudense di Corte Palasio, intestato alla Parrocchia. Codice IBAN Internazionale: IT90 R087 9433 0400 0000 0515 295 Codice IBAN Nazionale: CIN R ABI 08794 CAB 33040 C/C 000000515295 Specificare nella CAUSALE: Donazione per Fabio Muroni. Attualmente il piccolo Fabio si sta preparando ad affrontare le cure mediche preventive a Caserta, necessarie prima di intraprendere la terapia della speranza in Florida. Per sapere tutto sul caso, e rimanere aggiornati, visitate anche il sito creato da papà Vittorio: http:/www.fabiomuroni.it. Martedi 10 Giugno 2008 S.G.

 

Raccolti 50 mila euro per Fabio, iniziativa di solidarietà al Nebiolo “Maratona solidale” per Fabio, la fiaccola si sposta nel Pavese

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasion Concerto al teatro di Tavazzano per aiutare il piccolo Montanason A Landriano l’ultima iniziativa a favore del piccolo di Cadilana

CORTE PALASIO. Sono stati raccolti già 50mila euro per aiutare Fabio Muroni, il bambino encefalopatico di 3 anni, colpito dalla sindrome di West. Ieri è stato depositato in banca, a sorpresa, un assegno da 10mila euro. In pochi giorni si è passati da 16 a 50mila euro di fondi. Un bel risultato secondo il parroco don Luigi Avanti che coordina l’iniziativa di solidarietà e ha aperto un conto corrente. Anche papà Vittorio è commosso: «Ringrazio tutti quelli che con un piccolo gesto d’amore ci stanno aiutando – dice -; a settembre abbiamo già fissato l’appuntamento per iniziare la prima parte della terapia a Caserta, al termine della quale andremo in Florida, grazie alla solidarietà di tanti, singoli e associazioni. Non pensavo che si arrivasse a un risultato così grande in poco tempo». Le iniziative di beneficenza, infatti, si stanno moltiplicando, nel Lodigiano, ma anche nel Varesotto e in Sardegna. Questa sera, per esempio, il teatro Nebiolo di Tavazzano diretto da Giulio Cavalli organizza un bella iniziativa a favore di Fabio.La manifestazione si aprirà, alle 21, con un intervento del direttore artistico Cavalli.Seguirà, alle 21.30, un concerto con la Jolly Roger Blues band. I classici della storia del blues saranno interpretati in chiave rock da Matteo Porchera, Andrea Manin e Andrea Boriani. Alle 23, invece, partirà un’asta: in vendita un’opera della pittrice Tiziana Felisi che esporrà tutti i suoi quadri in sala. Seguirà, alle 23.30 un concerto con apparecchi acustici del gruppo musicale dedito a “cori russi, musica finto rock, new wave italiana, free jazz punk inglese e nera africana”. Nella formazione: Mike Patto, Garrincha, Mister G e Duracell. Domani, invece, nella biblioteca di Tavazzano, alle 16, si svolgerà l’evento “Parole e sguardi sul mondo”: letture multiculturali degli stranieri che hanno partecipato al corso di italiano e mercatino dei libri usati fino alle ore 18.30. Giovedì 12, alle ore 21, presso la parrocchia di Cadilana, concerto con Guido Piazzi, il sosia di Vasco Rossi, grazie all’intervento dell’associazione “Barcaiuoli e lavandaie” di Peppo Boriani. Il 14, a Montanaso, esposizioni di Harley Davidson e un gazebo dalle 15 alle 18.30. Il 22, all’isola Carolina, dalle 9 grande manifestazione dei vigili del fuoco “Spegni il fuoco e accendi la solidarietà” con giochi e dimostrazioni. Tutti quelli che vogliono aiutare il piccolo possono fare un versamento intestato alla parrocchia di Cadilana alla Banca di Credito Cooperativo di Corte Palasio (coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295). Specificare nella causale: offerta per Fabio Muroni.Cri. Ver. MONTANASO. Proseguono senza sosta le iniziative di solidarietà per Fabio Muroni. Un aiuto per lo sfortunato bambino di tre anni di Cadilana, affetto dalla sindrome di West (una grave forma di epilessia che provoca un deficit neurologico e impedisce a Fabio di camminare e parlare) ha visto tra i suoi protagonisti ancora il mondo delle moto, come già accaduto venerdì scorso per il “Recall of bikers” andato in scena al T-Jane di Lodi. Stavolta è stato il Moto Club di Montanaso, capitanato dal vulcanico Maurizio Viola detto “Vasco”, a prendersi a cuore la situazione con una raccolta fondi grazie al grande sostegno ricevuto dai commercianti della galleria “Il Quadrifoglio” di Landriano (Pavia). Il tutto è avvenuto un po’ per caso, come racconta il biker “Vasco” (indiscutibile la somiglianza con il cantante di Zocca): «Di solito funziona così: noi esponiamo le moto come attrazione per il centro e i responsabili dei negozi ci ricompensano in denaro. A Landriano invece il caso di Fabio ha fatto scattare da entrambe le parti un accordo diverso e molto più importante: invece di pagarci i commercianti si sono impegnati in una raccolta fondi per aiutare il bambino, arrivando a mettere da parte oltre 700 euro». Gli fa eco Laura Biffi, lodigiana doc e responsabile dell’agenzia viaggi “Babayaga” al “Quadrifoglio” di Landriano, dove è stata una delle promotrici dell’iniziativa: «Mi è parsa subito l’occasione ideale per portare la fiaccola della solidarietà dalla provincia di Lodi a quella di Pavia: tutti gli altri venti commercianti hanno risposto in modo tempestivo e molto entusiasta, tant’è che abbiamo raccolto 700 euro in mezza giornata».Le donazioni per Fabio avranno un’appendice sabato 14 giugno quando, assieme oltre all’esposizione delle fiammanti Harley-Davidson di Montanaso, sarà allestito anche un gazebo dalle 15 alle 18.30 che con ogni probabilità ospiterà il papà di Fabio e il parroco di Cadilana don Luigi Avanti. Lì anche i clienti del centro commerciale potranno aiutare con un’offerta libera la famiglia di Fabio, che non si può permettere l’ingente cifra occorrente (oltre 100mila euro) per curare il bambino negli Stati Uniti. (Cesare Rizzi)

