Motori in villa…Cagnola

Testata: VareseNews.

Domenica 23 giugno esposizione di auto Formula 1, sportive e storiche, anche moto. La organizza Club Clay Regazzoni Onlus

Interessante appuntamento organizzato da “Aiutiamo la paraplegia – Club Clay Regazzoni Onlus”: domenica 23 giugno, con la collaborazione di “Amici della Formula 1” sarà organizzato l’evento “Motori in villa” a Gazzada Schianno.

Si tratta di un’esposizione di auto Formula 1, sportive e storiche, anche moto, nello scenografico contesto di Villa Cagnola. Nell’occasione si festeggerà il 50 anniversario di sacerdozio del presidente dell’associazione “Aiutiamo la paraplegia”, don Luigi Avanti.

Nell’ambito del motorismo don Luigi Avanti è conosciuto come “Il prete della Formula Uno” per la sua passione coltivata sin da giovane per i motori. Amava partecipare alle gare automobilistiche, soprattutto ai rally e ha conosciuto nel corso della sua vita alcuni tra i più grandi piloti di Formula Uno, come Michele Alboreto, Michael Schumacher e Clay Regazzoni. A quest’ultimo, scomparso nel 2006, è intitolata l’associazione fondata nel 1994 “aiutiamo la Paraplegia – Fans Club Caly Regazzoni. Questa associazione ha lo scopo di legare lo sport alla beneficenza organizzando varie manifestazioni per soddisfare questa finalità. Dalla sua fondazione ad oggi sono stati raccolti più di 800 mila euro per la ricerca. 

Questo il programma della manifestazione:

ore 10 santa messa celebrata da don Luigi Avanti nella cappella di Villa Cagnola; ore 11 apertura della manifestazione nella villa; buffet per gli espositori delle automobili; ore 17 chiusura della manifestazione.

L’evento gode del patrocinio del Comune e della Pro Loco di Gazzada Schianno, con il sostegno della Scuderia Ferrari Club e di Rete 55.

 

 

 

 

 

Il cordoglio del Lodigiano per il “mito” Niki Lauda: «Campione coraggioso»

Testata: Il Cittadino.

Il “Club Clay Regazzoni” conserva il casco utilizzato nel 1974 dal pilota austriaco che però non fu mai ospite del nostro territorio

di Fabio Ravera

Un personaggio schivo, quasi irraggiungibile, proprio come si conviene ai “miti”. Niki Lauda, scomparso lunedì all’età di 70 anni (la notizia è stata diffusa solo ieri mattina), è stato uno degli “eroi” della Formula 1, un pilota unico per stile di guida e soprattutto per carattere. Il terribile incidente in Germania del 1976, da cui uscì con il volto sfigurato, il ritorno in pista due mesi dopo e la decisione di non correre causa condizioni meteo impossibili l’ultima gara di quell’annata, il Gp del Giappone, nonostante fosse a un passo dal titolo, rappresentano i momenti più emblematici di una carriera straordinaria.

La notizia della morte del campione austriaco ha lasciato un grande vuoto anche tra gli appassionati di motori lodigiani. Complice la leggendaria ritrosia, Lauda non partecipò mai a eventi organizzati nel territorio, ma una “traccia” della sua avventura a quattro ruote è conservata nel museo del “Club Clay Regazzoni onlus – Aiutiamo la paraplegia” di Cadilana: il casco utilizzato dal pilota nel 1974, recuperato dal presidente onorario e fondatore dell’associazione Giacomo Tansini una ventina d’anni dopo grazie a un meccanico della Ferrari. «Personalmente ho anche avuto l’onore di conoscerlo, durante una serata di beneficenza organizzata a Maranello nel 1996 – racconta Tansini -. Abbiamo chiacchierato del più e del meno, ma era una persona piuttosto schiva. Un’altra volta lo incontrai ai box quando era dirigente della Jaguar e un’altra volta ancora, per puro caso, a Modena, insieme a Regazzoni. Clay mi ha raccontato come andarono davvero le cocase tra lui e Lauda durante il periodo in Ferrari: entrambi si stimavano e si rispettavano, ma la scuderia in qualche modo preferì l’austriaco dandogli maggiore supporto».

