Corte Palasio, per salvare il piccolo Fabio ora entrano in gioco Barcaiuoli e lavandaie

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Una gita sul fiume per aiutare il piccolo Fabio. L?associazione barcaiuoli e lavandaie metterà a disposizione il celebre Crucefis, per raccogliere fondi a favore del bambino colpito dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia, e da una paralisi cerebrale. Tutto il territorio si sta stringendo intorno alla famiglia per sostenere le costose cure. Campagne di solidarietà sono state promosse da gruppi di volontariato e tante persone, dietro la garanzia della parrocchia di Cadilana e il suo parroco don Luigi Avanti. Alla lunga lista d?iniziative, si è ora aggiunto il programma di un percorso sull?Adda promosso dal gruppo guidato da Giuseppe Boriani . «Ogni sabato e domenica di giugno sarà possibile, dalle ore 14 in poi, fare un giro a bordo del Crucefis – ha spiegato -. Il barcone sarà ormeggiato alla Piarda Ferrari e con una semplice offerta, da destinare al piccolo Fabio Muroni, si navigherà sino alla località Due Acque». Inoltre, il gruppo dei barcaioli organizzerà una 12 ore di briscola presso la Trattoria Vecchia Lodi di via Marchesi. Per iscriversi si verserà una quota di 7 euro, che poi saranno consegnati direttamente al parroco di Cadilana, il quale ha aperto un conto alla Banca di credito cooperativo di Corte Palasio per mettere insieme fondi (coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295). La manifestazione si svolgerà il prossimo 15 giugno grazie alla collaborazione dell?Associazione ambulanti di piazza della Vittoria, Franco Sottocasa, Parco Adda Sud, Altamarea e gruppo cartofilo Franco Asti. Intanto sono stati più che triplicati i fondi messi insieme da quando è partita la campagna. Don Luigi Avanti ha fatto sapere che ieri erano già circa 12mila euro i contributi versati. Alcuni anche da fuori provincia, un?impresa di Bergamo ha sostenuto la raccolta. «Sono davvero molte le manifestazioni organizzate nei prossimi giorni e diverse le iniziative che ci sono state annunciate – ha commentato la madre del piccolo Fabio – questo fa crescere le speranze». (Mat. Bru.)

 

 

È partita la gara di solidarietà per Fabio Già iniziata la gara di solidarietà per dare una speranza a Fabio

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasion In programma per reperire fondi anche raduni motoristici e una due giorni culturale a Tavazzano Corte Palasion Servono fondi per le cure al bimbo affetto da paralisi cerebrale

