Paullo, dalla “corsa dei sogni”. 3mila euro al Club Regazzoni

Testata: Il Cittadino.

Paullo. Missione compiuta. Sfrecciando con un bolide di quasi 80 anni per l’Italia e le insegne del Club Clay Regazzoni di Paullo. L’impresa del pilota Mark Midgley e del copilota italiano Carlo Ghezzi ha portato per la prima volta la solidarietà nella storica corsa automobilistica delle Mille Miglia. A bordo di una Aston Martin Ulster del 1935, contraddistinta dal logo della onlus dedicata al pluri campione del mondo di F1 Clay Regazzoni, diventato paraplegico a causa di un gravissimo schianto sul circuito di Long Beach nel 1980 e poi scomparso nel 2006, ancora per un incidente sulle quattro ruote, ma sull’autostrada A1, i due hanno raccolto poco meno di 3 mila che saranno destinate alle finalità benefiche del club. E al sostegno di tre enti che si occupano di paraplegia, il centro Uro Paraplegico dell’Ospedale Niguarda di Milano, alle sede di Mozzo degli Ospedali Riuniti di Bergamo e all’ospedale di Montecatone nei pressi di Imola. Un’iniziativa singolare quella dei due, che hanno scelto di corredare la loro auto e le tute con cui correvano solo con il simbolo del club proprio per sostenere gli aiuti alla paraplegia, con la promessa che, per ogni chilometro percorso, sarebbe stata devoluta a favore dell’associazione una cifra. Complessivamente si parla di 3 mila euro raccolti in una gara faticosa, ma emozionante, vissuta su un’auto aperta, con il telaio in legno, ricoperto da un leggero strato di alluminio e i 114 cavalli che permettono di sfiorare i 160 chilometri orari. Un bolide veloce e stretto, «tanto che in due ci si sta solo se il navigatore tiene il braccio fuori», senza contachilometri né tachimetri a far da garanti. Circostanze che non hanno impedito ai due di piazzarsi bene in classifica, raggiungendo il 25esimo posto su 350 partecipanti, superando piloti professionisti e presenze storiche della Mille Miglia. «Per riuscirci abbiamo viaggiato dalle 6.30 del mattino alle 10.30 di sera fermandoci solo per rifornire, ma non abbiamo mai pranzato e abbiamo dormito otto ore in due notti – spiega Carlo Ghezzi – : in molte occasioni abbiamo sperato che il Clay (Regazzoni ndr) guardasse giù e sono sicuro che in due o tre occasioni ci ha dato una mano a restare in strada e quando la paura saliva, me lo immaginavo sorridente e passava tutto». Soddisfatto anche il pilota, Mark Midgley. «La Mille Miglia è stata, come sempre, una grandissima esperienza, una sfida ricompensata da una buona posizione in classifica – ha detto – , ma il vero piacere era sapere che si stava correndo per raccogliere fondi per una valida e seria opera caritatevole. Spero di avere ancora, in futuro, la possibilità di aiutare il Club». Il presidente onorario del Club Giacomo Tansini si è già messo in moto per portare l’auto a Cadilana per il raduno in programma domenica 10 giugno in collaborazione con il club Eugenio Castellotti. (Rossella Mungiello)

 

 

 

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