Dello stesso parere è anche don Luigi Avanti, grande esperto di motori, presidente del Club Clay Regazzoni e vicepresidente del Club auto moto storiche Castellotti di Lodi: «Regazzoni, come battuta, diceva che forse non avrebbe dovuto portare Lauda alla Ferrari visto che poi gli soffiò il posto di primo pilota… In ogni caso credo che l’austriaco sia stato un grandissimo, tra i migliori dell’epoca, anche se a mio parere Clay non aveva nulla da invidiargli. Di Lauda ricordo soprattutto il grande gesto durante il Gran premio in Giappone del 1976, quando decise di fermarsi a causa delle condizioni meteo per non mettere a rischio la propria vita: fu un atto di grande coraggio».

Lauda fu “inseguito” a lungo anche dalla Scuderia Ferrrari Club di Sant’Angelo Lodigiano, ma non ci fu verso di portarlo in città: «Evitava di fare le serate, più volte, attraverso intermediari, abbiamo cercato di invitarlo, ma ci è sempre stato sconsigliato – racconta il presidente Maurizio Senna -. Come pilota è stato uno dei più grandi, un pilota “calcolatore”. L’episodio del Giappone rappresenta l’emblema della sua carriera, ha preferito fermarsi pur essendo a un passo dal titolo mondiale. La sua vita, purtroppo, è stata enormemente condizionata dall’incidente in Germania: oltre ai segni sulla pelle, penso che nell’occasione abbia respirato anche dei gas che gli hanno procurato seri problemi ai polmoni che si è trascinato fino all’ultimo. Il suo nome rimarrà indelebile nel cuore dei ferraristi: come Scuderia Ferrari, venerdì, faremo un minuto di raccoglimento in suo onore».

HA VINTO TRE MONDIALI

L’incidente del Nürburgring nel 1976 non bastò a fermarlo

LODI «Preferisco avere il mio piede destro che un bel viso». In questa frase è probabilmente concentrata l’essenza di Niki Lauda, una vita dedicata alla velocità e segnata dal terribile incidente dell’1 agosto 1976 sul circuito del Nürburgring, in Germania. La sua Ferrari prese fuoco e solo il tempestivo intervento dei colleghi, tra i quali Arturo Merzario, riuscì a salvarlo: 42 giorni dopo il dramma l’austriaco tornò in pista a Monza per battagliare con il rivale James Hunt, poi campione del mondo a causa della scelta di Lauda di non correre l’ultimo Gp in Giappone. In Formula 1 Niki ha prestato il suo talento a March, Brm, Ferrari, Brabham e McLaren, vincendo 3 Mondiali, 2 con la “rossa” (1974 e 1977) e 1 con la McLaren (1984), disputando in totale 177 Gp conditi da 25 vittorie. «Vinse a Monza il Mondiale dopo 12 anni che la Ferrari non trionfava davanti al pubblico italiano. Chiamai Enzo Ferrari e lo sentii per la prima volta, commosso, che piangeva», il ricordo dell’allora ds Luca Cordero di Montezemolo. Dopo il ritiro dalle competizioni ha fondato una propria compagnia aerea ed è stato consulente di diversi team di Formula 1, tra cui Ferrari e Jaguar, prima di diventare presidente onorario della Mercedes con un ruolo al fianco di Toto Wolff. «Resterai per sempre nei nostri cuori e in quelli dei tifosi», ha scritto il club di Maranello aggiungendosi al cordoglio degli sportivi di tutto il mondo.

 

 

 

Auto sportive mostra benefica

Testata: Il Nuovo Torrazzo.

