Domenica spazio anche alle due ruote: Cadilana ospiterà una “moto merenda”

Testata: Il Cittadino.

Cadilana terra di motori. Da 21 anni l’Oratorio San Luigi ospita la mostra di auto sportive, ma questa volta ha deciso di dedicarsi anche alle due ruote ospitando la “MotoMerenda 2017” del Club Eugenio Castellotti di Lodi. Nel pomeriggio di domenica la piccola frazione di Corte Palasio sarà pacificamente invasa da motociclette d’epoca e moderne, che si ritroveranno per una gita in compagnia. Il ritrovo è fissato per le 14 all’OratorioSan Luigi di Cadilana e alle 15 lo sciame dimoto partirà alla volta dell’Abbazia Benedettina di Abbadia Cerreto. «Siamo molto contenti di ospitare questa bella iniziativa – il commento di don Luigi Avanti, parroco di Cadilana che da sempre coltiva una grande passione per i motori -, le nostre porte sono sempre aperte quando ci sono eventi di questo tipo. Protagonista sarà il nostro bel territorio e l’Abbazia. Sono presidente onorario del Club Clay Regazzoni, ma sono anche vice presidente del Club Castellotti di Lodi. Adesso non ho più la moto,ma quando ero giovane avevo una Vespa GS: a due o quattro ruote i motori sono sempre i motori e la passione è la stessa». Il rientro a Cadilana è previsto per le 16, mezz’ora più tardi ci sarà una merenda per tutti. L’iscrizione all’evento ha un costo di 10 euro amoto (da consegnare domenica sul posto), e dovrà essere comunicata entro venerdì presso i recapiti del Club Castellotti oppure a VittorioAcerbi (037168367). In caso di maltempo l’evento sarà rimandato a domenica 4 giugno.

 

Clay Regazzoni, un cuore grande

Testata: PaviaFree.

Scritto da Paola Montonati.

In chiesa ti accorgi che è diverso, sull’altare c’è un casco.

Oggi sono andata a Corte Palasio, Cadilana, vicino a Lodi, dove per la 21esima volta il Club Clay Regazzoni Onlus tiene il suo raduno.

Clay Regazzoni, il guascone della formula 1, con i suoi baffi e il suo sorriso accattivante l’ho conosciuto già paraplegico, l’incidente è avvenuto nel 1980, eppure ancora pieno di voglia di fare, d’iniziative, di manifestazioni per aiutare gli altri.

L’associazione che porta il suo nome, voluta da lui stesso e continuata dalla sua famiglia, si occupa di sostenere la ricerca per la cura delle fratture della colonna vertebrale.

Non deve essere stato facile per lui, abituato a vivere alla massima velocità, restare seduto su una carrozzella, anche se in realtà lui seduto non ci stava, guidava, insegnava a farlo, continuava a vivere.

E così oggi ho deciso di partecipare a questa Messa, a questo raduno di amici.

La cosa che più mi ha colpito è stata quando il celebrante alla fine dl rito ha detto” Saluto Clay ed Eugenio e tutti i nostri amici piloti” Ho dovuto pensarci un attimo Eugenio ….certo Castellotti, che se n’è andato a correre fra le nuvole sessant’anni fa, nel 1957.

Certo perché i piloti sono nostri amici, magari non parlano italiano, magari non corrono per la Ferrari, ma sono nostri amici.

Abbiamo tifato per le loro imprese, ci siamo emozionati per le vittorie, abbiamo tremato increduli davanti agli incidenti più rocamboleschi.

Alcuni se ne sono andati così… veloci sulle loro auto da sogno….

E non c’era giorno più giusto per celebrare questi ragazzi, il 30 aprile del 1994 ci lasciò Ratzenberger e il 1 maggio Ayrton.

Certo quel giorno di 23 anni fa, quando Senna andò sul luogo dove Ratzenberger aveva avuto l’incidente, non pensava che si sarebbero rivisti il giorno dopo.

