L’ascensore ha un vestito su misura

Testata: Panorama

Con la ristrutturazione edilizia in atto, c’è sempre più attenzione alla mobilità verticale. E tra i pionieri in questo settore si trova il gruppo lombardo B.Lu. Castelletti, specializzato nelle incastellature metalliche. Strutture che richiedono competenza e passione.

di Alessandra Fantechi

Salendo su un ascensore – capita ogni giorno, che sia quello di casa oppure di un ufficio -, a parte le strategie per evitare sguardi imbarazzati con gli sconosciuti nella cabina con noi, a tutti succede di soffermarsi sull’etichetta che segnala la ditta costruttrice. Nessuno pensa che quell’impianto si sviluppi all’interno di un edificio in un proprio vano-corsa, una sorta di «vestito su misura» che garantisce la sicurezza. Ebbene, tra le eccellenze italiane che questo «vestito», per dir così, lo fanno, ci sono abili costruttori di incastellature per ascensori, opere ad alto contenuto estetico e di grande importanza strutturale: inseriti prevalentemente in edifici esistenti, consentono infatti di salire ai piani o discendere, ovvero utilizzare la cosiddetta «mobilità verticale» laddove sembrava impossibile.

A Pozzuolo Martesana, nel Milane-se, c’è B.Lu. Castelletti Srl, azienda che rappresenta al meglio le virtù imprenditoriali nel campo delle incastellature metalliche per ascensori. Un’attività che richiede alte competenze e passione. Quelle che sono proprie ai soci fondatori, Marco Bollani e Daniela Lupi, i cui cognomi, messi in sigla, denominano l’azienda.

Fondata nel 1999, B.Lu. Castelletti van. a oggi la realizzazione di oltre quattomila strutture sul territorio nazionale, in edifici civili, commerciali o industriali. Sia Bollari sia Lupi vengono, con orgoglio, dalla gavetta. «Ho cominciato a lavorare nel settore trent’anni fa, subito dopo il militare» dice Marco Bollari. «Ho appreso il mestiere, partendo da garzone e imparando tutti i segreti del montaggio e della manutenzione ascensoristica. Oggi ne conosco ogni aspetto». Dice Daniela Lupi: «Vengo dal settore assicurativo. Prima di fondare con Marco la nostra azienda, per 13 anni ho lavorato in un ufficio di liquidazioni sinistri. E anche nel settore vetrario. Oggi per B.Lu. Castelletti mi occupo della parte amministrativa e delle risorse umane. Non solo: seguo i cantieri, le squadre di montaggio, parlo con architetti e ingegneri. Marco si occupa più specificamente di vendita e progettazione».

B.Lu. Castelletti, condotta in totale armonia da Bollari e Lupi, si connota dunque come un’azienda virtuosa, con tecnologie d’avanguardia per la lavorazione dell’acciaio, certificazione EN-1090, e a forte segno imprenditoriale femminile. «La sicurezza della persona» dice Lupi, «è al cento della nostra attività. Sia che si tratti del destinatario finale, ovvero chi sale in ascensore, sia di chi lavora , noi e con noi: rispettiamo ogni regola, come dimostrano tutte le certificazioni richieste dalle normative. Non solo, siamo attenti al recupero, alla sostenibilità ecologica e a tutto ciò che oggi deve far parte del corredo di un’azienda al passo coni tempi».

I dipendenti sono 12, con in píù l’apporto di squadre mobili esterne utilizzate per il montaggio nei cantieri. Le macchine in azienda, a partire dai laser, sono di ultima generazione. Il livello è di assoluto perimetro industriale, ma il valore aggiunto è la presenza costante di Bollari e Lupi, che monitorano ogni momento della lavorazione, il che mantiene all’azienda un carattere di alto artigianato che è la specificità italiana, non replicabile in laboratorio e invidiata nel mondo. La filosofia aziendale è infatti quella di mantenere lo stile delle piccole e medie imprese e valorizzare il territorio con prodotti esdusivamente italiani, così da rappresentare l’imprenditoria lombarda nel nostro Paese e in Europa.