ORGANIZZATA DAL CLUB CLAY REGAZZONI PER LA PARAPLEGIA

La 23′ mostra di auto sportive in memoria di Clay Regazzoni ha già tagliato il traguardo e sta andando nell’archivio storico come una di quelle di maggior successo. Come da tradizione si è iniziato con la santa Messa in memoria di Clay e di tutti coloro che hanno sostenuto il club; una celebrazione speciale perché il presidente dell’associazione don Luigi Avanti, parroco di Cadilana, all’inizio del rito ha benedetto le nuove bandiere che uniscono in un gemellaggio inseparabile i loghi che sono impegnati nella raccolta fondi: Oratorio di Cadilana, Clay Regazzoni Memorial Room, Minardi Club Paullo – Castelleone e Club Clay Regazzoni aiutiamo la paraplegia. Per l’occasione la vetrina di auto sportive è stata straordinaria, con oltre 90 modelli tra i quali Ferrari, Maserati e Alfa Romeo serie speciali e preparate da competizione. Tra queste spiccava una Porsche 917 nuova ap-pena uscita dal concessionario “di un colore azzurrino — spiega il presidente onorario e fondatore del Club Clay, Giacomo Tansini — che richiamava l’attenzione e invogliava a fare un giro. ll proprietario Tiziano Maturi, persona stupenda, ha affidato al sottoscritto per tutto il pomeriggio il mezzo per far divertire le tante persone in coda per il giro turistico Cadilana- Corte Palasio – Cadilana donando una quota alla ricerca in fa-vore alla Paraplegia, gesto dal quale nessuno si è astenuto”. Presente oltre un migliaio di persone per ricordare un grande campione come Clay Regazzoni che a dodici anni dalla sua scomparsa è sempre nei cuori con la sua missione. Non è mancata tutta la famiglia Regazzoni al completo la signora Maria Pia, la figlia Alessia con il marito dott. Luca Giorgetti con la figlia Sofia, il figlio di Gian Maria con la moglie Petra e il piccolo Ascanio di solo 8 mesi ultimo erede che porterà avanti il cognome Regazzoni. Nel pomeriggio non sono mancate le sorprese. Oltre ai tanti presidenti dei vari club sportivi “in visita il consigliere regionale Franco Lucente impegnato con proposte di legge in favore della difesa degli operatori sa-nitari esposti a molti rischi. Personalmente ha voluto vedere cosa riesce a organizzare un’associazione come ‘Aiutiamo la Para-plegia – Club Clay Regazzoni’ dedicata alle persone paraplegiche e fondata a Paullo nel lontano 1994. Una squadra che ha all’attivo 25 anni di impegno nel mondo dello sport e della solidarietà; un team capace di rac-cogliere e donare quasi un milione di euro per sostenere la ricerca e la riabilitazione in favore della paraplegia. Un aiuto rivolto a vari centri: centro unità Spinale di Niguar-da Milano, centro riabilitazione di Curno a Bergamo e centro riabilitazione Montecatone di Imola”. In questa 23′ mostra di auto sportive il club ha raccolto 2.707 € che vanno a riempire il salvadanaio che verrà aperto in occasione del 26° Gran Premio della solidarietà che si terrà come tradizione vuole a fine novembre. E per chiudere la giornata a tutti coloro che hanno messo a disposizione la loro vet-tura sortiva un premio portafortuna che rappresenta il quadrifoglio.

 

 

 

 

 

Auto sportive del club Clay Regazzoni in mostra, un successo

Testata: Il Cittadino.