La lista è purtroppo molto lunga, da Gilles ad Alboreto, ad Ascari, a Petterson….tempi diversi, ma stessa passione, stessa voglia di correre.

La vita dei piloti è una corsa a 300 Km l’ora, forse parte del loro fascino è in quel rischio, in quel sogno di velocità che li avvolge.

Ciao Clay, baffo sorridente, è stato un piacere ricordarti oggi.

 

Solidarietà, a Cadilana ecco i “bolidi”

Testata: Il Cittadino.

Quando le automobili sportive fanno rima con la solidarietà, scendono in campo gli appassionati del Club Regazzoni, che anche quest’anno con l’oratorio di Cadilana e il club Castellotti ha reso possibile il consueto raduno per raccogliere fondi per la ricerca sulla frattura della colonna vertebrale.

Decine di automobili fiammanti hanno affollato il cortile dell’oratorio ieri mattina:dalle elegantissime Porsche 356 alle Ferrari, dalle antiche Lancia alla nuovissima Maserati Quattroporte, arrivata direttamente dalla casamadre, che ogni anno sostiene questa iniziativa benefica giunta alla sua 21esima edizione.

Tra le chicche, l’Alfa Romeo 1300 Gta preparata da Balduzzi, una berlina sportiva del 1968, la cui storia è fatta di vittorie e incidenti, di abbandono, di rinascita e, ad oggi, di nuove discese rombanti in pista.

Ieri mattina non è mancato il suo primo pilota,Alberto Ponni,che ha conquistato con lei la prima coppa, e dopo decenni è stato protagonista del suo restauro. In occasione del raduno, è stato inaugurato il rinnovato museo Clay Regazzoni,nei locali dell’oratorio. «Lo scopo del nostro club è la beneficenza– ha spiegato il fondatore e presidente onorario Giacomo Tansini -. Pertanto, devolviamo tutti i nostri ricavi e non abbiamo fondi. Il restauro è stato finanziato totalmente dalla famiglia di Clay, che ringraziamo moltissimo».

Don Luigi Avanti, parroco di Cadilana, ha sottolineato l’impegno benefico dell’evento: «La gente non viene per fare un giro o per sfoggiare l’automobile,ma perché condivide questo ideale di solidarietà. È importante sottolineare la presenza del club Castellotti, e il sostegno della Maserati, che anche quest’anno ci ha mandato uno dei suoi bolidi». Alvaro Corrù, presidente del Castellotti,ha invece ribadito l’impegno del club: «Siamo sempre presenti quando si tratta di eventi benefici».

Federico Gaudenzi

 

Le supercar sposano la solidarietà

Testata: Il Cittadino.

Ferrari, Maserati, Alfa Romeo e altri bolidi sportivi faranno la gioia degli appassionati: un ricordo speciale sarà dedicato ad Eugenio Castellotti

ALDO NEGRI

Ventuno anni dimotori, di passione e di solidarietà. È un appuntamento ormai imperdibile nella primavera lodigiana, uno di quegli eventi diventato imprescindibile per gli appassionati di bolidi rombanti del territorio. Domenica a Cadilana si terrà la 21ª Mostra di Auto Sportive, organizzata dall’Oratorio San Luigi e dal Club Clay Regazzoni. Presso la piccola frazione alle porte di Corte Palasio sfileranno vetture scintillanti di ogni marca emodello, con qualche chicca per l’evenienza. «Siamo pronti per l’ennesima edizione di questo bellissimo evento – spiega il parroco di Cadilana don Luigi Avanti, vero e proprio “motore” dell’iniziativa -. Abbiamo lavorato sodo per riuscire a offrire un bello spettacolo e le premesse ci sono tutte».

