I bolidi della Formula 1 in pista per sconfiggere la paraplegia

Testata: Il Cittadino.

Ferrari e Maserati hanno acceso i motori per sostenere la ricerca sulla paraplegia e far conoscere i problemi legati a questa malattia. È l’iniziativa promossa dall’oratorio San Luigi di Cadilana e dall’associazione “Aiutiamo la paraplegia – Club Clay Regazzoni Onlus” che, per il 17esimo anno consecutivo, hanno realizzato insieme la “Mostra di auto sportive” a scopo benefico. In prima linea nell’organizzazione, il parroco di Cadilana don Luigi Avanti, grande appassionato di motori, ha celebrato domenica mattina la Santa Messa in suffragio di quattro piloti che hanno fatto la storia dell’automobilismo italiano: Eugenio Castellotti, Gabriele Rumi, Michele Alboreto e Clay Regazzoni, il cui casco è stato posizionato sull’altare della chiesa. Terminata la celebrazione, sono arrivate nel cortile dell’oratorio le protagoniste: la Maserati nera da 180 mila euro concessa per un giorno dalla casa automobilistica di Modena, come contributo alla causa dell’associazione, la Minardi Formula 1 dell’azienda Fondmetal di Palosco e il prototipo Osella del 1978 usato per le gare di slalom. Ad attirare l’attenzione degli appassionati non sono state solo le tre Rosse Ferrari: la 458 Italia, la Mondial e la 328, ma anche l’Alpine Renault blu che ha vinto il campionato mondiale di rally negli anni ‘71-’73, la Porsche bianca degli anni settanta e l’Alfa Romeo 147 gta di proprietà del parroco. Con una piccola donazione, gli amanti delle auto sportive hanno potuto fare un giro dal lato del passaggero o cimentarsi in una corsa con il simulatore della Ferrari. Al volante della Maserati, il fondatore del club, Giacomo Tansini, ha accompagnato alcuni partecipanti in un insolito tour. «Dal 1994 siamo impegnati per beneficienza – ha detto don Avanti -. A novembre consegneremo la somma ad alcuni centri clinici e al reparto unità spinale dell’ospedale Niguarda».

 

 

 

 

 

 

Pubblicato in Rassegna stampa.