Corte Palasio Sono già a disposizione 4mila euro per aiutare il piccolo Fabio Muroni. Il bambino di 3 anni, colpito dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia, e da una paralisi cerebrale, ha bisogno di andare in Florida almeno sei mesi, per farsi curare. Per questo è partita una campagna di solidarietà che vede come garante la parrocchia di Cadilana e il parroco don Luigi Avanti. «Siamo impegnati su diversi fronti per aiutare il bambino – spiega il sacerdote -; il primo giugno ci sarà un raduno di tuning, stiamo lavorando insieme alla Pro loco. Una coppia di San Colombano sta organizzando, invece, una gara di torte, in collina e a Cavenago. Poi ci sarà il raduno del 30 maggio, il ?recall of the bikers? organizzato da Simone Nervi, alle 21, lungo la tangenziale di Lodi, nel parcheggio del T-Jane american pub. Ieri, la mamma di Fabio, Michelina, mi ha portato una donazione di 500 euro. Altri passano di qua e mi danno i soldi da versare sul conto che è stato aperto alla Banca di credito cooperativo di Corte Palasio (Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295). Siamo arrivati a 4mila euro. Il fatto che sia la parrocchia a gestire il conto dà la possibilità anche alle ditte di fare le donazioni, avere in cambio la ricevuta e riuscire a scaricarle nella dichiarazione dei redditi. Anche gli ?Amici di serena?, poi, si sono impegnati a raccogliere i fondi per Fabio». Tra giugno e luglio, si svolgerà una manifestazione con il sosia barasino di Vasco Rossi. Giulio Cavalli, invece, attore lodigiano e direttore artistico del teatro Nebiolo di Tavazzano, ha già programmato una due giorni interamente dedicata a Fabio. Si parte il 7 giugno, al Nebiolo, con la battitura all?asta di un quadro di Tiziana Felisi, l?artista che ha partecipato alla biennale di Roma. A fare da battitore sarà lo stesso Cavalli. Con le sue capacità affabulatorie, alla Paolo Rossi, cercherà di raccogliere più soldi possibile. E se per quella sera non è previsto alcun biglietto d?ingresso, ogni spettatore, per riuscire a lasciare la sala dovrà versare una cifra destinata al bimbo di Cadilana.?«Felisi – spiega Cavalli – ha deciso di donare la sua opera. I tecnici e la direttrice di sala, Stefano Maj e Paola Vicari, quella sera non prenderanno un solo euro. Rinunciano al loro stipendio e organizzano la manifestazione con me. Anche le persone che si esibiranno, come i musicisti dei due concerti in programma, non prenderanno nemmeno i rimborsi spese. La manifestazione poi proseguirà domenica pomeriggio, a partire dalle 16, in biblioteca. L?obiettivo è raccogliere il più possibile, lasciando da parte l?amore per sé e l?esibizionismo». Da oggi, sul sito del teatro www.teatronebiolo.org, sarà disponibile il programma della due giorni che verrà costantemente aggiornato. La mamma di Fabio è soddisfatta: «Abbiamo preparato delle scatolette da mettere nei bar – spiega -, mentre la Banca di credito cooperativo me ne ha chieste 10 da esporre nelle varie filiali della banca. L?obiettivo è partire per Caserta a settembre. Il 29 maggio lo specialista Gaudenzio Garozzo dovrebbe tornare dalla Cina. Fabio sarà sottoposto alla visita, poi inizierà la cura nel suo centro italiano. Al termine di questo periodo ci sarà la fase americana». L?Asl, intanto, ha già assicurato che potranno essere rimborsate almeno le spese mediche che si aggireranno sui 91mila euro per sei mesi.Cri. Ver.Corte Palasio L?obiettivo è spingere il cervello del piccolo Fabio Muroni a funzionare. Attraverso l?ossigenoterapia, l?agopuntura e la riabilitazione. Ad intervenire è il professor Gaudenzio Garozzo di Caserta, attualmente in Cina come responsabile di un progetto dell?Istituto superiore di sanità e del ministero della salute sull?ictus cerebrale in medicina tradizionale cinese. Il medico vuole salvare la vita al piccolo Fabio di Cadilana che non parla e non cammina ed è affetto dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia. Fabio dovrebbe partire per Fort Lauderdale, in Florida, almeno per sei mesi. Però servono 97mila euro, alloggio compreso, almeno per questo primo periodo, ai quali si aggiungono il costo del biglietto aereo e il vitto dei genitori. Una bella cifra, ma la solidarietà dei lodigiani si è già messa in moto. Al momento, infatti, non è possibile dire se dopo i primi sei mesi Fabio dovrà tornare ancora in America e continuare il trattamento. Allora serviranno altri soldi. Il parroco don Luigi Avanti, ieri ha aperto un conto corrente presso la Banca di Credito cooperativo laudense di Corte Palasio, intestato alla parrocchia. Numerose le telefonate e le mail arrivate alla redazione e al sacerdote per avere informazioni su come aiutare la famiglia, a partire dagli Amici di Serena all?associazione ?Assistenza sanitaria. Infortuni e invalidità permanente da malattia? di Milano. I vigili del fuoco stanno organizzando una mega manifestazione a giugno per raccogliere fondi e anche Simone Nervi, l?elettrauto di San Colombano vorrebbe organizzare la tradizionale manifestazione del 30 maggio con le auto e le moto americane a favore di Fabio. «Mi farebbe piacere – commenta Nervi – sono papà anch?io da un anno». Un bambino «affetto da paralisi cerebrale – commenta Garozzo – è un paziente considerato gravissimo dalla medicina occidentale. Non esistono cure e il trattamento farmacologico tende solo ad attenuare la sintomatologia (attacchi epilettici, incapacità a controllare feci ed urine, incapacità a controllare la colonna vertebrale e il capo, difficoltà nella deglutizione, afasia o disfasia, spasticità e altro). Non essendoci una cura perché la medicina non riesce ad avere nessun controllo sul cervello danneggiato, si ritiene che questi bambini non possano avere un futuro roseo. Da più di vent?anni mi occupo di medicina tradizionale cinese anche essendo un medico occidentale e insegnando alla Sapienza di Roma. La paralisi cerebrale esisteva già millenni fa e i cinesi la curavano con ottimi risultati. Il compito nostro non è solo cercare di eliminare i farmaci che questi bimbi sono costretti ad assumere per controllare la sintomatologia patologica, ma anche cercare di spingere il cervello a funzionare nuovamente. Questo la medicina tradizionale cinese molto spesso riesce a farlo. Ciò dovrebbe portare in anni di trattamento a recuperare parte del tempo perso, a non effettuare nessun trattamento curativo se non uno sintomatico (quello occidentale)». In Italia si potrebbe fare tutto, ma dopo lo scoppio di due camere iperbariche ad ossigeno, queste da noi sono vietate. E poi l?Asl qui non permette più di un?ora al giorno di fisioterapia intensiva. Ecco allora la necessità di inviare i pazienti in America, spiega Garozzo. «Normalmente – aggiunge il medico – i bambini che io tratto tornano in Italia per un certo periodo in modo che io li possa controllare e trattare, visto che conosco bene la medicina tradizionale cinese. Noi cerchiamo e cercheremo di far recuperare a Fabio tutto il possibile. Per qualche bimbo ci siamo riusciti e ci stiamo riuscendo, ma non sempre tutte le ciambelle riescono con il buco. Speriamo che il nostro impegno e quello dei colleghi americani possano regalare a Fabio e alla sua famiglia la felicità che si meritano».Per collaborare nella corsa alla solidarietà ecco le coordinate internazionali (Iban) del conto: codice paese: IT,; Cin Iban: 90; Cin Bban: R; Abi 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Specificare nella causale che si effettua una donazione per Fabio. (Cri. Ver.)

