Testata: Il Cittadino.
Paullo Gli occhi che raccontano sono lucidi ed emozionati. Come quelli di chi, pur attento e sensibile ad un aiuto, non aveva mai visto di persona la realtà di Montecatone, e della casa di cura Anna Guglielmi, con il suo prato costellato di sedie a rotelle e di giovani che in molti casi non si alzeranno più. Anche per questo, Giacomo Tansini, presidente dell’associazione Aiutiamo la paraplegia, Club Clay Regazzoni, realtà dedicata al grande pilota di Formula 1, reso invalido dal drammatico incidente di Long Beach, poi scomparso a 67 anni sull’autostrada A1 per un altro schianto, è andato personalmente a Montecatone, nei pressi di Imola, a portare i contributi raccolti dalle iniziative benefiche del club per le famiglie che vivono il dramma della paraplegia. Una giornata in cui, per la delegazione di Paullo accolta da Claudia Gasperini e don Peppe Tagariello, c’è stata anche occasione di toccare da vicino il dramma di Vincenzo, chiamato così per convenzione, 14 anni, dal 12 agosto scorso in un letto, con poche, pochissime possibilità di rialzarsi per le fratture a diverse vertebre. «Siamo stati contattati dalla famiglia che è di Torre del Greco e che ci ha chiesto direttamente aiuto – spiega Tansini – : prima di oggi, i fondi a Montecatone venivano consegnati personalmente da Giancarlo Minardi e noi non eravamo mai stati qui. Questo, però, ci è parso il momento opportuno. Conoscere il dramma di Vincenzo è stato un modo per capire ancora meglio quello che possiamo fare per queste famiglie». Vincenzo ancora non si rende conto di quel che gli è accaduto dopo un tuffo al mare e il colpo contro il fondale troppo basso. «Deve affrontare un cammino molto lungo in cui avrà bisogno di molte cose – aggiunge Tansini -: per questo invito chiunque abbia cuore e modo di privarsi di un caffè al giorno e di darci una mano». Vincenzo, e molti altri come lui, dovrà imparare a conoscere e accettare una vita nuova. E il Club Clay Regazzoni, sulla scorta dell’esempio del grande pilota, ha intenzione di sostenerlo.
R. M.