12° Gran Premio di Cadilana: una magnifica edizione

Una giornata primaverile ha tenuto a battesimo il primo appuntamento stagionale del club, avvenuto domenica 27 aprile a Cadilana.

Nella piccola località si è tenuto, infatti, il 12° Gran Premio, una manifestazione di solidarietà e divertimento. Erano presenti 45 vetture storiche, Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, che hanno attirato un elevato numero di persone. Sono state due le auto che hanno attratto particolarmente gli appassionati: una Ferrari 430 e una Maserati Quattroporte GT, per la quale i vertici del consiglio ringraziano il dott. Andrea Cittadini, addetto stampa della casa modenese. La giornata è iniziata di mattino con una messa di suffragio in memoria dei piloti lodigiani defunti, oltre che all’indimenticabile amico Clay Ragazzoni; la messa è stata celebrata dal vicepresidente, il sacerdote don Luigi Avanti.

Nel pomeriggio via a dei brevi giri automobilistici, 150 in tutto, per provare l’ebbrezza di salire su un auto sportiva seppure come passeggeri; questa fase della manifestazione ha fruttato alla causa di solidarietà del club la somma non indifferente di 6.560 euro.

A tutti i partecipanti è stato regalato un portachiavi che riproduce il casco di Clay Ragazzoni. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato all’organizzazione di quest’evento, ma soprattutto grazie a coloro che hanno offerto un loro contributo: la somma raccolta durante l’anno sarà come di consueto devoluta a progetti per la ricerca contro la paraplegia.

 

 

Auto sportive in mostra all’oratorio. Rassegna in memoria di Regazzoni

Testata: Il Giorno.

CORTE PALASIO. Passerella di bolidi sportivi da strada, oggi, a Cadilana, frazione di Corte Palasio che si incontra a mezza strada sulla provinciale che da Lodi conduce a Crema. Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale, che rientra negli hobby del parroco locale don Gigi Avanti, appassionato di grandi motori che vanta due peculiarità: presenta davvero delle vetture di tutto rispetto (almeno una quarantina, in bella rassegna negli spazi dellâ€?Oratono San Luigi) e permette la possibilità di fare una breve passeggiata sul bolide di gradimento, naturalmente con conduttori affidabili, per ragione umanitaria. L’edizione della rassegna è dedicata proprio alla memoria di Regazzoni, scomparso tragicamente lo scorso anno dopo una vita trascorsa in carrozzella in seguito all’incidente occorsogli in gara di Formula Uno, e di Gabriele Rumi, noto costruttore. Il programma della giornata è particolarmente intenso. Alle 10.30 don Avanti celebrerà il solenne rito religioso nella chiesetta parrocchiale della frazione in suffragio di Umberto Masetti, Gabriele Rumi, Michele Alboreto, Gigi Villoresi, Eugenio Castellotti, Guido Daccò e Clay Regazzoni. Al termine, sul sagrato del sacro tempio, solenne benedizione delle vetture presenti alla passerella. Nel pomeriggio, a partire dalle 14, possibilità di un tragitto su una vettura sportiva con alla guida un personaggio del motorismo mondiale. Alle 18 la conclusione della manifestazione. (Luigi Albertini)

 

 

Appuntamenti

Testata: Il Cittadino.

Cadilana. Raduno di motori Ferrari, Maserati, Alfa Romeo: le regine delle quattroruote italiane sbarcano a Corte Palasio e si danno appuntamento per le 13.30 di oggi domenica 27 aprile all’oratorio di San Luigi per il 12° Gran Premio di Cadilana, accolte con tutti gli onori dal padrone di casa, il parroco don Gigi Avanti. Difficile intuire se sotto la tonaca non nasconda in realtà una tuta da automobilista: se così fosse non ci sarebbe niente di cui stupirsi, visto che dal 1994 don Gigi ricopre la carica di vicepresidente del Club Clay Regazzoni onlus, un’associazione dedicata alla memoria del campione che, vincitore di 5 Gran Premi, pose termine alla sua carriera nel 1980 a causa di un incidente di gara che lo costrinse a passare il resto della sua vita su una carrozzina, vittima della paraplegia. Durante tutta la giornata di domenica sarà presente un banchetto dell’associazione e chi lo vorrà potrà salire a bordo dei bolidi che, nel pomeriggio, faranno bella mostra di sé in paese: l’emozione di un giro in fuoriserie in cambio di una piccola offerta. Alle ore 10.30 don Gigi celebrerà infatti una Messa in suffragio di alcuni celebri piloti scomparsi. I premi verranno consegnati alle ore 18, prima di chiudere in festa la rombante manifestazione.

 

 

Ferrari, Maserati e Alfa a Corte Palasio: miti a quattroruote contro la paraplegia

Testata: Il Cittadino.

