Alle Mille Miglia la traccia di Clay

Testata: Il Cittadino.

Paullo. Per ogni chilometro percorso dalla Aston Martin Ulster una cifra arriverà alla onlus

Paullo. L’augurio è che facciano tutte le mille miglia. Poco meno di 1600 chilometri, in lungo e in largo per l’Italia. E la speranza è tutte nelle mani del pilota inglese Marc Midgley alla guida della sua Aston Martin Ulster del 1935. Sarà lui, accompagnato dal copilota Carlo Ghezzi, a portare nella storica corsa delle Mille Miglia, partita ieri sera da Brescia, le insegne del Club Clay Regazzoni Onlus di Paullo. Giallo lo sfondo, tre carrozzine stilizzate, una verde, una bianca, una rossa, e la scritta Aiutiamo la Paraplegia: sarà questo l’unico logo sul bolide e sulle tute dei due che hanno deciso di sostenere il club di Paullo dedicato al pilota Clay Regazzoni, vincitore di cinque premi iridati in F1, paraplegico dal 1980 per un gravissimo incidente sul circuito di Long Beach, poi scomparso nel 2006 in un incidente d’auto lungo l’A1, all’altezza dello svincolo con l’A15 Parma-La Spezia. «L’idea di sostenere il Club in questo importante appuntamento sportivo viene da Carlo Ghezzi, da sempre un nostro socio e sostenitore che ha proposto l’impresa all’inglese Marc Midgley, per la prima volta accettato alla corsa con la sua Aston Martin Ulster – spiega Giacomo Tansini, presidente onorario del club – : sono stati richiesti tutti i permessi all’organizzazione della Mille Miglia e abbiamo ottenuto il via libera. Il simbolo dalla nostra onlus, che dal 1994 esiste come associazione con marchio e statuto, sarà l’unico sull’auto dei due. Non ci saranno quelli degli altri sponsor che sostengono economicamente l’impresa». Il tutto con un intento benefico: per ogni chilometro che lo storico bolide riuscirà a percorrere sul tragitto della Mille Miglia, sarà devoluta una cifra al Club Clay Regazzoni. «Anche gli sponsor che finanziano l’avventura si sono impegnati a contribuire con una somma per ogni chilometro percorso ed è qualcosa che non era mai successo prima nella storia della corsa – spiega ancora Tansini – : tutto quanto raccolto sarà poi destinato al centro Uro Paraplegico dell’Ospedale Niguarda di Milano, al centro Mozzo di Bergamo e al centro Montecatone di Imola, enti che sosteniamo da vent’anni con le nostre iniziative di solidarietà». Da qui l’augurio che l’Aston Martin arrivi indenne al traguardo, percorrendo tutte le mille miglia, facendo splendere per il Bel Paese l’invito alla solidarietà del Club Clay Regazzoni, oggi presieduto da don Luigi Avanti, parroco di Cadilana, dove il club ha anche una sede espositiva. (Rossella Mungiello)

 

 

 

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