La tuta della “Toro Rosso” e 300 presenti: che successo il Grand Prix della solidarietà

Testata: Il Cittadino.

Il tifo automobilistico solidale. Questa la miglior definizione uscita dalla sedicesima edizione del “Grand Prix della Solidarietà”, la gloriosa festa di fine stagione organizzata dal Club Clay Regazzoni al “Canadi” di Spino d’Adda per assegnare i contributi alle istituzioni che si occupano di lotta alla paraplegia. Oltre trecento gli appassionati dei motori presenti in sala, sotto l’attenta regìa di Giacomo Tansini, della conduttrice Claudia Peroni, volto televisivo di “Italia Uno”, con un “parterre” davvero invidiabile (l’ex pilota Bruno Giacomelli, il centauro Manuel Poggiali, Giancarlo Minardi ed una lunga teoria di personaggi noti ai box delle gare di Formula Uno, oltre naturalmente a Gian Maria ed Alessia, i due figli di Clay Regazzoni che hanno ricevuto in eredità il compito di “spalleggiare” il club paullese nella battaglia civile contro la paraplegia).Un evento sublime, all’apice del quale sono stati assegnati contributi per ben 38 mila euro, il frutto delle iniziative promosse dal sodalizio nel corso dell’anno, destinatari Michele Spinelli del reparto di paraplegia dell’Ospedale Maggiore (Niguarda) di Milano, il Centro di Rieducazione di Mozzo (Bergamo), don Beppe Tagariello del Centro di Montecatone (Imola) e Loredana Grossi, una paraplegica per lotta per uscire dalla sua condizione clinica e che si appoggia alla Comunità Montana di Roncola (Bergamo).Difficile non rimanere colpiti da così tanta voglia di solidarietà espressa nel mondo roboante dei grandi motori. Il lascito di Clay Regazzoni è preciso: lottare con ogni mezzo per rivolvere i problemi della paraplegia. Ed il club che porta il suo nome ne ha fatto una questione di stile: lavorare per coltivare la passione dei motori con l’occhio rivolto alla paraplegia. Un concetto molto caro anche al presidente don Gigi Avanti, parroco di Cadilana, grande appassionato di motori, che ha parlato nel corso della festa assegnando ai personaggi il famoso “Casco d’Oro”, simbolo dell’evento. Tra i partecipanti, anche Stefano Rumi, grande amico di Giacomo Tansini che molto fa per aiutare la causa. Il pilota della scuderia “Toro Rosso”, Buemi, ha inviato come omaggio alla festa, tramite Carlo Ghezzi, la sua tuta autografata, pezzo forte dell’asta che ha concluso il Grand Prix della solidarietà fruttando altri euro per la paraplegia e per i suoi malati. (Gian Rubitielli)

 

 

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