 

“Maratona solidale” per Fabio, la fiaccola si sposta nel Pavese

Testata: Il Cittadino.

Montanaso. A Landriano l�ultima iniziativa a favore del piccolo di Cadilana

MONTANASO Proseguono senza sosta le iniziative di solidarietà per Fabio Muroni. Un aiuto per lo sfortunato bambino di tre anni di Cadilana, affetto dalla sindrome di West (una grave forma di epilessia che provoca un deficit neurologico e impedisce a Fabio di camminare e parlare) ha visto tra i suoi protagonisti ancora il mondo delle moto, come già accaduto venerdì scorso per il “Recall of bikers” andato in scena al T-Jane di Lodi. Stavolta è stato il Moto Club di Montanaso, capitanato dal vulcanico Maurizio Viola detto “Vasco”, a prendersi a cuore la situazione con una raccolta fondi grazie al grande sostegno ricevuto dai commercianti della galleria “Il Quadrifoglio” di Landriano (Pavia). Il tutto è avvenuto un po’ per caso, come racconta il biker “Vasco” (indiscutibile la somiglianza con il cantante di Zocca): «Di solito funziona così: noi esponiamo le moto come attrazione per il centro e i responsabili dei negozi ci ricompensano in denaro. A Landriano invece il caso di Fabio ha fatto scattare da entrambe le parti un accordo diverso e molto più importante: invece di pagarci i commercianti si sono impegnati in una raccolta fondi per aiutare il bambino, arrivando a mettere da parte oltre 700 euro». Gli fa eco Laura Biffi, lodigiana doc e responsabile dell’agenzia viaggi “Babayaga” al “Quadrifoglio” di Landriano, dove è stata una delle promotrici dellâ€?iniziativa: «Mi è parsa subito l’occasione ideale per portare la fiaccola della solidarietà dalla provincia di Lodi a quella di Pavia: tutti gli altri venti commercianti hanno risposto in modo tempestivo e molto entusiasta, tant’è che abbiamo raccolto 700 euro in mezza giornata».Le donazioni per Fabio avranno un’appendice sabato 14 giugno quando, assieme oltre all’esposizione delle fiammanti Harley-Davidson di Montanaso, sarà allestito anche un gazebo dalle 15 alle 18.30 che con ogni probabilità ospiterà il papà di Fabio e il parroco di Cadilana don Luigi Avanti. Lì anche i clienti del centro commerciale potranno aiutare con un’offerta libera la famiglia di Fabio, che non si può permettere l’ingente cifra occorrente (oltre 100mila euro) per curare il bambino negli Stati Uniti. (Cesare Rizzi)

