Il ‘Clay’ riaccende i motori

Testata: Il Nuovo Torrazzo.

Dopo un anno e mezzo di stop il ‘club’ ha avviato la stagione con una bella iniziativa favorita da Giancarlo Minardi

di BRUNO TIBERI

Il Club Clay Regazzoni aiutiamo la Paraplegia è tornato a correre. Lo ha fatto domenica alla guida di una monoposto dello storico team Minardi di Formula. Uno. Nella splendida-cornice di Abbadia Cerreto, infatti, il club fondato da Giacomo Tansini (presidente onorario) e dal compianto Clay e attualmente presieduto da don Luigi Avanti, ha dato ufficialmente avvio alla 28a stagione. Quella della ripartenza dopo lo stop forzato causato dal Covid. Era febbraio 2020, quando i motori delle iniziative del ‘Club Clay’ si spensero. Eventi volti al coinvolgimento degli appassionati e tesi a una raccolta fondi da donare alla ricerca per la cura della paraplegia e alle strutture di riabilitazione. Una catena di solidarietà che non si è completamente interrotta nel 2020 – solamente grazie all’impegno profuso dal direttivo dell’associazione splendidamente supportato dalla famiglia Regazzoni “in particolare, dalla signora Maria Pia affiancata dai figli Alessia e Gianmaria — spiega Tansini —. Ora si riparte tentando di tornare con le dovute e necessarie cautele alle consuete tradizioni, perfezionando le iniziative di solidarietà nel rispetto delle regole antiCovid”.

Domenica 30 maggio l’inaugurazione ufficiale della nuova stagione con la presentazione della nuova tessera. “È stata una domenica speciale, caratterizzata dalla presentazione della Formula 1 Minardi M 193 restaurata dall’amico e sostenitore Franco Germani, vettura da corsa collocata all’ingresso ‘del – Paradiso’ della storica abbazia cistercense, benedetta da don Luigi Avanti dopo la celebrazione della Messa. Durante la funzione religiosa, come di consueto, sono stati ricordati tutti i nostri piloti e sostenitori venuti a mancare, ovviamente partendo dal fonda-tore Clay Regazzoni, ma anche Michele Alboreto, il grande Gigi Villoresi, l’amico Guido Daccò, il due volte campione del mondo Umberto Maletti, il pilota lodigiano Eugenio Castellotti, l’imprenditore Gabriele Rumi, fondatore della Fondmetal oggi diretta dai figli Stefano e Alessandra, ed ex patron del Team Minardi F1”.

Insieme a Tansini, don Luigi e Minardi, nella domenica speciale, anche i membri del direttivo Luciano Codazzi, Francesca Codazzi, Giovanni Secchi, Alberto Maletti e Giorgio Identici. Una giornata condusasi con il trasferimento della monoposto presso la sede del ‘Club Clay Regazzoni’ nell’oratorio Cadilana di Corte Palasio “dove rimarrà in esposizione per coloro che vogliono farci visita e scattare fotografie lasciando volontariamente anche un’offerta. L’occasione potrebbe tra l’altro essere colta per aggregarsi e diventare sostenitori tesserandosi al Club Clay Regaz-zoni O.D.V che comprende anche il Clay Regazzoni Memorial Room di Pregassona (Svizzera), il Minardi Club Paullo-Castelleone e l’oratorio San Luigi di Cadilana. La Minardi F1 M 193 sarà a disposizione per eventi sportivi a scopo benefico, per esposizioni motoristiche, inaugurazione di saloni di automobili e fiere, tenendo sempre presentite il principale obbiettivo, quello della raccolta fondi”. Una corsa che sta portando l’associazione a tagliare il traguardo del milione di euro donati alla ricerca e alla cura sulla paraplegia e alla riabilitazione,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato in Rassegna stampa.