 

Il computer della scuderia Ferrari servirà anche a vincere la malattia

Testata: Il Cittadino.

Il Club Regazzoni fa un super regalo a Ivan, il migliore dell’Einaudi, colpito da sclerosi

Non riesce a convincersi che sia vero. Un regalo per lui. Gliel?hanno consegnato, avvolto in carta rossa, davanti a una maxi torta per il suo 15esimo compleanno. L?hanno aiutato ad aprirlo, mai lui continua a chiedersi per chi sia quel regalo. Ivan Calvaruso, studente dell?Einaudi, residente a Tavazzano, è commosso. Si trova tra le mani il computer di Schumi, con il cavallino e il mouse rosso e nero. Il suo sogno è diventato realtà. Ivan, che a 8 anni è stato colpito da sclerosi multipla degenerativa, oltre ad avere la media del 9 (è il più bravo della scuola), ha una passione sfrenata per la Ferrari. «Stasera – scherza papà Enzo, mentre mamma Giusy taglia la torta – andrà a letto con il Pc». Ivan legge il biglietto d?auguri dei suoi compagni, poi la lettera della Ferrari che gli hanno consegnato il parroco di Cadilana don Luigi Avanti e Giacomo Tansini, leader del club Clay Regazzoni. “Il pc – recita il documento letto da Ivan a voce alta – ha contribuito a progettare parti d?auto prestigiose e performanti”. Per lui che aveva insistito fino alla nausea per farsi accompagnare a Maranello dai genitori, quella di oggi è una gran festa. «Le emozioni – ride Ivan, per alleggerire un po? il clima – fanno parte della vita». È una gran festa anche per i compagni della prima C, servizi sociali. Hanno addobbato l?aula con festoni e palloncini. «Ti vogliamo bene», scrivono sul biglietto. L?insegnante di italiano Giovanna Camera ha acquistato la torta, mentre l?assistente ad personam Naima Lisetti non lo perde di vista un attimo e l?insegnante di sostegno Linda Branca si commuove: «Sono contenta – dice -; un giorno mi aveva manifestato il desiderio di avere un computer della Ferrari, allora ho parlato con la preside Virginia Vitale; questa ha coinvolto subito don Avanti e in poco tempo siamo riusciti ad avere il pc di Schumacher». Il sacerdote indossa la tuta della Ferrari, come se fosse un vero pilota. «Sono appassionato di geografia – spiega Ivan -, mi piacciono la metodologia, la psicologia e l?inglese. Oltre alla Ferrari, i miei idoli sono Valentino, il Milan e la nazionale di calcio». (C. V.)