Fitto il calendario della giornata: si comincerà alle 10.30 con la Santa Messa celebrata a suffragio di amici, sostenitori e piloti scomparsi: «Quest’anno in particolare ricorderemo Eugenio Castellotti – sottolinea il parroco, che è presidente del Club Clay Regazzoni e vice del Club Castellotti Lodi -, che ci lasciò nel marzo di 60 anni fa. Sarà presente la famiglia di Clay Regazzoni, che tra l’altro quest’anno ci ha fatto un regalo speciale». Già, perché presso l’oratorio di Cadilana è presente un vero e proprio museo dedicato al pilota di Formula 1 scomparso nel 2006: «Grazie all’aiuto dei familiari il museo ha subito una vera e propria ristrutturazione. Sarà visitabile durante l’evento, al suo interno c’è anche una vettura di Formula 1: è un vero e proprio gioiellino che custodiamo gelosamente».

Domenica nel cortile dell’oratorio le vetture sportive cominceranno ad arrivare verso le 11.30: «La Maserati, che ènostro sostenitore ufficiale, come ogni anno invierà una vettura apposita per esposizione. L’anno scorso fu la Ghibli, quest’anno invece dovremmo avere una quattro porte. Arriveranno poi tanti privati con le loro vetture: Ferrari, Alfa Romeo e via dicendo». E come ogni anno ci sarà la possibilità di effettuare un giro a bordo (lato passeggero) delle “supercar”: «Grazie alla disponibilità e alla generosità di qualche privato sarà possibile salire a bordo delle vetture per un breve giro in zona, ovviamente a fianco del conducente. Tutto il ricavato sarà donato alla ricerca sulla frattura della colonna vertebrale»

Attorno alle 16 una delegazione di vetture farà capolino a Lodi in piazza San Francesco: «Per un saluto agli amici del Club Castellotti. L’evento si chiuderà attorno alle 18 con le premiazioni».

UNA “CHICCA“ D’ANTAN
OSPITE D’ONORE L’ALFA GIULIA GTA DEL LODIGIANO SANTINO BALDUZZI

E ci sarà una vera e propria “chicca” per gli appassionati delle auto d’antan, e anche per la storia dell’automobilismo lodigiano. In mezzo a carrozzerie scintillanti ultimo modello, domenica ci sarà anche una vettura del tutto particolare. Don Luigi Avanti ha già avuto la conferma che il legittimo proprietario la porterà a Cadilana per l’esposizione: si tratta della prima Alfa Romeo Giulia Gta elaborata dall’Officina Balduzzi di Lodi. Rossa con il muso giallo, farà bella mostra nel cortile dell’Oratorio San Luigi: «Una vera e propria rarità – commenta don Avanti, da sempre grande appassionato di motori e automobilismo -, ma ad essere particolarmente affascinante è la storia di questa macchina. Per anni si sono perse le sue tracce, era finita in un paese dell’Est vandalizzata. Un addetto ai lavori l’ha ritrovata per puro caso: è stata restaurata, rimessa a nuovo, anche con i suggerimenti sapienti di Santino Balduzzi. E domenica sarà qui da noi in esposizione». Una bella sorpresa per tutti gli appassionati, nonché per i numerosi sostenitori di Santino Balduzzi le cui preparazioni alle auto del “Biscione” davano del filo da torcere a quelle ufficiali di Settimo Milanese: «Presumibilmente la vettura arriverà presto in mattinata e starà con noi per tutta la giornata. Un evento unico, verrà la pena di venire a trovarci per vedere qusta Alfa Giulia Gta, e al tempo stesso per fare della beneficienza, che non fa mai male».

 

 

1° Gran Premio Niguarda – Ca’ Granda: a Milano un pomeriggio di solidarietà in ricordo di Clay Regazzoni

L’Unità Spinale di Niguarda, assieme al Club Clay Regazzoni e l’associazione Unità Spinale Niguarda venerdì 21 aprile ricordano il grande campione Clay Regazzoni

Il programma prevede:

  • esposizione di auto d’epoca Ferrari e Maserati;
  • il sogno di Mattia: una “scuola piloti” per persone para-tetraplegiche;
  • alle ore 16.30 proiezione del docu-film “A 10 anni dalla scomparsa di Clay”.