Ferrari, Maserati, Alfa Romeo: le regine delle quattroruote italiane sbarcano a Corte Palasio e si danno appuntamento per le 13.30 di domenica 27 aprile all?oratorio di San Luigi per il 12esimo Gran Premio di Cadilana, accolte con tutti gli onori dal padrone di casa, il parroco don Gigi Avanti. Difficile intuire se sotto la tonaca non nasconda in realtà una tuta da automobilista: se così fosse non ci sarebbe niente di cui stupirsi, visto che dal 1994 don Gigi ricopre la carica di vicepresidente del Club Clay Regazzoni, un?associazione dedicata alla memoria del campione che, vincitore di cinque Gran Premi, pose termine alla sua carriera nel 1980 a causa di un incidente di gara che lo costrinse a passare il resto della sua vita su una carrozzina, vittima della paraplegia. «Attraverso iniziative come quella di domenica spiega don Gigi raccogliamo fondi per finanziare la ricerca sulla paraplegia: in particolare sosteniamo il reparto di Uroparaplegia dell?ospedale Niguarda di Milano e il centro di riabilitazione di Mozzo». Durante la giornata di domenica sarà presente un banchetto dell?associazione e chi lo vorrà potrà salire a bordo dei bolidi che, nel pomeriggio, faranno bella mostra di sé in paese: l?emozione di un giro in fuoriserie in cambio di una piccola offerta. Ma chi reggerà il volante? «I proprietari delle automobili risponde don Gigi compreso il sottoscritto». La passione per i motori non esenta però il parroco dai suoi compiti tradizionali. Alle ore 10.30 don Gigi celebrerà infatti una Messa in suffragio di alcuni celebri piloti scomparsi: «Pregheremo dice per Clay Regazzoni, Umberto Masetti, Gabriele Rumi, Guido Daccò, Michele Alboreto e Gigi Villoresi, senza dimenticare il mitico Castellotti». E siccome finalità benefiche a parte sempre di un Gran Premio si tratta, non può mancare la competizione: i premi verranno consegnati alle 18, prima di chiudere in festa la rombante manifestazione.

 

 

Il prete della Formula Uno: «Il mio hobby è diventato una corsa alla solidarietà»

Testata: Il Cittadino.

CORTE PALASIO – La sua passione per le auto è così forte che «Quattroruote» gli ha dedicato un servizio intitolato «Un prete in F1». Lui, in clergyman e colletto bianco, ama guidare anche i grossi bolidi, naturalmente per prova: la macchina d’ordinanza è invece comunissima, benché ricca di «optional». Amava frequentare anche i rally: la sua prima vettura fu una Fiat 500, poi venne la mitica Mini Minor, che lui stesso provvide a preparare per le gare. Ora, basta competizioni: gli è rimasta la grande passione che abbina alla solidarietà. Don Gigi, perché questo hobby certamente insolito per un religioso? «Perché amo i motori: frequento da sempre l’ambiente e conosco molti piloti. Conoscevo benissimo anche Regazzoni, ora sono rimasto in eccellenti rapporti con la sua famiglia. Tra gli altri, ricordo il povero Michele Alboreto, ma prima ancora Gigi Villoresi, Alessandro Zanardi e altri ancora». Come si concilia la religione con l’automobilismo? «Non è un problema, anch’io ho diritto di avere le mie passioni, che coltivo con soddisfazione. Come vede, nel mio ufficio ci sono modellini di vetture, ricordi di incontri con i campioni, più tante altre testimonianze di quello che considero un semplice hobby, che per la verità ho sempre avuto. Ricordo che quando ero seminarista, nei ritagli di tempo correvo con la 500 a casa per aiutare i miei in campagna: in realtà, era l’occasione per guidare, esercitarmi fuori dal seminario». Dei campioni che ha conosciuto, quali le sono rimasti impressi? «Direi tutti: si tratta di uomini con grandi qualità umane e sportive. Mi ha impressionato Michele Alboreto per la sua semplicità: era rimasto sempre un ragazzo umile, non si era mai montato la testa. Anche Regazzoni era un grande, al di là della fama di burbero: in realtà, era un vero signore, sempre molto disponibile. Ho incontrato un paio di volte Schumacher: una persona molto disponibile. Ricordo in particolare il ragazzino malato che viveva vicino a La Spezia: Michael gli scrisse una cartolina di incoraggiamento, pare che il giovane abbia preteso di portarsela nella tomba». Don Gigi, non abbiamo ancora capito come è nato questo hobby. «Non lo so, credo sia una passione da persona normale. Mi piaceva, lo confesso, partecipare alle gare, soprattutto rally. Poi quando divenni parroco di Gradella ebbi la fortuna di conoscere persone che lavoravano nel grande circuito della Formula Uno e per me è stato il massimo: la passione ha allargato i suoi confini». Hobby e solidarietà… «Sì, con il Club Clay Regazzoni, del quale sono vice presidente. Ho conosciuto Giacomo Tansini, il leader: ci siamo subito trovati in sintonia nel pensare ad un sodalizio capace di riunire gli appassionati del grande motorismo e nel contempo raccogliere fondi per la ricerca. A fine anno, entro novembre, organizziamo il Grand Prix della Solidarietà per assegnare i fondi agli enti che fanno ricerca sulla paraplegia, sempre con la benedizione di Regazzoni ed ora della sua famiglia». Mai ricevuto rimproveri dai superiori? «No, mai. Anzi ricordo di aver organizzato la visita del cardinale Dionigi Tettamanzi all’autodromo di Monza: quelli della curia sono ricorsi a me per via delle mie conoscenze e devo dire che sua eminenza è rimasto entusiasta. Anche il mio vescovo, monsignor Giuseppe Merisi conosce perfettamente la mia passione ed anzi in qualche occasione mi chiede ragguagli». Lei, come parroco di Cadilana, è pure celebre per il raduno annuale di auto sportive. «È in programma a breve, domenica 27 aprile». (Luigi Albertini)