 

Già iniziata la gara di solidarietà per dare una speranza a Fabio

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Servono fondi per le cure al bimbo affetto da paralisi cerebrale

Corte Palasio. L’?obiettivo è spingere il cervello del piccolo Fabio Muroni a funzionare. Attraverso l’ossigenoterapia, l’agopuntura e la riabilitazione. Ad intervenire è il professor Gaudenzio Garozzo di Caserta, attualmente in Cina come responsabile di un progetto dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della salute sull?ictus cerebrale in medicina tradizionale cinese. Il medico vuole salvare la vita al piccolo Fabio di Cadilana che non parla e non cammina ed è affetto dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia. Fabio dovrebbe partire per Fort Lauderdale, in Florida, almeno per sei mesi. Però servono 97mila euro, alloggio compreso, almeno per questo primo periodo, ai quali si aggiungono il costo del biglietto aereo e il vitto dei genitori. Una bella cifra, ma la solidarietà dei lodigiani si è già messa in moto. Al momento, infatti, non è possibile dire se dopo i primi sei mesi Fabio dovrà tornare ancora in America e continuare il trattamento. Allora serviranno altri soldi. Il parroco don Luigi Avanti, ieri ha aperto un conto corrente presso la Banca di Credito cooperativo laudense di Corte Palasio, intestato alla parrocchia. Numerose le telefonate e le mail arrivate alla redazione e al sacerdote per avere informazioni su come aiutare la famiglia, a partire dagli Amici di Serena all’associazione ‘Assistenza sanitaria. Infortuni e invalidità permanente da malattia’ di Milano. I vigili del fuoco stanno organizzando una mega manifestazione a giugno per raccogliere fondi e anche Simone Nervi, l?elettrauto di San Colombano vorrebbe organizzare la tradizionale manifestazione del 30 maggio con le auto e le moto americane a favore di Fabio. «Mi farebbe piacere – commenta Nervi – sono papà anch?io da un anno». Un bambino «affetto da paralisi cerebrale – commenta Garozzo – è un paziente considerato gravissimo dalla medicina occidentale. Non esistono cure e il trattamento farmacologico tende solo ad attenuare la sintomatologia (attacchi epilettici, incapacità a controllare feci ed urine, incapacità a controllare la colonna vertebrale e il capo, difficoltà nella deglutizione, afasia o disfasia, spasticità e altro). Non essendoci una cura perché la medicina non riesce ad avere nessun controllo sul cervello danneggiato, si ritiene che questi bambini non possano avere un futuro roseo. Da più di vent’anni mi occupo di medicina tradizionale cinese anche essendo un medico occidentale e insegnando alla Sapienza di Roma. La paralisi cerebrale esisteva già millenni fa e i cinesi la curavano con ottimi risultati. Il compito nostro non è solo cercare di eliminare i farmaci che questi bimbi sono costretti ad assumere per controllare la sintomatologia patologica, ma anche cercare di spingere il cervello a funzionare nuovamente. Questo la medicina tradizionale cinese molto spesso riesce a farlo. Ciò dovrebbe portare in anni di trattamento a recuperare parte del tempo perso, a non effettuare nessun trattamento curativo se non uno sintomatico (quello occidentale)». In Italia si potrebbe fare tutto, ma dopo lo scoppio di due camere iperbariche ad ossigeno, queste da noi sono vietate. E poi l’Asl qui non permette più di un’ora al giorno di fisioterapia intensiva. Ecco allora la necessità di inviare i pazienti in America, spiega Garozzo. «Normalmente – aggiunge il medico – i bambini che io tratto tornano in Italia per un certo periodo in modo che io li possa controllare e trattare, visto che conosco bene la medicina tradizionale cinese. Noi cerchiamo e cercheremo di far recuperare a Fabio tutto il possibile. Per qualche bimbo ci siamo riusciti e ci stiamo riuscendo, ma non sempre tutte le ciambelle riescono con il buco. Speriamo che il nostro impegno e quello dei colleghi americani possano regalare a Fabio e alla sua famiglia la felicità che si meritano».Per collaborare nella corsa alla solidarietà ecco le coordinate internazionali (Iban) del conto: codice paese: IT,; Cin Iban: 90; Cin Bban: R; Abi 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Specificare nella causale che si effettua una donazione per Fabio. (Cri. Ver.)