ORGANIZZATA DAL CLUB CLAY REGAZZONI PER LA PARAPLEGIA

La 23esima mostra di auto sportive del club Clay Regazzoni dl Paullo, celebratasi a Cadilana, ha riscosso un grande successo. Domenica il parroco di Cadilana e presidente dell’associazione don Luigi Avanti ha impartito la benedizione alle nuove bandiere che uniscono in un gemellaggio Inseparabile i loghi che sono impegnati nella raccolta fondi a favore della ricerca, dall’Oratorio di Cadilana al Clay Regazzoni Memorial Room, passando per Il Minardi Club Paullo – Castelleone. Più di 90 auto sportive – Ferrari, Maserati, Alfa Romeo serie speciali e una Porsche 917 nuova appena uscita dal concessionario – hanno rombato durante la manifestazione. Pezzo forte dell’evento, il giro turistico Cadilana – Corte Palasio – Cadilana” a cui tutti hanno potuto partecipare donando un piccolo contributo per la solidarietà. «A dodici anni dalla sua scomparsa Clay Regazzoni- ha ricordato il fondatore del club, Giacomo Tansini – è sempre presente con noi. C’era la famiglia Regazzoni al completo con la signora Maria Pia, la figlia Alessia con il marito Luca Giorgetti e a figlia Sofia, il figlio di Gian Maria con la moglie Petra e il piccolo Ascanio di soli 8 mesi, ultimo erede che porterà avanti Il cognome Regazzoni ». li club, fondato a Paullo nel lontano 1994, ha raccolto in 25 anni un milione di euro destinandoli al centro unità spinale dell’ospedale Niguarda Milano, al centro riabilitazione di Curno a Bergamo, al centro riabilitazione Montecatone di lmola. In questa 23esima edizione sono stati raccolti 2.707 euro che vanno a riempire ¡I salvadanaio da aprire In occasione dei 26esimo gran premio della solidarietà che si terrà come tradizione vuole a fine novembre.

 

 

 

 

 

Una giornata per Regazzoni. Col sorriso

Testata: La Nazione.

UN INCONTRO per tutti gli appassionati di Formula 1 (e non solo)su uno dei ferraristi più amati di sempre, con un occhio alla beneficenza. E’ quel promette il «Primo GP Città di Prato» dedicato alla figura di Clay Regazzoni, indimenticato pilota svizzero che corse per quattro stagioni con la Ferrari nei ruggenti Anni ‘70, al fianco di Nicky Lauda. E lo «Scuderia Ferrari Club» di via Galcianese, insieme alla famiglia Regazzoni, ha messo in piedi un’iniziativa per ricordare la sua figura e raccogliere al tempo stesso fondi per la «Club Clay Regazzoni Onlus», che supporta la ricerca sulla paraplegia. L’appuntamento è per le 17 di sabato al Museo del Tessuto, quando si svolgerà il convegno (ad ingresso gratuito, sino ad esaurimento posti) che vedrà la proiezione di video legati alla carriera del pilota e al suo impegno nel sociale, da quando nel 1980 perse l’uso delle gambe in un incidente. L’evento si sposterà alle 20.30 all’Art Hotel: una cena di beneficenza, al costo di 35 euro, con parte dell’incasso che verrà devoluto alla onlus sopracitata. Per partecipare, basta prenotare inviando una mail con le proprie generalità a prato@scuderiaferrari.club. G.F.

 

 

 

 

 

 

Tutti insieme nel nome di Clay Regazzoni!

Testata: Ok Mugello.

L’uomo “che non smette mai di essere attuale” tornerà protagonista in un doppio appuntamento in una serata dove sport e sociale si prenderanno per mano per trascorrere un particolare momento organizzato in collaborazione tra Scuderia Ferrari Club Prato, Foto E C. e Banca Mediolanum.

L’evento si svolgerà in un doppio appuntamento che inizierà alle ore 17,00 di Sabato 11 maggio 2019, presso il Museo del Tessuto di Prato (Via Puccetti, 3 – 59100 Prato) dove sarà possibile effettuare un percorso storico all’interno di un Monumento di Archeologia industriale tessile, arricchito dalla mostra di Leonardo da Vinci “Leonardo, l’ingegno, il tessuto”. Quella che fu la “Cimatoria Campolmi Leopoldo & C.” unica grande fabbrica ottocentesca all’interno delle mura medievali della città di Prato. Dopo un recupero urbanistico realizzato dall’ Amministrazione Comunale, è nato dalla volontà di trasformare un contenitore industriale in contenitore culturale, simbolo della storia civile della città. Il primo appuntamento vedrà un dibattito sul ricordo di Clay Regazzoni che sarà impreziosito da proiezioni video e dalla spiegazione della raccolta fondi da destinare alla ricerca in paraplegia, ultima Mission del campione Svizzero.