Marco Bollari e Daniela Lupi pensano al futuro, come ogni imprenditore responsabile. E contano di affidare, un giorno, ai rispettivi figli il proseguimento e lo sviluppo dell’attività: uno, Gabriele (figlio di Daniela Lupi), è già operativo nella società. In ultimo, ma ultima non è, va registrata l’attenzione sociale di B.Lu. Daniela Lupi privatamente, e l’azienda, sostengono da diversi anni il Club Clay Ragazzoni, nato il 2 luglio 1994 su iniziativa di Giacomo Tansini e del campione svizzero. L’obiettivo del Club, l’unico al mondo autorizzato a portare il nome del pilota, è quello di raccogliere fondi da destinare alla ricerca sulla paraplegia e al supporto di persone che ne sono affette. Ne hanno beneficiato, tra altre strutture, il reparto uroparaplegia di Niguarda, il Centro disabili bergamaschi di Curno e Casa Anna Guglielmi di Montecatone Imola.

Scarica articolo

Allegati

Auto storiche e sportive in mostra. Bene l’iniziativa del Club Clay Regazzoni

Testata: Il Nuovo Torrazzo

Grande riscontro per la mostra di auto sportive allestita dal Club Clay Regazzoni, domenica 5 maggio: “Per il terzo anno consecutivo l’abbiamo organizzata presso l’oratorio di San Bernardo – spiega il presidente onorario Giacomo Tansini – ma quest’anno abbiamo avuto molti più visitatori degli anni passati”: E non solo lodigiani, cremaschi o milanesi: “Abbiamo accolto appassionati giunti da La Spezia (a bordo di una Jaguar Torpedo), da Como o da Varese, come Gli Amici della Formula I guidati dal presidente Gianni Bnisa. Un ringraziamento va a Danilo Villa proveniente da Biella, nostro sostenitore da tanti anni, che ci ha portato una donazione”. Dopo la santa Messa concele-brata da don Luigi Avanti (presidente del Club Regazzoni) e da don Guglielmo Cazzulani (parroco di San Bernardo) e l’arrivo delle vetture è stato allestito il pranzo con la partecipazione di 120 commensali; quindi, via alle attrattive della giornata quali il simulatore dl guida e l’esposizione di oggetti del mondo delle corse allestiti nella rinnovata sede. Regine dell’iniziativa sono state le venti auto sportive pronte, in cambio di un’offerta, a offrire l’ebbrezza di un breve giro a bordo. In mezzo a tanti bolidi (Ferrari, Maserati e Jaguar, tanto per fare dei nomi) non ha affatto sfigurato una gentile ed elegante ‘signora’ d’altri tempi, una Fiat Balilla 508 Torpedo dcl 11938 che ha letteralmente conquistato il pubblico. Il fine di questo genere di iniziative è duplice: divertire il pubblico e raccogliere fondi per la ricerca sulla paraplegia o il sostegno di chi ne è affetto: “Abbiamo raccolto 5.035 euro, grazie ai ricavi della giornata e alla sottoscrizione volontaria dei giorni che hanno preceduto l’evento; abbiamo venduto tantissimi biglietti nel Cremasco, particolarmente nell’area attorno a Pandino. Sia-mo decisamente soddisfatti per il riscontro ottenuto’.

Scarica articolo

 

 

Allegati

Mostra di auto sportive con il Club Regazzoni

Testata: Il Cittadino

Grande riscontro per la mostra di auto sportive allestita dal Club Clay Regazzoni, domenica 5 maggio. “Per il terzo anno consecutivo l’abbiamo organizzata presso l’oratorio di San Ber-nardo a Lodi – spiega il presidente onorario Giacomo Tansini – ma quest’anno abbiamo avuto molti più visitatori degli anni passati”. E non solo lodigiani, cremaschi o milanesi: “Abbiamo accolto appassionati giunti da La Spezia (a bordo di una Jaguar Torpedo), da Como o da Varese, come Gli Amici della Formula 1 guidati dal presidente Gianni Brusa. Ma un ringraziamento va a Danilo Villa proveniente da Biella, nostro sostenitore da tanti anni, che ci ha portato una donazione”.