 

Cadilana, dalla parrocchia un conto corrente per permettere a Fabio di curarsi in America

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Una speranza in più per Fabio Muroni. Viene dal parroco di Cadilana don Luigi Avanti che proprio oggi aprirà un conto corrente per la raccolta fondi destinata ad aiutare la famiglia del bimbo di tre anni, che è affetto da una grave malattia. Già decine di chiamate e lettere sono arrivate alla sede della nostra redazione per aiutare il piccolo, colpito dalla sindrome di West, una forma grave di epilessia sintomatica. Tutti vogliono aiutare Fabio, raccogliere i soldi e mandarlo in Florida all?Hbo di Fort Lauderdale, un centro specializzato nel quale la Medicina tradizionale cinese viene associata all?ossigenoterapia e alla fisioterapia intensiva. Fabio non cammina, non parla e mangia attraverso un sondino collegato direttamente allo stomaco. Non riesce ad afferrare gli oggetti e a reggere la testa. I genitori, Michelina e Vittorio, si sono rivolti a Gaudenzio Garozzo, un medico che insegna medicina riabilitativa all?università la Sapienza di Roma. Il professore, specialista in medicina tradizionale cinese, ha un centro a Caserta, mentre coordina un gruppo di medici all?Hbo. «L?abbiamo conosciuto perché abbiamo letto che Riccardo, un bambino come Fabio, è in cura dal dottore e sta per volare in America a farsi curare – racconta la mamma -. So che si sono ottenuti dei buoni risultati. Qua in Italia le camere iperbariche non vengono più realizzate dopo l?incidente al Niguarda di qualche anno fa. Per la medicina ufficiale italiana, mio figlio è dato per spacciato, quindi tentiamo questa strada. Poi chi lo sa, solo Dio può fare dei miracoli». Come al solito, in medicina, ci sono diverse scuole di pensiero e nei confronti della medicina tradizionale cinese vengono nutrite ancora un po? di riserve. I neurologi di Lodi contattati preferiscono non pronunciarsi perché non conoscono il caso, nutrono un po? di timori sul fatto che si tolgano i farmaci per l?epilessia, pensando a quanto è successo nei giorni scorsi a Udine alla ragazzina diabetica, e sulla validità scientifica del metodo impiegato. Francesco Avaldi, però, che è medico di famiglia dell?Asl di Lodi ed esperto in omeopatia ha un?opinione positiva della medicina cinese. «L?agopuntura – dice – è una buona cura. È in grado di riattivare i meridiani che sono i canali dell?energia, una via preferenziale per la trasmissione nervosa. Dal punto di vista medico scientifico, quindi, si tratta di un approccio plausibile. Nel merito non posso esprimermi perché non conosco il caso e neanche i medici che se ne occuperanno. Speranza che Fabio ritorni a parlare e camminare? Non so, come faccio a dirlo. La speranza è legata alle decisioni di Dio, l?approccio della medicina tradizionale cinese però è buono». In attesa dell?apertura del conto corrente, chi volesse fare donazioni può rivolgersi direttamente al parroco, ai numeri: 338 3421021; 0371 424056. (Cristina Vercellone)

 

Rombano i motori: la solidarietà viaggia sulle auto da sogno

Testata: Il Cittadino.