L’iniziativa avrà inizio alle ore 14.30, presso il Centro Spazio Vita Niguarda (Piazza Ospedale Maggiore, 3, Milano)

A Cadilana la 21a mostra di auto sportive; domenica 30 aprile vi aspettiamo per dare il via alla nuova stagione

L’Oratorio San Luigi di Cadilana e Aiutiamo la Paraplegia – Club Clay Regazzoni Onlus organizzano la 21a mostra di auto sportive in memoria di Clay Regazzoni, durante l’intera giornata di domenica 30 aprile

Il ricavato della giornata sarà devoluto alla ricerca sulla frattura della colonna vertebrale.

Programma:

  • ore 10.30: Santa Messa in suffragio di amici e sostenitori e piloti scomparsi;
  • ore 11.30: arrivo delle vetture sportive e mostra in parco chiuso;
  • ore 14.00: possibilità di un giro a bordo di una vettura sportiva;
  • ore 18.00: premiazione e chiusura della manifestazione.

Il Club Regazzoni rilancia la sfida

Testata: Il Cittadino.

Il promotore Giacomo Tansini rinnova l’impegno per la lotta alla paraplegia: in 24 anni raccolti 800mila euro

LUIGI ALBERTINI

Poco più di dieci anni or sono, per l’esattezza il 15dicembre2006, Clay Regazzoni,un mito dell’automobilismo agonistico, moriva in un incidente stradale. L’evento lasciò traccia anche per tutto quello che il noto pilota rappresentava nella lotta contro la paraplegia. La sua condizione di paraplegico, sopportata da alcuni anni inseguito ad un guaio patito nel corso di un “grand prix” di Formula Uno, lo aveva indotto ad intraprendere una coraggiosa campagna a tutela delle persone costrette a vivere sulla carrozzella. Regazzoni trovò in Giacomo Tansini e nel manipolo di appassionati lodigiani del grande motorismo il supporto necessario per dare vita al famoso Club Clay Regazzoni contro la Paraplegia. Dieci anni sono trascorsi da quel triste evento e la percezione che Tansini, paullese verace e cittadino del mondo nella battaglia per le cause sociali ed umanitarie,manifesta a tutti coloro che gli chiedono informazioni è che quell’impegno stia languendo nell’anonimato.

Allora, Tansini, val proprio la pena di dire che bisogna sgomitare per non dimenticare…

«Condivido in pieno la sua battuta. Il 15 dicembre 2006 è una data che mi è impossibile dimenticare. Come non riuscirò mai a cancellare dalla mia memoria il 2 luglio 1994, data di nascita del Club Clay Regazzoni: quel giorno io ed il grande Clay ufficializzavamo la fondazione del sodalizio che porta il suo nome, dopo che da un bel po’ di tempo c’era tra noi assidua frequentazione per mettere a punto una strategia, peraltro tra opinioni, passioni ed anche divergenze. Personalmente venivo dalla esperienza con un ente molto affermato, vale a dire il Ferrari Club Maranello che frequentavo assiduamente, quasi ad ogni fine settimana, da collaudato pendolare. Quel Ferrari Club era il massimo negli anni Ottanta per chi amava la Formula Uno: contava più di duemila sostenitori ».

E Regazzoni vi prendeva parte?

«Infatti era lì, proprio a Maranello, che spesso mi incontravo con Clay. La notizia della sua morte mi arrivò diritta allo stomaco come un poderoso montante alla Rocky Marciano, un colpo fortissimo: io fui il primo a venirlo a sapere da una giornalista che viaggiava con vettura a parte dietro della sua e quindi aveva assistito in presa diretta all’incidente mortale. Mi disse che lo aveva riconosciuto anche per via dell’adesivo del Club Clay Regazzoni che portava stampato sulla giacca. Per più di mezz’ora non riuscii ad aprire bocca. Ma, come direbbe Vasco Rossi, siamo ancora qui a combattere la sua battaglia».