Dopo la Santa Messa concelebrata da don Luigi Avanti (pre-sidente del Club Regazzoni) e da don Guglielmo Cazzulani (parroco di San Bernardo) e l’accoglimento delle vetture è stato allestito il pranzo con la ragguardevole partecipazione di 120 commensali; quindi, via alle attrattive della giornata quali il simulatore di guida e l’esposizione di oggetti del mondo delle corse predisposti nella rinnovata sede. Regine dell’iniziativa sono state le venti auto sportive pronte, in cambio di un’offerta, ad offrire l’ebbrezza di un breve giro a bordo. Tuttavia, in mezzo a tanti bolidi Ferrari, Maserati, Jaguar non ha affatto sfigurato una gentile ed elegante “signora” d’altri tempi, una Fiat Balilla 508 Torpedo del 1938 che ha letteralmente conquistato il pubblico. L’organizzazione di questo genere di iniziative è duplice: divertire il pubblico e raccogliere fondi per la ricerca sulla paraplegia o il sostegno di chi ne è affetto: “Abbiamo raccolto 5.035 euro; abbiamo venduto tantissimi biglietti nel cremasco, particolarmente nell’area attomo a Pandino. Siamo decisamente soddisfatti per il riscontro ottenuto”. Sotto la supervisione della famiglia Regazzoni (presenti a Lodi la figlia Alessia con consorte) il Consiglio direttivo ha archiviato una delle migliori edizioni della mostra di auto sportive di primavera, conseguenza di tanto lavoro volontario, gratuito e disinteressato di Giacomo Tansini e don Luigi Avanti (presidente onorario e presidente), assieme ai consiglieri Francesca Codazzi, Alberto Maletti, Gio-vanni Secchi, Melissa Lanzi, Simone Mussi, Franco Germani, Marco De Santis, il fotografo Marco Tortoli e in aiuto al gruppo Anita Franchi.

Scarica articolo

 

 

Allegati

Tanta passione e solidarietà

Testata: Il Cittadino

Coniugando la passione per le auto sportive con la solidarietà domenica il Club Clay Regazzoni ha raccolto oltre 5mila euro a favore della paraplegia. Attraverso la manifestazione che si è svolta all’oratorio di San Bernardo, il presidente don Luigi Avanti e Giacomo Tansini hanno accolto i partecipanti. Dopo la messa presieduta da don Luigi Avanti e concelebrata dal parroco don Guglielmo Cazzulani, i partecipanti hanno potuto provare il simulatore di guida, ammirare numerosi cimeli di piloti di Formula Uno e le “regine” della pista: in mezzo a tanti bolidi Ferrari  Maserati, Jaguar non ha fatto sfigurato un’elegante “signora” ad altri tempi, una Fiat Balilla 508 Torpedo del 1938 che ha conquistato il pubblico.

 

 

 

Successo per la mostra di auto sportive del Club Clay Regazzoni

Testata: inPrimapagina

Grande riscontro per la mostra di auto sportive allestita dal Club Clay Regazzoni, domenica 5 maggio: “Per il terzo anno consecutivo l’abbiamo organizzata presso l’oratorio di San Bernardo – spiega il presidente onorario Giacomo Tansini – ma quest’anno abbiamo avuto molti più visitatori degli anni passati”. E non solo lodigiani, cremaschi o milanesi: “Abbiamo accolto appassionati giunti da La Spezia (a bordo di una Jaguar Torpedo), da Como o da Varese, come Gli Amici della Formula 1 guidati dal presidente Gianni Brusa. Ma un ringraziamento va a Danilo Villa proveniente da Biella, nostro sostenitore da tanti anni, che ci ha portato una donazione”. Dopo la S. Messa concelebrata da don Luigi Avanti (presidente del Club Regazzoni) e da don Guglielmo Cazzulani (parroco di San Bernardo) e l’accoglimento delle vetture è stato allestito il pranzo con la ragguardevole partecipazione di 120 commensali; quindi, via alle attrattive della giornata quali il simulatore di guida e l’esposizione di oggetti del mondo delle corse predisposti nella rinnovata sede. Regine dell’iniziativa sono state le venti auto sportive pronte, in cambio di un’offerta, ad offrire l’ebbrezza di un breve giro a bordo. Tuttavia, in mezzo a tanti bolidi Ferrari, Maserati, Jaguar non ha affatto sfigurato una gentile ed elegante “signora” d’altri tempi, una Fiat Balilla 508 Torpedo del 1938 che ha letteralmente conquistato il pubblico.