Cadilana. Raduno benefico grazie al Club Clay Regazzoni

Cadilana. Le cicale friniscono già in questa giornata d?estate anticipata, ma a Cadilana chi le sente? Per l?intero pomeriggio di domenica per le vie della frazione di Corte Palasio si odono soltanto freni stridere, clacson che strombazzano, portiere che sbattono, sgommate e l?assordante “concerto” di una cinquantina di motori a scoppio, tanti quante le fuoriserie che hanno partecipato al “12° Gran Premio” di Cadilana. L?evento, organizzato dal Club Clay Regazzoni onlus, ha richiamato in paese appassionati e curiosi (lodigiani e non), uniti dalla passione per le quattroruote e dalla volontà di aderire al progetto più importante promosso dall?associazione, da sempre impegnata a sostenere la ricerca per la paraplegia. Il Gran Premio di domenica infatti, oltre ad allineare nel cortile dell?oratorio Maserati, Ferrari, Cinquecento e Alfa Romeo, è stata anche un?occasione per raccogliere fondi: con un?offerta di 5 euro i numerosi visitatori hanno potuto sedersi al fianco dei piloti e provare l?ebbrezza di una breve scampagnata a tutta birra, sotto gli occhi tolleranti della polizia locale. «A fine giornata abbiamo raccolto ben 6.600 euro – dichiara don Gigi Avanti, parroco di Cadilana e vicepresidente del Club Regazzoni -. In tutto sono stati effettuati 150 viaggi, ma le persone che hanno partecipato sono state molte di più: io stesso ho fatto numerosi giri a bordo di una Maserati e non ero mai da solo». Pigiati contro la bassa capotte di una spider oppure comodamente distesi sulla poltrona anteriore di una lussuosa Alfa d?epoca, l?emozione è la stessa: lo strappo dell?accelerazione, il vuoto d?aria ad ogni scalata e il vento caldo che si infila dal finestrino a scompigliare i capelli dei bambini come le cotonature delle nonne, tutti felicissimi – indipendentemente da genere ed età – della folle corsa. Un giro in campagna e poi di nuovo in oratorio, giusto in tempo per un altra scorribanda o per ammirare i modelli che, a cofano aperto, si crogiolano sotto il sole a picco in attesa di prendere di nuovo la via del portone. «Quest?anno siamo partiti bene, sono molto soddisfatto», è il bilancio di don Gigi che, per niente pago del successo ottenuto, è già in procinto di scendere di nuovo in pista, e non si tratta di semplice metafora, a favore della solidarietà. (Silvia Canevara)

 

Auto sportive in mostra all’oratorio. Rassegna in memoria di Regazzoni

Testata: Il Giorno.

CORTE PALASIO. Passerella di bolidi sportivi da strada, oggi, a Cadilana, frazione di Corte Palasio che si incontra a mezza strada sulla provinciale che da Lodi conduce a Crema. Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale, che rientra negli hobby del parroco locale don Gigi Avanti, appassionato di grandi motori che vanta due peculiarità: presenta davvero delle vetture di tutto rispetto (almeno una quarantina, in bella rassegna negli spazi dellâ€?Oratono San Luigi) e permette la possibilità di fare una breve passeggiata sul bolide di gradimento, naturalmente con conduttori affidabili, per ragione umanitaria. L’edizione della rassegna è dedicata proprio alla memoria di Regazzoni, scomparso tragicamente lo scorso anno dopo una vita trascorsa in carrozzella in seguito all’incidente occorsogli in gara di Formula Uno, e di Gabriele Rumi, noto costruttore. Il programma della giornata è particolarmente intenso. Alle 10.30 don Avanti celebrerà il solenne rito religioso nella chiesetta parrocchiale della frazione in suffragio di Umberto Masetti, Gabriele Rumi, Michele Alboreto, Gigi Villoresi, Eugenio Castellotti, Guido Daccò e Clay Regazzoni. Al termine, sul sagrato del sacro tempio, solenne benedizione delle vetture presenti alla passerella. Nel pomeriggio, a partire dalle 14, possibilità di un tragitto su una vettura sportiva con alla guida un personaggio del motorismo mondiale. Alle 18 la conclusione della manifestazione. (Luigi Albertini)

 

 

Appuntamenti

Testata: Il Cittadino.