Seguirà alle ore 20,00 una cena di beneficenza presso il Ristorante Operà, all’interno dell’Art Hotel di Prato (Via della Repubblica, 289 – 59100 Prato). La serata sarà arricchita da una lotteria il cui ricavato verrà destinato alla ricerca. Verranno venduti durante gli eventi i biglietti (che hanno il costo di euro 1 cad.) a cui seguirà l’estrazione durante la cena stessa.

Saremo accolti nientemeno che dalla Famiglia Regazzoni insieme al Club Clay Regazzoni Onlus, da lui voluto e fondato con lo scopo di portare avanti questa importante Missione.

Pilota amato e considerato un velocista allo stato puro è ricordato ancora oggi come uno dei più grandi e coinvolgenti di tutti i tempi, Per partecipare ad entrambi gli eventi (la cena avrà un costo di 35,00 Euro il cui ricavato andrà alla ricerca in paraplegia) è necessario accreditarsi contattando i seguenti indirizzi mail: prato@scuderiaferrari.club – info@fotoec.com

OK! Mugello sarà presente con i propri fotografi e Vi terrà aggiornati su tutto lo svolgimento della serata.

 

 

 

 

 

 

Auto sportive in memoria di Clay Regazzoni

Testata: Il Cittadino.

CADILANA Domenica 28 aprile presso l’oratorio di San Luigi di Cadilana torna la mostra di auto sportive in memoria di Clay Regazzoni. Il programma prevede alle 10.45 la Santa Messa in suffragio di amici sostenitori e piloti scomparsi. Alle 11.30 arrivo delle vetture e mostra in parco chiuso. Alle 14 possibilità di giro su auto sportive; alle 17 premiazione e chiusura della manifestazione. Tutto il ricavato della giornata sarà devoluto alla ricerca sulla frattura della colonna vertebrale.

Una serata in ricordo di Clay Regazzoni. OK!Mugello ci sarà

Testata: Ok Mugello.

Clay Regazzoni, l’uomo “che non smette mai di essere attuale” tornerà protagonista in un doppio appuntamento in una serata dove sport e sociale si prenderanno per mano per trascorrere un particolare momento organizzato in collaborazione tra Scuderia Ferrari Club Prato, Foto E C. e Banca Mediolanum.

L’evento si svolgerà in un doppio appuntamento che inizierà alle ore 18,00 presso il Museo del Tessuto di Prato (Via Puccetti, 3 – 59100 Prato) dove sarà possibile effettuare un percorso storico all’interno di un Monumento di Archeologia industriale tessile, quella che fu la “Cimatoria Campolmi Leopoldo & C.” unica grande fabbrica ottocentesca all’interno delle mura medievali della città di Prato. Dopo un recupero urbanistico realizzato dall’Amministrazione Comunale, è nato dalla volontà di trasformare un contenitore industriale in contenitore culturale, simbolo della storia civile della città. Il primo appuntamento vedrà un dibattito sul ricordo di Clay Regazzoni che sarà impreziosito da proiezioni video e dalla spiegazione della raccolta fondi da destinare alla ricerca in paraplegia, ultima Mission del campione Svizzero.

Seguirà alle ore 20,00 una cena di beneficenza presso il Ristorante Operà, all’interno dell’Art Hotel di Prato (Via della Repubblica, 289 – 59100 Prato). La serata sarà arricchita da una lotteria il cui ricavato verrà destinato alla ricerca. Verranno venduti durante gli eventi i biglietti (che avranno il costo di euro 1 cad.) a cui seguirà l’estrazione durante la cena stessa. Presente la Famiglia Regazzoni insieme al Club Clay Regazzoni Onlus, da Clay voluto e fondato, con lo scopo di portare avanti questa importante Missione. Pilota amato e considerato un velocista allo stato puro è ricordato ancora oggi come uno dei più grandi e coinvolgenti di tutti i tempi,

OK!Mugello sarà presente con i propri fotografi ad entrambi gli appuntamenti e Vi terrà informati di tutta l’organizzazione dell’evento. Per qualsiasi tipo di informazioni, accrediti e prenotazioni Vi invitiamo a contattare direttamente l’indirizzo mail dei nostri fotografi info@fotoec.com.