 

 

Domenica 27 aprile si terrà il 12° Gran Premio di Cadilana

Domenica 27 aprile 2008 l’Oratorio San Luigi di Cadilana di Corte Palasio (Provincia di Lodi), assieme all’Associazione “Aiutiamo la Paraplegia” – Club Clay Regazzoni Onlus, organizzano la 12a mostra di auto sportive dedicata a Clay Regazzoni e Gabriele Rumi.

«Formula 1» campione di solidarietà

Testata: Il Cittadino.

NIBIONNO. Raccolti quasi diecimila euro per i disabili, Barlusconi soddisfatto

NIBIONNO. La solidarietà abita a Nibionno e così ancora una volta dopo un intero anno di lavoro per raccogliere materiale riciclabile e trasformarlo in soldi, il Formula 1 Onluns Club ha staccato un assegno di 9.845 euro. Per la settima volta Edo Barlusconi e il suo gruppo hanno lavorato rimboccandosi le maniche per raccogliere fondi da destinare ai disabili. L’epilogo di un intero anno di raccolte è stato il ?gran premio della solidarietà? una serata conviviale dove si sono visti molti piloti del mondo dell’automobilismo. Alla serata di chiusura, hanno presenziato Giancarlo Minardi, costruttore faentino per molti anni nel circus della Formula 1 e vero talent scout di piloti italiani. L’imprenditore ha ceduto il suo staff e la struttura Minardi alla Red Bull, lasciando un vuoto in questo fantastico mondo. Nella serata benefica Minardi si è improvvisato a raccogliere soldi tra i conviviali per il fondo benefico. Anche la Ferrari di Maranello ha inviato il suo rappresentate e così Filippo Petrucci ingegnere responsabile affidabilità e sviluppo per la casa di Maranello ha portato con se dei gadget Ferrari messi poi all’asta. Altri protagonisti della serata sono stati Marco Mapelli, il barzaghese che nel 2007 è risultato il miglior debuttante nella Formula 3 australiana, quindi Marco Spinelli vincitore di tre edizioni del Rally di Monza e che avrebbe dovuto correre quest’anno la Dakar con Massimo Capoferri. Poi Giacomo Tensini, presidente del club intitolato al compianto Clay Regazzoni, il dottor Marco Spinelli (omonimo del pilota) del reparto leucemia infantile del San Gerardo di Monza e ancora l’attore Luciano Boron, mentre per le istituzioni erano presenti il sindaco di Nibionno, Angelo Negri e per la provincia il consigliere Federico Pennati. «Quando abbiamo trascritto la cifra sul mega assegno mi sono emozionato – ha spiegato Edo Barlusconi – da quando siamo nati come associazione no profit abbiamo raccolto in beneficenza oltre 50 mila euro e abbiamo fatto felici molte persone». (Oscar Malugani)

 

«L’esempio di Regazzoni ci guida nella difficile corsa della ricerca scientifica»

Testata: Il Cittadino.