 

Centauri e “bikers” riuniti insieme per dare una mano al piccolo Fabio

Testata: Il Cittadino.

Raccolta fondi per il bimbo di Cadilana affetto da deficit neurologic

Personaggi bizzarri e persone assolutamente normali. Con la bandana in testa, il giubbotto di pelle addosso e soprattutto la stessa identica passione che li trasporta. Sia metaforicamente che materialmente: le motociclette. Soprattutto quelle americane, tra le quali ovviamente le mitiche Harley Davidson che tanto fanno sognare traversate ?coast-to-coast?, dall?Atlantico al Pacifico lungo la leggendaria Route 66, negli Stati Uniti. Un clima di festa che celebrava la passione per i motori quello che si respirava venerdì scorso a Lodi presso il locale T-Jane, lungo la via Emilia, in occasione della 4° edizione della Recall of the bikers che però quest?anno è stata arricchita da un lodevole scopo benefico. Aiutare il piccolo Fabio Muroni, bambino di Cadilana affetto da un grave deficit neurologico, a realizzare il proprio viaggio oltreoceano, destinazione Florida, per poter ricevere le costosissime cure che potrebbero aiutarlo a guarire e a vivere così una vita normale. L?organizzatore dell?evento, Simone Nervi, diventato padre da un anno, leggendo la storia di Fabio ha preso molto a cuore la raccolta di fondi e ha così accolto l?appello del parroco di Cadilana, don Luigi Avanti, che aveva esortato ad organizzare eventi in favore di Fabio. «Qualche chilometro in più per il piccolo Fabio», questa la frase scelta per sensibilizzare i partecipanti alla raccolta di fondi. La sensibilità di certo non è mancata, con oltre cento motociclisti accorsi ed anche qualche possessore di fantascientifiche super car americane, tra le quali Buick, Plymouth, Cadillac e la straordinaria Ford Gran Torino rossa del ?75, la macchina di Starsky e Hutch. La presenza di questi bolidi a due e quattro ruote ha attirato sul posto molti visitatori ed anche alcuni passanti, che transitando sulla via Emilia, incuriositi, hanno deciso di fermarsi. Il tutto nonostante il cielo coperto che non ha rinunciato a rilasciare qualche goccia di pioggia, ma che fortunatamente non ha rovinato la manifestazione, iniziata alle 21 e proseguita per qualche ora. Alla fine sono stati assegnati premi speciali per le moto e le macchine giudicate più belle mentre le offerte per Fabio venivano raccolte in un botte di plastica. La somma raggiunta ieri sera ammonta a circa 700 euro, meno di quanto si augurassero gli organizzatori che però non demordono e sono pronti ad impegnarsi ancora per aiutare lo sfortunato bambino. Si sta infatti pensando ad una sorta di staffetta benefica tra i vari raduni motociclistici dove Simone Nervi e la moglie Angela Bossoni andranno con la cassetta riservata alla raccolta pro-Fabio. Il prossimo appuntamento è già fissato per il 12 luglio presso il locale ?Km298? a Lodi (via Emilia, vicino al Medical Center) in occasione del raduno dei Vipers. Perché il sogno americano di Fabio diventi realtà. (Andrea Secondi)

 

“Tilè” e barcaioli per Fabio

Testata: Il Cittadino.

