Il 26 aprile si terrà la 19a mostra di auto sportive dedicata a Clay Regazzoni

Oratorio San Luigi di Cadilana e Aiutiamo la Paraplegia – Club Clay Regazzoni Onlus organizzano la 19a mostra di auto sportive dedicata a Clay Regazzoni. Questo il programma:

  • ore 10,30: S. Messa in suffragio di amici sostenitori e piloti scomparsi
  • ore 11,30: arrivo delle vetture sportive e mostra in parco chiuso
  • ore 14: possibilità di un giro su vettura sportiva
  • ore 18: premiazione e chiusura della manifestazione

Auto sportive in azione nel Grand Prix di Cadilana

Testata: Kerb Motori.

Nel mondo del motorsport ci sono gare che dimorano nell’Olimpo degli Dei. La 500 Miglia di Indianapolis, le 24 Ore di Le Mans e Daytona, la 12 Ore di Sebring, il Nürburgring in quanto tale; i G.P. di F.1 a Monaco e Monza. Poi c’è il Grand Prix per eccellenza, a Cadilana di Corte Palasio (Lodi) organizzato dal Club Clay Regazzoni. Da qualche tempo a questa parte sul percorso che ruota attorno alla Parrocchia della Natività della Beata Vergine, come per Sainte-Dévote a Montecarlo, è una Maserati ufficiale l’auto da battere: quest’anno una Ghibli bianca, in lizza con Maserati e Ferrari private, Alfa Romeo e altre marche sportive. L’asso – con tanto di tuta Trofeo Maserati – è Giacomo Tansini, Presidente Onorario e fondatore del Club assieme al campione ticinese. Parte al comando, fino a quando un’Alfa Romeo 147 nera entra in pista e allora non ce n’è per nessuno. Qualcuno giura che ci sia Don Luigi Avanti, Presidente del Club, alla guida di quell’auto. D’altro canto con un cognome simile, non potrebbe far altro che mettere tutti dietro. Voci provenienti dal piccolo museo attiguo, chiacchiere da paddock, che accoglie il nuovo bolide del club, una rossa Maserati 425 Biturbo storica. L’auto della riscossa per nuovi contendenti? Con circa 900 iscritti e sostenitori, c’è solo l’imbarazzo della scelta! A Cadilana il pubblico può salire sul sedile del passeggero delle supercar per alcuni km su strada, al fine di raccogliere offerte da devolvere per la cura e la ricerca sulla paraplegia: dal ’94 a oggi, donati ben 720.000 Euro. Per info e adesioni: www.clubclayregazzoni.it.

 

 

 

 

 

Lo svizzero amato dagli italiani

Testata: Kerb Motori.

di Andrea Cittadini – Foto Ferrari, Memorial Room, Club Clay Regazzoni

Settembre 1970. Gian Claudio Giuseppe Regazzoni, Clyde e poi Clay per gli amici – pronunciando il nome con la a – come si usa in Ticino, al volante della rossa Ferrari 312B numero 4 conquista il Gran Premio d’Italia a Monza. Al termine della corsa, il pubblico invade la pista e porta in trionfo Clay, alla sua prima vittoria in un Gran Premio iridato. E’ l’inizio di una consuetudine festosa che ancor oggi si ripete sul tracciato longobardo. Con questa vittoria Regazzoni si riconcilia anche con Monza, circuito dove aveva raccolto solo delusioni. Il legame tra Clay e i tifosi italiani si fa subito fortissimo. Una passione che nasce dal cuore, che si spiega con la genuinità del pilota elvetico. Straniero per modo di dire, visto che la sua famiglia ha origini nobiliari nel Regno di Napoli; poi emigrata a Bergamo e in Svizzera, dove il 5 settembre del ’39 a Lugano nasce Gian Claudio. Da un anno e mezzo la figlia Alessia ha dato vita al progetto “Clay Regazzoni Memorial Room”, un piccolo ma eccezionale museo visitabile su prenotazione. L’iniziativa è no profit, e i fondi raccolti vengono devoluti in beneficenza nell’ambito dell’aiuto alla paraplegia. Regazzoni si è dedicato all’inserimento dei disabili nella vita e nello sport, fondando le associazioni “Aiutiamo la paraplegia – Clay Regazzoni Onlus” e “IRP- Fondazione internazionale per la ricerca in paraplegia”. Clay Regazzoni Memorial Room via Arbostra 34, CH – 6963 Lugano – Pregassona info@clayregazzoni.com – www.clayregazzoni.com