UNA VITA PER GLI ALTRI

PAULLO- UN CLUB di tifosi della Formula uno si trasforma in una «Onlus» a fini benefici. Questa è la passione di Giacomo Tansini Nato nel 1955 a Lodi, ma paullese d’adozione. La passione per i motori lo contagia sin da tanto da sognare un aggeggio a miscela per la bicicletta. A 14 anni ecco la prima moto, a 18 la prima vettura, una Fiat 600 usata, cui segue una Fiat 127 da sottoporre a modifiche per renderla più veloce. Nel 1973 la missione a Maranello, quindi a Fiorano per assistere alle prove della Rossa con Jacky Ickx. Tansini è poi di casa all’autodromo di Monza insieme futura moglie Anita e a don Gigi Avanti, il «prete-pilota» oggi parroco di Cadilana, alla guida di una Mini Cooper. Stringe amicizia con Clay Regazzom. Nel 1980, seduto davanti alla Tv Tansini assiste al dramma di CI«y, l’incidente che lo costringerà a vivere sulla sedia a rotella Nasce l’idea di un “fans club”, ma Regazzoni accetterà di dare il nome a patto che si dia da fare per combattere la paraplegia. Ed è la storia di un sodalizio che ha saputo raccogliere in 14 anni 500mila euro destinati alla ricerca. Giacomo Tannini ha fondato con il pilota ticinese i Club Clay Regazzom “Aiutiamo la paraplegia” il 18 novembre I993. L’obiettivo è preciso: diffondere la passione per il grande motorismo promuovendo iniziati ve nei vari paesi per raccogliere sussidi da girare alla ricerca sulla paraplegia. Un’idea che galvanizza Tansini, coinvolgendo in pratica tutto il mondo dell’automobilismo, Formula Uno compresa, grazie proprio alla diretta partecipazione di Regazzoni, sempre in prima fila a sostegno del sodalizio fino alla sua tragica scomparsa. Ora il sostegno continua con la famiglia dell’ex pilota, per cui la politica non muta: manifestazioni dovunque, nel nome di Regazzoni, per un «Grand Prix della Solidarietà» ogni anno a fine novembre durante il quale assegnare i fondi ai ricercatori. Tansini, quando si tenne la prima edizione? “Il 2 luglio 1994, con la distribuzione di 8,5 milioni di lire: Io scorso novembre abbiamo celebratola quattordicesima puntata assegnando ben 46mila euro. Purtroppo l’improvvisa scomparsa di Clay ci ha privati di un grande uomo, un impagabile promotore della solidarietà: mi chiamava a qualsiasi ora, si programmava e si discuteva sulle varie iniziative, sempre con lo scopo di sensibilizzare gli sportivi a sostenere la battaglia contro la paraplegia, con la speranza, tutt’altro che utopica di far tornare a camminare un giorno chi ora vive in carrozzella. Sta tutto scritto nel nostro statuto e devo dire che, proprio grazie a Regazzoni, siamo conosciuti nel mondo dei motori, tanto che tra i nostri sostenitori figurano Valentino Rossi, Michael Schumacher, Ivan Capelli, che non manca mai ai nostri Grand Prix della Solidarietà, e poi Jean Alesi, Fisichella, Zanardi, Trulli, senza scordare i team manager, come Giancarlo Minardi e lo stesso Luca di Montezemolo, e persino il Nobel professoressa Rita Levi Montalcini”. Tutto con il sostegno di Regazzoni? “Siamo riusciti ad aprire molti cancelli,anche quelli più difficili, perseguendo obiettivi davvero insperati, come ad esempio quello di portare alcuni paraplegici ai box dell’autodromo di Monza in occasione delle prove di Formula Uno. Devo davvero ringraziare la famiglia Regazzoni, la signora Maria Pia, i figli Messia e Gian Maria, decisi a continuare il sostegno al nostro club per continuare il lavoro che avevano messo a punto con Clay. È un’esperienza semplicemente commovente, affascinante e appagante pur fra le tante difficoltà del nostro cammmo”. Avete dei buoni collaboratori? “Sì, i soci sono parecchie centinaia, non meno di 900. Devo molto anche a don Gigi Avanti, mio vice, parroco di Cadilana, che in parrocchia ha realizzato un piccolo museo con materiale della Formula Uno. E poi Luigi Cancelliere, Luciano Codazzi, Giorgio Identici, Ivano Ferrari, Fabrizio Bellani, Guido Bertoli, senza scordare mio figlio Roberto, grandissimo sostenitore”. Dove finiscono i fondi raccolti? “Come suggerito da Regazzoni, agli scienziati che fanno ricerca sulla paraplegia, in primis al professor Michele Spinelli, una volta all’ospedale di Magenta, ora a Niguarda di Milano, ma anche al centro di riabilitazione di Mozzo e ad altre istituzioni in linea con il nostro progetto”. Come si diventa soci? “Ci si può proporre scrivendo al Club Clay Regazzoni, via Mazzini 74, 20067 Paullo (Milano), oppure telefonando allo 02.90630113, oppure versando contributi sul conto corrente postale 13757257 o sul conto bancario 46263091, alla Cariparma di Paullo. Così la passione per i motori si è trasformata in un’occasione di solidarietà. (Luigi Albertini)