Anche gli ambulanti raccolgono i fondi per il piccolo Fabio Muroni. Presso i banchetti del mercato di Lodi è possibile lasciare un?offerta per il bambino di 3 anni, colpito dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia, che ha bisogno di andare in Florida per cure. La campagna di solidarietà, che vede come garante la parrocchia di Cadilana e il parroco don Luigi Avanti, ha già messo insieme diverse risorse. E ora anche l?associazione degli ambulanti di Lodi e il circondario, con il suo referente Alessandro Malaspina. Nei giorni scorsi ha avviato l?iniziativa e tra qualche settimana consegnerà il ricavato all?Associazione barcaiuoli e lavandaie che da oggi metterà a disposizione il celebre Crucefis per aiutare il bambino. Con il gruppo di Giuseppe Boriani infatti ogni sabato e domenica di giugno sarà possibile, dalle ore 14 in poi, fare un giro in barca lasciando un?offerta.

 

 

Corte Palasio, per salvare il piccolo Fabio ora entrano in gioco Barcaiuoli e lavandaie

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Una gita sul fiume per aiutare il piccolo Fabio. L?associazione barcaiuoli e lavandaie metterà a disposizione il celebre Crucefis, per raccogliere fondi a favore del bambino colpito dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia, e da una paralisi cerebrale. Tutto il territorio si sta stringendo intorno alla famiglia per sostenere le costose cure. Campagne di solidarietà sono state promosse da gruppi di volontariato e tante persone, dietro la garanzia della parrocchia di Cadilana e il suo parroco don Luigi Avanti. Alla lunga lista d?iniziative, si è ora aggiunto il programma di un percorso sull?Adda promosso dal gruppo guidato da Giuseppe Boriani . «Ogni sabato e domenica di giugno sarà possibile, dalle ore 14 in poi, fare un giro a bordo del Crucefis – ha spiegato -. Il barcone sarà ormeggiato alla Piarda Ferrari e con una semplice offerta, da destinare al piccolo Fabio Muroni, si navigherà sino alla località Due Acque». Inoltre, il gruppo dei barcaioli organizzerà una 12 ore di briscola presso la Trattoria Vecchia Lodi di via Marchesi. Per iscriversi si verserà una quota di 7 euro, che poi saranno consegnati direttamente al parroco di Cadilana, il quale ha aperto un conto alla Banca di credito cooperativo di Corte Palasio per mettere insieme fondi (coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295). La manifestazione si svolgerà il prossimo 15 giugno grazie alla collaborazione dell?Associazione ambulanti di piazza della Vittoria, Franco Sottocasa, Parco Adda Sud, Altamarea e gruppo cartofilo Franco Asti. Intanto sono stati più che triplicati i fondi messi insieme da quando è partita la campagna. Don Luigi Avanti ha fatto sapere che ieri erano già circa 12mila euro i contributi versati. Alcuni anche da fuori provincia, un?impresa di Bergamo ha sostenuto la raccolta. «Sono davvero molte le manifestazioni organizzate nei prossimi giorni e diverse le iniziative che ci sono state annunciate – ha commentato la madre del piccolo Fabio – questo fa crescere le speranze». (Mat. Bru.)

 

 

È partita la gara di solidarietà per Fabio Già iniziata la gara di solidarietà per dare una speranza a Fabio

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasion In programma per reperire fondi anche raduni motoristici e una due giorni culturale a Tavazzano Corte Palasion Servono fondi per le cure al bimbo affetto da paralisi cerebrale

