Un regalo per Ivan, per dimostrare affetto e come stimolo contro la malattia

Nei giorni scorsi il club è venuto incontro al desiderio di Ivan, un giovane studente dell’Istituto Einaudi di Lodi, affetto da sclerosi. Grazie all’interessamento di don Luigi Avanti, vicepresidente del club, è stato regalato al giovane un computer “firmato” Ferrari, proveniente direttamente dalla scuderia di Maranello. Così Ivan ha festeggiato il su 15° compleanno, circondato dall’affetto dei genitori e dei compagni di scuola che lo hanno accolto assieme ai professori allestendo una festa.

 

 

 

 

 

Centauri e “bikers” riuniti insieme per dare una mano al piccolo Fabio

Testata: Il Cittadino.

Raccolta fondi per il bimbo di Cadilana affetto da deficit neurologic

Personaggi bizzarri e persone assolutamente normali. Con la bandana in testa, il giubbotto di pelle addosso e soprattutto la stessa identica passione che li trasporta. Sia metaforicamente che materialmente: le motociclette. Soprattutto quelle americane, tra le quali ovviamente le mitiche Harley Davidson che tanto fanno sognare traversate ?coast-to-coast?, dall?Atlantico al Pacifico lungo la leggendaria Route 66, negli Stati Uniti. Un clima di festa che celebrava la passione per i motori quello che si respirava venerdì scorso a Lodi presso il locale T-Jane, lungo la via Emilia, in occasione della 4° edizione della Recall of the bikers che però quest?anno è stata arricchita da un lodevole scopo benefico. Aiutare il piccolo Fabio Muroni, bambino di Cadilana affetto da un grave deficit neurologico, a realizzare il proprio viaggio oltreoceano, destinazione Florida, per poter ricevere le costosissime cure che potrebbero aiutarlo a guarire e a vivere così una vita normale. L?organizzatore dell?evento, Simone Nervi, diventato padre da un anno, leggendo la storia di Fabio ha preso molto a cuore la raccolta di fondi e ha così accolto l?appello del parroco di Cadilana, don Luigi Avanti, che aveva esortato ad organizzare eventi in favore di Fabio. «Qualche chilometro in più per il piccolo Fabio», questa la frase scelta per sensibilizzare i partecipanti alla raccolta di fondi. La sensibilità di certo non è mancata, con oltre cento motociclisti accorsi ed anche qualche possessore di fantascientifiche super car americane, tra le quali Buick, Plymouth, Cadillac e la straordinaria Ford Gran Torino rossa del ?75, la macchina di Starsky e Hutch. La presenza di questi bolidi a due e quattro ruote ha attirato sul posto molti visitatori ed anche alcuni passanti, che transitando sulla via Emilia, incuriositi, hanno deciso di fermarsi. Il tutto nonostante il cielo coperto che non ha rinunciato a rilasciare qualche goccia di pioggia, ma che fortunatamente non ha rovinato la manifestazione, iniziata alle 21 e proseguita per qualche ora. Alla fine sono stati assegnati premi speciali per le moto e le macchine giudicate più belle mentre le offerte per Fabio venivano raccolte in un botte di plastica. La somma raggiunta ieri sera ammonta a circa 700 euro, meno di quanto si augurassero gli organizzatori che però non demordono e sono pronti ad impegnarsi ancora per aiutare lo sfortunato bambino. Si sta infatti pensando ad una sorta di staffetta benefica tra i vari raduni motociclistici dove Simone Nervi e la moglie Angela Bossoni andranno con la cassetta riservata alla raccolta pro-Fabio. Il prossimo appuntamento è già fissato per il 12 luglio presso il locale ?Km298? a Lodi (via Emilia, vicino al Medical Center) in occasione del raduno dei Vipers. Perché il sogno americano di Fabio diventi realtà. (Andrea Secondi)

 

“Tilè” e barcaioli per Fabio

Testata: Il Cittadino.

Anche gli ambulanti raccolgono i fondi per il piccolo Fabio Muroni. Presso i banchetti del mercato di Lodi è possibile lasciare un?offerta per il bambino di 3 anni, colpito dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia, che ha bisogno di andare in Florida per cure. La campagna di solidarietà, che vede come garante la parrocchia di Cadilana e il parroco don Luigi Avanti, ha già messo insieme diverse risorse. E ora anche l?associazione degli ambulanti di Lodi e il circondario, con il suo referente Alessandro Malaspina. Nei giorni scorsi ha avviato l?iniziativa e tra qualche settimana consegnerà il ricavato all?Associazione barcaiuoli e lavandaie che da oggi metterà a disposizione il celebre Crucefis per aiutare il bambino. Con il gruppo di Giuseppe Boriani infatti ogni sabato e domenica di giugno sarà possibile, dalle ore 14 in poi, fare un giro in barca lasciando un?offerta.

