Ci è giunta una critica in merito alla nostra presenza alla serata “La Bella d’Italia” dello scorso 19 luglio a parte del sig. Gianfranco. Risponde il presidente onorario sig. Giacomo Tansini.
Tengo a precisare che la serata del 19 luglio presso l’Osteria degli Amici di Gradella dedicata alla scelta delle modelle sfilanti (La Bella d’Italia), non è stata organizzata dall’associazione Aiutiamo la paraplegia – Club Clay Regazzoni Onlus. ma bensì dal sig. Rizzon e dal suo staff professionale, tutti altamente preparati in questo tipo di eventi; noi del club eravamo solo degli ospiti con un solo compito, raccogliere fondi (totale raccolta della serata € 5,00) con sensibile invito da parte del sig. Rizzon, nostro sostenitore da ben 18 anni.
La mia presenza non era indispensabile perché comunque tutti i dirigenti del club hanno ottime capacità nel far funzionare l’associazione, quindi che ci sia il fondatore o il presidente non cambia assolutamente nulla, se un donatore vuol dimostrare la sua sensibilità lo deve fare non per simpatia ma per aiutare la ricerca scientifica che in questo caso noi la rappresentiamo con massima trasparenza.
Da come Lei mi scrive ho capito che se fosse stato presente il sottoscritto oppure il presidente don Luigi ci sarebbero stati stimoli differenti; mi dispiace veramente, ma io non faccio dediche né sui calendari, né firmo autografi su cartoline: sono semplicemente uno che il tempo libero lo dedico da ben 20 anni al Club che con Clay Regazzoni ho costruito al solo scopo benefico e non per diventare un VIP “dei poveri”. Le dò una possibilità, visto la Sua bravura nell’esprime la Sua opinione, la invito a suggerire come raccogliere fondi, noi del club siamo molto aperti alle nuove idee, ben venga chi trova la soluzione che funziona (ma nella raccolta fondi però!) rimanendo umili e con i piedi per terra.
Come promesso ho voluto risponderle ufficialmente usanto come strumento il sito del Club, rispettando la privacy e non dalla mia mail personale.
Con sincerità, il fondatore e presidente onorario, Giacomo Tansini