Corte Palasio Sono già a disposizione 4mila euro per aiutare il piccolo Fabio Muroni. Il bambino di 3 anni, colpito dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia, e da una paralisi cerebrale, ha bisogno di andare in Florida almeno sei mesi, per farsi curare. Per questo è partita una campagna di solidarietà che vede come garante la parrocchia di Cadilana e il parroco don Luigi Avanti. «Siamo impegnati su diversi fronti per aiutare il bambino – spiega il sacerdote -; il primo giugno ci sarà un raduno di tuning, stiamo lavorando insieme alla Pro loco. Una coppia di San Colombano sta organizzando, invece, una gara di torte, in collina e a Cavenago. Poi ci sarà il raduno del 30 maggio, il ?recall of the bikers? organizzato da Simone Nervi, alle 21, lungo la tangenziale di Lodi, nel parcheggio del T-Jane american pub. Ieri, la mamma di Fabio, Michelina, mi ha portato una donazione di 500 euro. Altri passano di qua e mi danno i soldi da versare sul conto che è stato aperto alla Banca di credito cooperativo di Corte Palasio (Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295). Siamo arrivati a 4mila euro. Il fatto che sia la parrocchia a gestire il conto dà la possibilità anche alle ditte di fare le donazioni, avere in cambio la ricevuta e riuscire a scaricarle nella dichiarazione dei redditi. Anche gli ?Amici di serena?, poi, si sono impegnati a raccogliere i fondi per Fabio». Tra giugno e luglio, si svolgerà una manifestazione con il sosia barasino di Vasco Rossi. Giulio Cavalli, invece, attore lodigiano e direttore artistico del teatro Nebiolo di Tavazzano, ha già programmato una due giorni interamente dedicata a Fabio. Si parte il 7 giugno, al Nebiolo, con la battitura all?asta di un quadro di Tiziana Felisi, l?artista che ha partecipato alla biennale di Roma. A fare da battitore sarà lo stesso Cavalli. Con le sue capacità affabulatorie, alla Paolo Rossi, cercherà di raccogliere più soldi possibile. E se per quella sera non è previsto alcun biglietto d?ingresso, ogni spettatore, per riuscire a lasciare la sala dovrà versare una cifra destinata al bimbo di Cadilana.?«Felisi – spiega Cavalli – ha deciso di donare la sua opera. I tecnici e la direttrice di sala, Stefano Maj e Paola Vicari, quella sera non prenderanno un solo euro. Rinunciano al loro stipendio e organizzano la manifestazione con me. Anche le persone che si esibiranno, come i musicisti dei due concerti in programma, non prenderanno nemmeno i rimborsi spese. La manifestazione poi proseguirà domenica pomeriggio, a partire dalle 16, in biblioteca. L?obiettivo è raccogliere il più possibile, lasciando da parte l?amore per sé e l?esibizionismo». Da oggi, sul sito del teatro www.teatronebiolo.org, sarà disponibile il programma della due giorni che verrà costantemente aggiornato. La mamma di Fabio è soddisfatta: «Abbiamo preparato delle scatolette da mettere nei bar – spiega -, mentre la Banca di credito cooperativo me ne ha chieste 10 da esporre nelle varie filiali della banca. L?obiettivo è partire per Caserta a settembre. Il 29 maggio lo specialista Gaudenzio Garozzo dovrebbe tornare dalla Cina. Fabio sarà sottoposto alla visita, poi inizierà la cura nel suo centro italiano. Al termine di questo periodo ci sarà la fase americana». L?Asl, intanto, ha già assicurato che potranno essere rimborsate almeno le spese mediche che si aggireranno sui 91mila euro per sei mesi.Cri. Ver.Corte Palasio L?obiettivo è spingere il cervello del piccolo Fabio Muroni a funzionare. Attraverso l?ossigenoterapia, l?agopuntura e la riabilitazione. Ad intervenire è il professor Gaudenzio Garozzo di Caserta, attualmente in Cina come responsabile di un progetto dell?Istituto superiore di sanità e del ministero della salute sull?ictus cerebrale in medicina tradizionale cinese. Il medico vuole salvare la vita al piccolo Fabio di Cadilana che non parla e non cammina ed è affetto dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia. Fabio dovrebbe partire per Fort Lauderdale, in Florida, almeno per sei mesi. Però servono 97mila euro, alloggio compreso, almeno per questo primo periodo, ai quali si aggiungono il costo del biglietto aereo e il vitto dei genitori. Una bella cifra, ma la solidarietà dei lodigiani si è già messa in moto. Al momento, infatti, non è possibile dire se dopo i primi sei mesi Fabio dovrà tornare ancora in America e continuare il trattamento. Allora serviranno altri soldi. Il parroco don Luigi Avanti, ieri ha aperto un conto corrente presso la Banca di Credito cooperativo laudense di Corte Palasio, intestato alla parrocchia. Numerose le telefonate e le mail arrivate alla redazione e al sacerdote per avere informazioni su come aiutare la famiglia, a partire dagli Amici di Serena all?associazione ?Assistenza sanitaria. Infortuni e invalidità permanente da malattia? di Milano. I vigili del fuoco stanno organizzando una mega manifestazione a giugno per raccogliere fondi e anche Simone Nervi, l?elettrauto di San Colombano vorrebbe organizzare la tradizionale manifestazione del 30 maggio con le auto e le moto americane a favore di Fabio. «Mi farebbe piacere – commenta Nervi – sono papà anch?io da un anno». Un bambino «affetto da paralisi cerebrale – commenta Garozzo – è un paziente considerato gravissimo dalla medicina occidentale. Non esistono cure e il trattamento farmacologico tende solo ad attenuare la sintomatologia (attacchi epilettici, incapacità a controllare feci ed urine, incapacità a controllare la colonna vertebrale e il capo, difficoltà nella deglutizione, afasia o disfasia, spasticità e altro). Non essendoci una cura perché la medicina non riesce ad avere nessun controllo sul cervello danneggiato, si ritiene che questi bambini non possano avere un futuro roseo. Da più di vent?anni mi occupo di medicina tradizionale cinese anche essendo un medico occidentale e insegnando alla Sapienza di Roma. La paralisi cerebrale esisteva già millenni fa e i cinesi la curavano con ottimi risultati. Il compito nostro non è solo cercare di eliminare i farmaci che questi bimbi sono costretti ad assumere per controllare la sintomatologia patologica, ma anche cercare di spingere il cervello a funzionare nuovamente. Questo la medicina tradizionale cinese molto spesso riesce a farlo. Ciò dovrebbe portare in anni di trattamento a recuperare parte del tempo perso, a non effettuare nessun trattamento curativo se non uno sintomatico (quello occidentale)». In Italia si potrebbe fare tutto, ma dopo lo scoppio di due camere iperbariche ad ossigeno, queste da noi sono vietate. E poi l?Asl qui non permette più di un?ora al giorno di fisioterapia intensiva. Ecco allora la necessità di inviare i pazienti in America, spiega Garozzo. «Normalmente – aggiunge il medico – i bambini che io tratto tornano in Italia per un certo periodo in modo che io li possa controllare e trattare, visto che conosco bene la medicina tradizionale cinese. Noi cerchiamo e cercheremo di far recuperare a Fabio tutto il possibile. Per qualche bimbo ci siamo riusciti e ci stiamo riuscendo, ma non sempre tutte le ciambelle riescono con il buco. Speriamo che il nostro impegno e quello dei colleghi americani possano regalare a Fabio e alla sua famiglia la felicità che si meritano».Per collaborare nella corsa alla solidarietà ecco le coordinate internazionali (Iban) del conto: codice paese: IT,; Cin Iban: 90; Cin Bban: R; Abi 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Specificare nella causale che si effettua una donazione per Fabio. (Cri. Ver.)