 

 

Corte Palasio, per salvare il piccolo Fabio ora entrano in gioco Barcaiuoli e lavandaie

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Una gita sul fiume per aiutare il piccolo Fabio. L?associazione barcaiuoli e lavandaie metterà a disposizione il celebre Crucefis, per raccogliere fondi a favore del bambino colpito dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia, e da una paralisi cerebrale. Tutto il territorio si sta stringendo intorno alla famiglia per sostenere le costose cure. Campagne di solidarietà sono state promosse da gruppi di volontariato e tante persone, dietro la garanzia della parrocchia di Cadilana e il suo parroco don Luigi Avanti. Alla lunga lista d?iniziative, si è ora aggiunto il programma di un percorso sull?Adda promosso dal gruppo guidato da Giuseppe Boriani . «Ogni sabato e domenica di giugno sarà possibile, dalle ore 14 in poi, fare un giro a bordo del Crucefis – ha spiegato -. Il barcone sarà ormeggiato alla Piarda Ferrari e con una semplice offerta, da destinare al piccolo Fabio Muroni, si navigherà sino alla località Due Acque». Inoltre, il gruppo dei barcaioli organizzerà una 12 ore di briscola presso la Trattoria Vecchia Lodi di via Marchesi. Per iscriversi si verserà una quota di 7 euro, che poi saranno consegnati direttamente al parroco di Cadilana, il quale ha aperto un conto alla Banca di credito cooperativo di Corte Palasio per mettere insieme fondi (coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295). La manifestazione si svolgerà il prossimo 15 giugno grazie alla collaborazione dell?Associazione ambulanti di piazza della Vittoria, Franco Sottocasa, Parco Adda Sud, Altamarea e gruppo cartofilo Franco Asti. Intanto sono stati più che triplicati i fondi messi insieme da quando è partita la campagna. Don Luigi Avanti ha fatto sapere che ieri erano già circa 12mila euro i contributi versati. Alcuni anche da fuori provincia, un?impresa di Bergamo ha sostenuto la raccolta. «Sono davvero molte le manifestazioni organizzate nei prossimi giorni e diverse le iniziative che ci sono state annunciate – ha commentato la madre del piccolo Fabio – questo fa crescere le speranze». (Mat. Bru.)

 

 

Una sottoscrizione per il piccolo Fabio

La Parrocchia di Cadilana ha aperto una sottoscrizione per raccogliere fondi a favore della famiglia del piccolo Fabio, un bambino affetto dalla sindrome di West, una forma di epilessia grave dei bambini e che può avere qualche possibilità di cura in America. Chi volesse contribuire può farlo eseguendo un bonifico bancario sul conto corrente n° IT 90 R 08 79 43 30 40 00 00 00 51 52 95 sul Credito Cooperativo Laudense, Filiale di Corte Palasio. Intestatario: Parrocchia di Cadilana. Causale: donazione per Fabio

 

 

 

 

 

È partita la gara di solidarietà per Fabio Già iniziata la gara di solidarietà per dare una speranza a Fabio

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasion In programma per reperire fondi anche raduni motoristici e una due giorni culturale a Tavazzano Corte Palasion Servono fondi per le cure al bimbo affetto da paralisi cerebrale