Cadilana. Raduno di motori Ferrari, Maserati, Alfa Romeo: le regine delle quattroruote italiane sbarcano a Corte Palasio e si danno appuntamento per le 13.30 di oggi domenica 27 aprile all’oratorio di San Luigi per il 12° Gran Premio di Cadilana, accolte con tutti gli onori dal padrone di casa, il parroco don Gigi Avanti. Difficile intuire se sotto la tonaca non nasconda in realtà una tuta da automobilista: se così fosse non ci sarebbe niente di cui stupirsi, visto che dal 1994 don Gigi ricopre la carica di vicepresidente del Club Clay Regazzoni onlus, un’associazione dedicata alla memoria del campione che, vincitore di 5 Gran Premi, pose termine alla sua carriera nel 1980 a causa di un incidente di gara che lo costrinse a passare il resto della sua vita su una carrozzina, vittima della paraplegia. Durante tutta la giornata di domenica sarà presente un banchetto dell’associazione e chi lo vorrà potrà salire a bordo dei bolidi che, nel pomeriggio, faranno bella mostra di sé in paese: l’emozione di un giro in fuoriserie in cambio di una piccola offerta. Alle ore 10.30 don Gigi celebrerà infatti una Messa in suffragio di alcuni celebri piloti scomparsi. I premi verranno consegnati alle ore 18, prima di chiudere in festa la rombante manifestazione.

 

 

Ferrari, Maserati e Alfa a Corte Palasio: miti a quattroruote contro la paraplegia

Testata: Il Cittadino.

Ferrari, Maserati, Alfa Romeo: le regine delle quattroruote italiane sbarcano a Corte Palasio e si danno appuntamento per le 13.30 di domenica 27 aprile all?oratorio di San Luigi per il 12esimo Gran Premio di Cadilana, accolte con tutti gli onori dal padrone di casa, il parroco don Gigi Avanti. Difficile intuire se sotto la tonaca non nasconda in realtà una tuta da automobilista: se così fosse non ci sarebbe niente di cui stupirsi, visto che dal 1994 don Gigi ricopre la carica di vicepresidente del Club Clay Regazzoni, un?associazione dedicata alla memoria del campione che, vincitore di cinque Gran Premi, pose termine alla sua carriera nel 1980 a causa di un incidente di gara che lo costrinse a passare il resto della sua vita su una carrozzina, vittima della paraplegia. «Attraverso iniziative come quella di domenica spiega don Gigi raccogliamo fondi per finanziare la ricerca sulla paraplegia: in particolare sosteniamo il reparto di Uroparaplegia dell?ospedale Niguarda di Milano e il centro di riabilitazione di Mozzo». Durante la giornata di domenica sarà presente un banchetto dell?associazione e chi lo vorrà potrà salire a bordo dei bolidi che, nel pomeriggio, faranno bella mostra di sé in paese: l?emozione di un giro in fuoriserie in cambio di una piccola offerta. Ma chi reggerà il volante? «I proprietari delle automobili risponde don Gigi compreso il sottoscritto». La passione per i motori non esenta però il parroco dai suoi compiti tradizionali. Alle ore 10.30 don Gigi celebrerà infatti una Messa in suffragio di alcuni celebri piloti scomparsi: «Pregheremo dice per Clay Regazzoni, Umberto Masetti, Gabriele Rumi, Guido Daccò, Michele Alboreto e Gigi Villoresi, senza dimenticare il mitico Castellotti». E siccome finalità benefiche a parte sempre di un Gran Premio si tratta, non può mancare la competizione: i premi verranno consegnati alle 18, prima di chiudere in festa la rombante manifestazione.