 

Il computer della scuderia Ferrari servirà anche a vincere la malattia

Testata: Il Cittadino.

Il Club Regazzoni fa un super regalo a Ivan, il migliore dell’Einaudi, colpito da sclerosi

Non riesce a convincersi che sia vero. Un regalo per lui. Gliel?hanno consegnato, avvolto in carta rossa, davanti a una maxi torta per il suo 15esimo compleanno. L?hanno aiutato ad aprirlo, mai lui continua a chiedersi per chi sia quel regalo. Ivan Calvaruso, studente dell?Einaudi, residente a Tavazzano, è commosso. Si trova tra le mani il computer di Schumi, con il cavallino e il mouse rosso e nero. Il suo sogno è diventato realtà. Ivan, che a 8 anni è stato colpito da sclerosi multipla degenerativa, oltre ad avere la media del 9 (è il più bravo della scuola), ha una passione sfrenata per la Ferrari. «Stasera – scherza papà Enzo, mentre mamma Giusy taglia la torta – andrà a letto con il Pc». Ivan legge il biglietto d?auguri dei suoi compagni, poi la lettera della Ferrari che gli hanno consegnato il parroco di Cadilana don Luigi Avanti e Giacomo Tansini, leader del club Clay Regazzoni. “Il pc – recita il documento letto da Ivan a voce alta – ha contribuito a progettare parti d?auto prestigiose e performanti”. Per lui che aveva insistito fino alla nausea per farsi accompagnare a Maranello dai genitori, quella di oggi è una gran festa. «Le emozioni – ride Ivan, per alleggerire un po? il clima – fanno parte della vita». È una gran festa anche per i compagni della prima C, servizi sociali. Hanno addobbato l?aula con festoni e palloncini. «Ti vogliamo bene», scrivono sul biglietto. L?insegnante di italiano Giovanna Camera ha acquistato la torta, mentre l?assistente ad personam Naima Lisetti non lo perde di vista un attimo e l?insegnante di sostegno Linda Branca si commuove: «Sono contenta – dice -; un giorno mi aveva manifestato il desiderio di avere un computer della Ferrari, allora ho parlato con la preside Virginia Vitale; questa ha coinvolto subito don Avanti e in poco tempo siamo riusciti ad avere il pc di Schumacher». Il sacerdote indossa la tuta della Ferrari, come se fosse un vero pilota. «Sono appassionato di geografia – spiega Ivan -, mi piacciono la metodologia, la psicologia e l?inglese. Oltre alla Ferrari, i miei idoli sono Valentino, il Milan e la nazionale di calcio». (C. V.)