Tutti insieme nel nome di Regazzoni

Testata: La Nazione.

L’11 maggio visita al museo del Tessuto, dibattito, cena e una lotteria di solidarietà

UNA SERATA nel nome del pilota automobilistico Clay Regazzoni, morto in seguito ad incidente stradale nel 2006 e la cui carriera terminò nel 1980 sul circuito di Long Beach (in un incidente riportò gravi ferite che lo resero paraplegico). A rendergli omaggio sabato 11 maggio ci penserà la Scuderia Ferrari club Prato, alla presenza della famiglia del grande pilota e del club Clay Regazzoni onlus «Aiutare la paraplegia». L’appuntamento è alle 17 al museo del Tessuto dove, dopo la visita alla mostra ispirata a Leonardo da Vinci, nell’auditorium si terrà una conferenza- dibattito durante la quale saranno proiettati alcuni video della carriera del pilota e del suo impegno sociale. Alle 20.30 all’Art hotel museo si terrà una cena di beneficenza, sempre con la famiglia e il club Clay Regazzoni onlus, durante la quale si svolgerà una lotteria a premi oltre alla premiazione di alcuni personaggi legati al mondo dello sport. I biglietti della lotteria sono acquistabili nella sede di Scuderia Ferrari club Prato (via Galcianese 42) e al museo del Tessuto durante la serata stessa. I premi: orologio da collezione Clay Regazzoni; orologi sport Lotto; Sunglasses momo design; opera d’arte e foto d’autore di Clay Regazzoni; opera d’arte Clay Regazzoni. Il ricavato della cena, così come il ricavato della lotteria, sarà destinato interamente al club Clay Regazzoni onlus che fu costituito nel 1994 per volere dello stesso pilota con l’obiettivo di organizzare iniziative per raccogliere fondi da destinare al reparto di uroparaplegia dell’ospedale di Magenta all’interno del quale è sorto un centro di ricerca e sviluppo di nuove soluzioni per i paraplegici. Per le iscrizioni: prato@scuderiaferrari.club.

L’auto di Regazzoni all’Expo di Dubai

Testata: Il Giorno.

L’Alfa Romeo appartenuta al campione andrà fino negli Emirati

L’ALFA ROMEO di Clay Regazzoni testimonial a Expo 2020. L’auto che il noto pilota di Formula Uno si fece mettere a punto dopo essere diventato disabile in seguito a un incidente sulla pista di Long Beach nel 1980 sarà tra i “bolidi” protagonisti di una staffetta Milano- Dubai, un evento pensato per salutare la nuova edizione dell’Esposizione Universale. L’iniziativa, in partenza a settembre 2020, attesterà il passaggio di testimone tra le due città sedi dell’Expo. Una carovana di cultura italiana, con le vetture storiche della Scuderia del Portello e quelle moderne delle case automobilistiche partner, percorrerà il Bel Paese e gli Emirati Arabi Uniti su auto che rappresentano 100 anni di storia motoristica, sportiva e tecnologica.

L’ALBERO della Vita, icona dell’Esposizione di Milano, sarà costruito in miniatura per essere trasportato a bordo delle vetture che comporranno la cordata. L’evento è stato annunciato durante una recente iniziativa al Museo dell’Alfa di Arese, alla presenza, tra gli altri, di Giacomo Tansini, fondatore del club “Clay Regazzoni – Aiutiamo la paraplegia”, con sede a Paullo. Dopo aver percorso la Penisola, le auto della staffetta verranno imbarcate alla volta di Dubai. Arrivate negli Emirati Arabi, raggiungeranno anche la capitale Abu-Dhabi per sfilare sul circuito di Yas Marina. In questo contesto, il richiamo a Regazzoni servirà anche a lanciare un messaggio a sostegno della disabilità. Per il club paullese dedicato al pilota, oggi scomparso, si tratta di un’occasione importante anche per far conoscere la propria attività.

DA 25 ANNI l’associazione è impegnata nella raccolta di fondi a favore della paraplegia e ad oggi ha devoluto in beneficenza quasi un milione di euro.

A.Z.