Dieci anni sono trascorsi da quel terribile giorno…

«La prima battuta che mi viene in mente è questa:mai e poi mai, io e don Gigi Avanti, che ha condiviso la nostra avventura, abbiamo pensato di abbandonare la missione a sostegno della ricerca sulla paraplegia, vale a dire la frattura della colonna vertebrale. Eravamo e siamo consapevoli che, venendo a mancare colui che, oltre ad averci dato fiducia, aveva messo in campo il proprio prestigio, ci imponeva il sacrosanto dovere di andare avanti con immutato vigore. Noi gli eravamo amici per la comune causa solidale, dovevamo noi continuare a gestire la sua immensa immagine. Confesso che a volte il percorso si presentava per noi piuttosto duro: lui aveva carattere forte e grandi capacità decisionali, quindi la sua assenza si faceva sentire: la nostra “Via Crucis” è sicuramente servita a rinsaldare le nostre convinzioni nel ricordo della sua grande passione».

Tansini, dopo quella tragedia cosa è successo in pratica?

«Nel gennaio del 2007 ci siamo trovati con la famiglia Regazzoni al completo qui a Cadilana: c’era la signora Maria Pia, consorte di Clay, la figlia Alessia ed il figlio Gianmaria, insieme al team manager Giancarlo Minardi, nostro fervente sostenitore che da quel giorno entrò a far parte del consiglio direttivo del “Regazzoni”, poi il consigliere Luigi Cancelliere, economo, oltre che tra i soci fondatori del club nel 1994, l’attuale vicepresidente Luciano Codazzi ed ovviamente don Gigi Avanti. Proprio in occasione di quello storico incontro abbiamo avuto il piacere di ricevere il loro benestare nel contribuire a continuare l’attività del sodalizio. Ancora oggi la famiglia Regazzoni ci aiuta in tutto, grazie anche alla trasparenza del nostro lavoro associativo ed alla fiducia che siamo riusciti a trasmettere a tutti i componenti. Nella medesima riunione si decise che il sottoscritto GiacomoTansini assumesse la carica di presidente onorario, impegno che era stato svolto da Clay Regazzoni, e che il nuovo presidente effettivo fosse don Gigi Avanti, parroco di Cadilana»

Quindi il rapporto fiduciario con la famiglia Regazzoni non è mai venuto meno…

«Assolutamente mai. Le dirò di più: recentemente la famiglia Regazzoni ci ha promesso che provvederà a restaurare la nostra sede sociale qui a Cadilana, dove abbiamo anche un bel museo. Nei tre anni successivi alla scomparsa di Clay, siamo riusciti a tenere bene nella raccolta dei fondi per combattere la paraplegia,ma purtroppo è seguita una parabola discendente e ben presto ci siamo accorti che alcuni sostenitori tesserati si andavano defilando: noi contavamo circa 1.250 aderenti, con raccolte che si aggiravano sui 18.500 euro. Ora i sostenitori tesserati sono all’incirca 400, alcune aziende che ci sostenevano con dei materiali si sono pian piano eclissate. Ci è parso di capire che con Clay in vita quelle aziende non potevano dire di no nella lotta alla paraplegia, una volta scomparso lui l’interesse per la causa dei paraplegici è andato scemando. Per altro alcune importanti aziende ci sono rimaste vicine come la Ferrari di Maranello, la Maserati, Domo Designer, Fondmetal, Cuoio Schedoni Modena, Gruppo Media ed altri .