 

Già iniziata la gara di solidarietà per dare una speranza a Fabio

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Servono fondi per le cure al bimbo affetto da paralisi cerebrale

Corte Palasio. L’?obiettivo è spingere il cervello del piccolo Fabio Muroni a funzionare. Attraverso l’ossigenoterapia, l’agopuntura e la riabilitazione. Ad intervenire è il professor Gaudenzio Garozzo di Caserta, attualmente in Cina come responsabile di un progetto dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della salute sull?ictus cerebrale in medicina tradizionale cinese. Il medico vuole salvare la vita al piccolo Fabio di Cadilana che non parla e non cammina ed è affetto dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia. Fabio dovrebbe partire per Fort Lauderdale, in Florida, almeno per sei mesi. Però servono 97mila euro, alloggio compreso, almeno per questo primo periodo, ai quali si aggiungono il costo del biglietto aereo e il vitto dei genitori. Una bella cifra, ma la solidarietà dei lodigiani si è già messa in moto. Al momento, infatti, non è possibile dire se dopo i primi sei mesi Fabio dovrà tornare ancora in America e continuare il trattamento. Allora serviranno altri soldi. Il parroco don Luigi Avanti, ieri ha aperto un conto corrente presso la Banca di Credito cooperativo laudense di Corte Palasio, intestato alla parrocchia. Numerose le telefonate e le mail arrivate alla redazione e al sacerdote per avere informazioni su come aiutare la famiglia, a partire dagli Amici di Serena all’associazione ‘Assistenza sanitaria. Infortuni e invalidità permanente da malattia’ di Milano. I vigili del fuoco stanno organizzando una mega manifestazione a giugno per raccogliere fondi e anche Simone Nervi, l?elettrauto di San Colombano vorrebbe organizzare la tradizionale manifestazione del 30 maggio con le auto e le moto americane a favore di Fabio. «Mi farebbe piacere – commenta Nervi – sono papà anch?io da un anno». Un bambino «affetto da paralisi cerebrale – commenta Garozzo – è un paziente considerato gravissimo dalla medicina occidentale. Non esistono cure e il trattamento farmacologico tende solo ad attenuare la sintomatologia (attacchi epilettici, incapacità a controllare feci ed urine, incapacità a controllare la colonna vertebrale e il capo, difficoltà nella deglutizione, afasia o disfasia, spasticità e altro). Non essendoci una cura perché la medicina non riesce ad avere nessun controllo sul cervello danneggiato, si ritiene che questi bambini non possano avere un futuro roseo. Da più di vent’anni mi occupo di medicina tradizionale cinese anche essendo un medico occidentale e insegnando alla Sapienza di Roma. La paralisi cerebrale esisteva già millenni fa e i cinesi la curavano con ottimi risultati. Il compito nostro non è solo cercare di eliminare i farmaci che questi bimbi sono costretti ad assumere per controllare la sintomatologia patologica, ma anche cercare di spingere il cervello a funzionare nuovamente. Questo la medicina tradizionale cinese molto spesso riesce a farlo. Ciò dovrebbe portare in anni di trattamento a recuperare parte del tempo perso, a non effettuare nessun trattamento curativo se non uno sintomatico (quello occidentale)». In Italia si potrebbe fare tutto, ma dopo lo scoppio di due camere iperbariche ad ossigeno, queste da noi sono vietate. E poi l’Asl qui non permette più di un’ora al giorno di fisioterapia intensiva. Ecco allora la necessità di inviare i pazienti in America, spiega Garozzo. «Normalmente – aggiunge il medico – i bambini che io tratto tornano in Italia per un certo periodo in modo che io li possa controllare e trattare, visto che conosco bene la medicina tradizionale cinese. Noi cerchiamo e cercheremo di far recuperare a Fabio tutto il possibile. Per qualche bimbo ci siamo riusciti e ci stiamo riuscendo, ma non sempre tutte le ciambelle riescono con il buco. Speriamo che il nostro impegno e quello dei colleghi americani possano regalare a Fabio e alla sua famiglia la felicità che si meritano».Per collaborare nella corsa alla solidarietà ecco le coordinate internazionali (Iban) del conto: codice paese: IT,; Cin Iban: 90; Cin Bban: R; Abi 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Specificare nella causale che si effettua una donazione per Fabio. (Cri. Ver.)

