In seguito a un grave incidente in F1, sul circuito di Long Beach, nel 1980, Clay rimase bloccato su una sedia a rotelle, ma continuò a correre in auto in competizioni come la Parigi-Dakar e ha anche fondato una scuola di guida veloce per disabili e il Club «Clay Regazzoni Onlus» – Aiutiamo La Paraplegia. Di lui Enzo Ferrari scrisse: «È uno dei piloti più rispettati e temuti dagli avversari perchè il suo temperamento in gara era fra i più audaci». Per questo piaceva tanto al Commendatore. Ma Clay riusciva puntualmente a farlo uscire di senno per colpa del suo stile di vita mondano: era perennemente circondato da belle donne e dedito alla vita notturna. Regazzoni morì in un incidente d’auto sull’autostrada A1 allo svincolo Parma-La Spezia nel 2006.
A proposito del film…
Il Fondatore Presidente Giacomo Tansini dice:
“Siamo molto onorati che un regista come Ron Howard abbia scelto di realizzare un film sulla F1 chiamando un attore come Pierfrancesco Favino ad intepretare il ruolo di Clay Regazzoni. Sperando che esca al più presto, ci farà rivivere l’emozione di un grande uomo come Clay Regazzoni, sportivo e molto sensibile anche prima del suo contatto con la paraplegia.
Avendolo conosciuto nel lontano 1974, essendo stato molto vicino a lui per circa 26 anni, siamo lieti di portare avanti con orgoglio una missione a lui molto cara.
Un grazie al dott. Alessandro Folador, manager di Favino, che in una lunga telefonata ha dimostrato molta sensibilità e attenzione rispetto all’attività benefica del Club Clay Regazzoni“.