Corte Palasio Sono già a disposizione 4mila euro per aiutare il piccolo Fabio Muroni. Il bambino di 3 anni, colpito dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia, e da una paralisi cerebrale, ha bisogno di andare in Florida almeno sei mesi, per farsi curare. Per questo è partita una campagna di solidarietà che vede come garante la parrocchia di Cadilana e il parroco don Luigi Avanti. «Siamo impegnati su diversi fronti per aiutare il bambino – spiega il sacerdote -; il primo giugno ci sarà un raduno di tuning, stiamo lavorando insieme alla Pro loco. Una coppia di San Colombano sta organizzando, invece, una gara di torte, in collina e a Cavenago. Poi ci sarà il raduno del 30 maggio, il ?recall of the bikers? organizzato da Simone Nervi, alle 21, lungo la tangenziale di Lodi, nel parcheggio del T-Jane american pub. Ieri, la mamma di Fabio, Michelina, mi ha portato una donazione di 500 euro. Altri passano di qua e mi danno i soldi da versare sul conto che è stato aperto alla Banca di credito cooperativo di Corte Palasio (Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295). Siamo arrivati a 4mila euro. Il fatto che sia la parrocchia a gestire il conto dà la possibilità anche alle ditte di fare le donazioni, avere in cambio la ricevuta e riuscire a scaricarle nella dichiarazione dei redditi. Anche gli ?Amici di serena?, poi, si sono impegnati a raccogliere i fondi per Fabio». Tra giugno e luglio, si svolgerà una manifestazione con il sosia barasino di Vasco Rossi. Giulio Cavalli, invece, attore lodigiano e direttore artistico del teatro Nebiolo di Tavazzano, ha già programmato una due giorni interamente dedicata a Fabio. Si parte il 7 giugno, al Nebiolo, con la battitura all?asta di un quadro di Tiziana Felisi, l?artista che ha partecipato alla biennale di Roma. A fare da battitore sarà lo stesso Cavalli. Con le sue capacità affabulatorie, alla Paolo Rossi, cercherà di raccogliere più soldi possibile. E se per quella sera non è previsto alcun biglietto d?ingresso, ogni spettatore, per riuscire a lasciare la sala dovrà versare una cifra destinata al bimbo di Cadilana.?«Felisi – spiega Cavalli – ha deciso di donare la sua opera. I tecnici e la direttrice di sala, Stefano Maj e Paola Vicari, quella sera non prenderanno un solo euro. Rinunciano al loro stipendio e organizzano la manifestazione con me. Anche le persone che si esibiranno, come i musicisti dei due concerti in programma, non prenderanno nemmeno i rimborsi spese. La manifestazione poi proseguirà domenica pomeriggio, a partire dalle 16, in biblioteca. L?obiettivo è raccogliere il più possibile, lasciando da parte l?amore per sé e l?esibizionismo». Da oggi, sul sito del teatro www.teatronebiolo.org, sarà disponibile il programma della due giorni che verrà costantemente aggiornato. La mamma di Fabio è soddisfatta: «Abbiamo preparato delle scatolette da mettere nei bar – spiega -, mentre la Banca di credito cooperativo me ne ha chieste 10 da esporre nelle varie filiali della banca. L?obiettivo è partire per Caserta a settembre. Il 29 maggio lo specialista Gaudenzio Garozzo dovrebbe tornare dalla Cina. Fabio sarà sottoposto alla visita, poi inizierà la cura nel suo centro italiano. Al termine di questo periodo ci sarà la fase americana». L?Asl, intanto, ha già assicurato che potranno essere rimborsate almeno le spese mediche che si aggireranno sui 91mila euro per sei mesi.Cri. Ver.Corte Palasio L?obiettivo è spingere il cervello del piccolo Fabio Muroni a funzionare. Attraverso l?ossigenoterapia, l?agopuntura e la riabilitazione. Ad intervenire è il professor Gaudenzio Garozzo di Caserta, attualmente in Cina come responsabile di un progetto dell?Istituto superiore di sanità e del ministero della salute sull?ictus cerebrale in medicina tradizionale cinese. Il medico vuole salvare la vita al piccolo Fabio di Cadilana che non parla e non cammina ed è affetto dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia. Fabio dovrebbe partire per Fort Lauderdale, in Florida, almeno per sei mesi. Però servono 97mila euro, alloggio compreso, almeno per questo primo periodo, ai quali si aggiungono il costo del biglietto aereo e il vitto dei genitori. Una bella cifra, ma la solidarietà dei lodigiani si è già messa in moto. Al momento, infatti, non è possibile dire se dopo i primi sei mesi Fabio dovrà tornare ancora in America e continuare il trattamento. Allora serviranno altri soldi. Il parroco don Luigi Avanti, ieri ha aperto un conto corrente presso la Banca di Credito cooperativo laudense di Corte Palasio, intestato alla parrocchia. Numerose le telefonate e le mail arrivate alla redazione e al sacerdote per avere informazioni su come aiutare la famiglia, a partire dagli Amici di Serena all?associazione ?Assistenza sanitaria. Infortuni e invalidità permanente da malattia? di Milano. I vigili del fuoco stanno organizzando una mega manifestazione a giugno per raccogliere fondi e anche Simone Nervi, l?elettrauto di San Colombano vorrebbe organizzare la tradizionale manifestazione del 30 maggio con le auto e le moto americane a favore di Fabio. «Mi farebbe piacere – commenta Nervi – sono papà anch?io da un anno». Un bambino «affetto da paralisi cerebrale – commenta Garozzo – è un paziente considerato gravissimo dalla medicina occidentale. Non esistono cure e il trattamento farmacologico tende solo ad attenuare la sintomatologia (attacchi epilettici, incapacità a controllare feci ed urine, incapacità a controllare la colonna vertebrale e il capo, difficoltà nella deglutizione, afasia o disfasia, spasticità e altro). Non essendoci una cura perché la medicina non riesce ad avere nessun controllo sul cervello danneggiato, si ritiene che questi bambini non possano avere un futuro roseo. Da più di vent?anni mi occupo di medicina tradizionale cinese anche essendo un medico occidentale e insegnando alla Sapienza di Roma. La paralisi cerebrale esisteva già millenni fa e i cinesi la curavano con ottimi risultati. Il compito nostro non è solo cercare di eliminare i farmaci che questi bimbi sono costretti ad assumere per controllare la sintomatologia patologica, ma anche cercare di spingere il cervello a funzionare nuovamente. Questo la medicina tradizionale cinese molto spesso riesce a farlo. Ciò dovrebbe portare in anni di trattamento a recuperare parte del tempo perso, a non effettuare nessun trattamento curativo se non uno sintomatico (quello occidentale)». In Italia si potrebbe fare tutto, ma dopo lo scoppio di due camere iperbariche ad ossigeno, queste da noi sono vietate. E poi l?Asl qui non permette più di un?ora al giorno di fisioterapia intensiva. Ecco allora la necessità di inviare i pazienti in America, spiega Garozzo. «Normalmente – aggiunge il medico – i bambini che io tratto tornano in Italia per un certo periodo in modo che io li possa controllare e trattare, visto che conosco bene la medicina tradizionale cinese. Noi cerchiamo e cercheremo di far recuperare a Fabio tutto il possibile. Per qualche bimbo ci siamo riusciti e ci stiamo riuscendo, ma non sempre tutte le ciambelle riescono con il buco. Speriamo che il nostro impegno e quello dei colleghi americani possano regalare a Fabio e alla sua famiglia la felicità che si meritano».Per collaborare nella corsa alla solidarietà ecco le coordinate internazionali (Iban) del conto: codice paese: IT,; Cin Iban: 90; Cin Bban: R; Abi 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Specificare nella causale che si effettua una donazione per Fabio. (Cri. Ver.)