 

Cadilana, dalla parrocchia un conto corrente per permettere a Fabio di curarsi in America

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Una speranza in più per Fabio Muroni. Viene dal parroco di Cadilana don Luigi Avanti che proprio oggi aprirà un conto corrente per la raccolta fondi destinata ad aiutare la famiglia del bimbo di tre anni, che è affetto da una grave malattia. Già decine di chiamate e lettere sono arrivate alla sede della nostra redazione per aiutare il piccolo, colpito dalla sindrome di West, una forma grave di epilessia sintomatica. Tutti vogliono aiutare Fabio, raccogliere i soldi e mandarlo in Florida all?Hbo di Fort Lauderdale, un centro specializzato nel quale la Medicina tradizionale cinese viene associata all?ossigenoterapia e alla fisioterapia intensiva. Fabio non cammina, non parla e mangia attraverso un sondino collegato direttamente allo stomaco. Non riesce ad afferrare gli oggetti e a reggere la testa. I genitori, Michelina e Vittorio, si sono rivolti a Gaudenzio Garozzo, un medico che insegna medicina riabilitativa all?università la Sapienza di Roma. Il professore, specialista in medicina tradizionale cinese, ha un centro a Caserta, mentre coordina un gruppo di medici all?Hbo. «L?abbiamo conosciuto perché abbiamo letto che Riccardo, un bambino come Fabio, è in cura dal dottore e sta per volare in America a farsi curare – racconta la mamma -. So che si sono ottenuti dei buoni risultati. Qua in Italia le camere iperbariche non vengono più realizzate dopo l?incidente al Niguarda di qualche anno fa. Per la medicina ufficiale italiana, mio figlio è dato per spacciato, quindi tentiamo questa strada. Poi chi lo sa, solo Dio può fare dei miracoli». Come al solito, in medicina, ci sono diverse scuole di pensiero e nei confronti della medicina tradizionale cinese vengono nutrite ancora un po? di riserve. I neurologi di Lodi contattati preferiscono non pronunciarsi perché non conoscono il caso, nutrono un po? di timori sul fatto che si tolgano i farmaci per l?epilessia, pensando a quanto è successo nei giorni scorsi a Udine alla ragazzina diabetica, e sulla validità scientifica del metodo impiegato. Francesco Avaldi, però, che è medico di famiglia dell?Asl di Lodi ed esperto in omeopatia ha un?opinione positiva della medicina cinese. «L?agopuntura – dice – è una buona cura. È in grado di riattivare i meridiani che sono i canali dell?energia, una via preferenziale per la trasmissione nervosa. Dal punto di vista medico scientifico, quindi, si tratta di un approccio plausibile. Nel merito non posso esprimermi perché non conosco il caso e neanche i medici che se ne occuperanno. Speranza che Fabio ritorni a parlare e camminare? Non so, come faccio a dirlo. La speranza è legata alle decisioni di Dio, l?approccio della medicina tradizionale cinese però è buono». In attesa dell?apertura del conto corrente, chi volesse fare donazioni può rivolgersi direttamente al parroco, ai numeri: 338 3421021; 0371 424056. (Cristina Vercellone)