Scarica articolo

 

 

Allegati

Archiviata una tra le migliori edizioni della mostra di auto sportive di primavera

Grande riscontro per la mostra di auto sportive allestita dal Club Clay Regazzoni, domenica 5 maggio: “Per il terzo anno consecutivo l’abbiamo organizzata presso l’oratorio di San Bernardo – spiega il presidente onorario Giacomo Tansini – ma quest’anno abbiamo avuto molti più visitatori degli anni passati”. E non solo lodigiani, cremaschi o milanesi: “Abbiamo accolto appassionati giunti da La Spezia (a bordo di una Jaguar Torpedo), da Como o da Varese, come Gli Amici della Formula 1 guidati dal presidente Gianni Brusa. Ma un ringraziamento va a Danilo Villa proveniente da Biella, nostro sostenitore da tanti anni, che ci ha portato una donazione”.

Dopo la Santa Messa concelebrata da don Luigi Avanti (presidente del Club Regazzoni) e da don Guglielmo Cazzulani (parroco di San Bernardo) e l’accoglimento delle vetture è stato allestito il pranzo con la ragguardevole partecipazione di 120 commensali; quindi, via alle attrattive della giornata quali il simulatore di guida e l’esposizione di oggetti del mondo delle corse predisposti nella rinnovata sede. Regine dell’iniziativa sono state le venti auto sportive pronte, in cambio di un’offerta, ad offrire l’ebbrezza di un breve giro a bordo. Tuttavia, in mezzo a tanti bolidi Ferrari, Maserati, Jaguar non ha affatto sfigurato una gentile ed elegante “signora” d’altri tempi, una Fiat Balilla 508 Torpedo del 1938 che ha letteralmente conquistato il pubblico.

L’organizzazione di questo genere di iniziative è duplice: divertire il pubblico e raccogliere fondi per la ricerca sulla paraplegia o il sostegno di chi ne è affetto: “Abbiamo raccolto 5.035 euro, grazie ai richiami della giornata ma anche nei giorni passati grazie alla sottoscrizione volontaria; abbiamo venduto tantissimi biglietti nel cremasco, particolarmente nell’area attorno a Pandino. Siamo decisamente soddisfatti per il riscontro ottenuto”.

Sotto la supervisione della famiglia Regazzoni (presenti a Lodi la figlia Alessia con consorte) il Consiglio direttivo ha archiviato una delle migliori edizioni della mostra di auto sportive di primavera, conseguenza di tanto lavoro volontario, gratuito e disinteressato di Giacomo Tansini e don Luigi Avanti (presidente onorario e presidente), assieme ai consiglieri Francesca Codazzi, Alberto Maletti, Giovanni Secchi, Melissa Lanzi, Simone Mussi, Franco Germani, Marco De Santis, il fotografo Marco Tortoli e in aiuto al gruppo Anita Franchi.

Gallerie fotografiche: parte 1parte 2parte 3.

Auto sportive. In mostra contro la paraplegia

Testata: La Provincia

Il Club Clay Regazzoni, che conta numerosi soci e sostenitori anche nel Cremasco, propone per oggi la 28ª edizione della mostra di auto sportive, presso l’oratorio di San Bernardo a Lodi. La prima edizionesi tennenel 1996 aCadilana, a metà strada traCrema eLodi, luogo della prima sede del club, che ha l’obiettivo di sostenere la ricerca contro la paraplegia e di perpetuare la memoria del campione automobilistico svizzero, scomparso nel 2006. La giornata avrà inizio alle 11 con la celebrazione della funzione religiosa durante la quale saranno ricordati i sostenitori e i piloti scomparsi. Dopo il pranzo partirà la maratona ludico- sportiva. Le finalità dell’evento, come di consueto, sono duplici: la prima è quella di attirare e far divertire appassionati e curiosi che potranno provare l’ebbrezza di salire per un breve giro a bordodi un’au – to sportiva: Maserati, Ferrari, Porsche e altre. Sarà collocato anche un simulatore dove tentare di battere virtualmente campioni quali Leclerc, Alonso, Sainz. Una foto-ricordo potrà essere scattata a bordo di una Minardi F1 193M. Il secondo scopo, e più importato, sarà di raccogliere fondi da destinare alla ricerca sulla paraplegia.

 

 

Allegati