Però lei, Tansini, ci diceva che ad un certo punto avete dovuto saltare il famoso annuale GrandPrix della Solidarietà nel corso del quale distribuite agli istituti di ricerca sulla paraplegia ciò che avevate raccolto durante l’anno…

«Vero, è successo nel 2010: è successo perché avevamo raccolto pochissimo, circa 14mila euro, buona parte dei quali donati dalla famiglia Regazzoni. Noi eravamo abituati a distribuire dai 40 ai 50 mila euro all’anno suddivisi all’Unità Spinale dell’Ospedale di Niguarda,Centro Riabilitativo di Curno e Centro di Montecatone. Si era preferito, in accordo con la famiglia Regazzoni, rimandare all’anno seguente,vale a dire al 2011, la ripartizione dei contributi. Confesso che questa decisione non è piaciuta a noi, né tanto meno alla stessa famiglia Regazzoni, la quale,per la verità, si è impegnata ad aiutarci ulteriormente promuovendo in Svizzera ulteriori raccolte di fondi. Glielo dico col cuore: per noi è importante, benché tra mille difficoltà, continuare per non dimenticare gli sforzi che ha fatto il grande Clay da vivo».

Ora come siete messi?

«Da qualche anno ci siamo posizionati su una raccolta annua che oscilla fra i 30 e i 40 mila euro ed ogni fine novembre promuoviamo il Grand Prix della Solidarietà con la partecipazione di appassionati del grande motorismo. Ad ogni edizione ci sono sempre fiordi campioni che, nel ricordo di Clay,presenziano e portano il loro contributo come “testimonial”. Se mi permette vorrei esternare la gratitudine del club nei confronti del duraturo impegno del presidente don Gigi Avanti, del vice Luciano Codazzi, di Alberto Maletti, Giorgio Identici, Francesca Codazzi, Giovanni Secchi, lo stesso Giancarlo Minardi, più altri due preziosi collaboratori, vale adire l’amico Giuseppe Belloni e il nostro trasportatore Franco Girardi. In questi 24 annidivitadel sodalizio,mi creda, tutti abbiamo sempre dato il massimo, anche perché da Clay Regazzoni abbiamo imparato un bellissimo principio: “È meglio arrossire prima e non diventare pallidi dopo”».

Certo che in tutti questi annidi fondi alla lotta contro la paraplegia ne avete stanziati parecchi… «

La nostra iniziativa sportiva con fini solidaristici ci ha concesso di raccogliere e donare quasi 800mila euro. Ora è iniziata la nostra ventiquattresima stagione e stiamo distribuendo le tessere 2017: chi vuole sostenere la ricerca versando la quota di 15 euro può farlo tramite il conto corrente IT 40Z087 9433 04000000515801, Banca di Credito Cooperativo di Corte Palasio, sito info@clubclayregazzoni.it».

Qualche anticipazione sulle attività promozionali del 2017?

«Volentieri. Il 22 aprile saremo per la prima volta al 1° Grand Prix Cà Granda all’Ospedale di Niguarda, con la collaborazione del locale reparto uro-paraplegico: ospiteremo vetture da strada Ferrari e Maserati, ma anche un bolide di Formula Uno. Poi avremo il 30 aprile la storica giornata di Cadilana, da non perdere assolutamente da parte di chi vuole provare un bel brivido su una vettura di grande nome (tra gli “autisti” ci sarà anche don Gigi Avanti),mentre a giugno saremo a Varese con il Ferrari Club Travedona. Altri appuntamenti stanno maturando per concludere all’ultimo sabato di novembre con il Grand Prix della Solidarietà. Eternamente nel nome del grande Clay Regazzoni ».

 

 

 

Campagna di tesseramento 2017

È iniziata la nostra ventiquattresima stagione e stiamo distribuendo le tessere 2017:

Chi volesse sostenere la ricerca contro le problematiche derivate dalla frattura spinale può contribuire versando la quota di 15 euro sul conto corrente IT 40Z087 9433 04000000515801, Banca di Credito Cooperativo di Corte Palasio.

Per ottenere informazioni e delucidazioni in merito alle nostra attività scriveteci!