 

 

Il prete della Formula Uno: «Il mio hobby è diventato una corsa alla solidarietà»

Testata: Il Cittadino.

CORTE PALASIO – La sua passione per le auto è così forte che «Quattroruote» gli ha dedicato un servizio intitolato «Un prete in F1». Lui, in clergyman e colletto bianco, ama guidare anche i grossi bolidi, naturalmente per prova: la macchina d’ordinanza è invece comunissima, benché ricca di «optional». Amava frequentare anche i rally: la sua prima vettura fu una Fiat 500, poi venne la mitica Mini Minor, che lui stesso provvide a preparare per le gare. Ora, basta competizioni: gli è rimasta la grande passione che abbina alla solidarietà. Don Gigi, perché questo hobby certamente insolito per un religioso? «Perché amo i motori: frequento da sempre l’ambiente e conosco molti piloti. Conoscevo benissimo anche Regazzoni, ora sono rimasto in eccellenti rapporti con la sua famiglia. Tra gli altri, ricordo il povero Michele Alboreto, ma prima ancora Gigi Villoresi, Alessandro Zanardi e altri ancora». Come si concilia la religione con l’automobilismo? «Non è un problema, anch’io ho diritto di avere le mie passioni, che coltivo con soddisfazione. Come vede, nel mio ufficio ci sono modellini di vetture, ricordi di incontri con i campioni, più tante altre testimonianze di quello che considero un semplice hobby, che per la verità ho sempre avuto. Ricordo che quando ero seminarista, nei ritagli di tempo correvo con la 500 a casa per aiutare i miei in campagna: in realtà, era l’occasione per guidare, esercitarmi fuori dal seminario». Dei campioni che ha conosciuto, quali le sono rimasti impressi? «Direi tutti: si tratta di uomini con grandi qualità umane e sportive. Mi ha impressionato Michele Alboreto per la sua semplicità: era rimasto sempre un ragazzo umile, non si era mai montato la testa. Anche Regazzoni era un grande, al di là della fama di burbero: in realtà, era un vero signore, sempre molto disponibile. Ho incontrato un paio di volte Schumacher: una persona molto disponibile. Ricordo in particolare il ragazzino malato che viveva vicino a La Spezia: Michael gli scrisse una cartolina di incoraggiamento, pare che il giovane abbia preteso di portarsela nella tomba». Don Gigi, non abbiamo ancora capito come è nato questo hobby. «Non lo so, credo sia una passione da persona normale. Mi piaceva, lo confesso, partecipare alle gare, soprattutto rally. Poi quando divenni parroco di Gradella ebbi la fortuna di conoscere persone che lavoravano nel grande circuito della Formula Uno e per me è stato il massimo: la passione ha allargato i suoi confini». Hobby e solidarietà… «Sì, con il Club Clay Regazzoni, del quale sono vice presidente. Ho conosciuto Giacomo Tansini, il leader: ci siamo subito trovati in sintonia nel pensare ad un sodalizio capace di riunire gli appassionati del grande motorismo e nel contempo raccogliere fondi per la ricerca. A fine anno, entro novembre, organizziamo il Grand Prix della Solidarietà per assegnare i fondi agli enti che fanno ricerca sulla paraplegia, sempre con la benedizione di Regazzoni ed ora della sua famiglia». Mai ricevuto rimproveri dai superiori? «No, mai. Anzi ricordo di aver organizzato la visita del cardinale Dionigi Tettamanzi all’autodromo di Monza: quelli della curia sono ricorsi a me per via delle mie conoscenze e devo dire che sua eminenza è rimasto entusiasta. Anche il mio vescovo, monsignor Giuseppe Merisi conosce perfettamente la mia passione ed anzi in qualche occasione mi chiede ragguagli». Lei, come parroco di Cadilana, è pure celebre per il raduno annuale di auto sportive. «È in programma a breve, domenica 27 aprile». (Luigi Albertini)