 

Il computer della scuderia Ferrari servirà anche a vincere la malattia

Testata: Il Cittadino.

Il Club Regazzoni fa un super regalo a Ivan, il migliore dell’Einaudi, colpito da sclerosi

Non riesce a convincersi che sia vero. Un regalo per lui. Gliel?hanno consegnato, avvolto in carta rossa, davanti a una maxi torta per il suo 15esimo compleanno. L?hanno aiutato ad aprirlo, mai lui continua a chiedersi per chi sia quel regalo. Ivan Calvaruso, studente dell?Einaudi, residente a Tavazzano, è commosso. Si trova tra le mani il computer di Schumi, con il cavallino e il mouse rosso e nero. Il suo sogno è diventato realtà. Ivan, che a 8 anni è stato colpito da sclerosi multipla degenerativa, oltre ad avere la media del 9 (è il più bravo della scuola), ha una passione sfrenata per la Ferrari. «Stasera – scherza papà Enzo, mentre mamma Giusy taglia la torta – andrà a letto con il Pc». Ivan legge il biglietto d?auguri dei suoi compagni, poi la lettera della Ferrari che gli hanno consegnato il parroco di Cadilana don Luigi Avanti e Giacomo Tansini, leader del club Clay Regazzoni. “Il pc – recita il documento letto da Ivan a voce alta – ha contribuito a progettare parti d?auto prestigiose e performanti”. Per lui che aveva insistito fino alla nausea per farsi accompagnare a Maranello dai genitori, quella di oggi è una gran festa. «Le emozioni – ride Ivan, per alleggerire un po? il clima – fanno parte della vita». È una gran festa anche per i compagni della prima C, servizi sociali. Hanno addobbato l?aula con festoni e palloncini. «Ti vogliamo bene», scrivono sul biglietto. L?insegnante di italiano Giovanna Camera ha acquistato la torta, mentre l?assistente ad personam Naima Lisetti non lo perde di vista un attimo e l?insegnante di sostegno Linda Branca si commuove: «Sono contenta – dice -; un giorno mi aveva manifestato il desiderio di avere un computer della Ferrari, allora ho parlato con la preside Virginia Vitale; questa ha coinvolto subito don Avanti e in poco tempo siamo riusciti ad avere il pc di Schumacher». Il sacerdote indossa la tuta della Ferrari, come se fosse un vero pilota. «Sono appassionato di geografia – spiega Ivan -, mi piacciono la metodologia, la psicologia e l?inglese. Oltre alla Ferrari, i miei idoli sono Valentino, il Milan e la nazionale di calcio». (C. V.)

 

Già iniziata la gara di solidarietà per dare una speranza a Fabio

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Servono fondi per le cure al bimbo affetto da paralisi cerebrale

Corte Palasio. L’?obiettivo è spingere il cervello del piccolo Fabio Muroni a funzionare. Attraverso l’ossigenoterapia, l’agopuntura e la riabilitazione. Ad intervenire è il professor Gaudenzio Garozzo di Caserta, attualmente in Cina come responsabile di un progetto dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della salute sull?ictus cerebrale in medicina tradizionale cinese. Il medico vuole salvare la vita al piccolo Fabio di Cadilana che non parla e non cammina ed è affetto dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia. Fabio dovrebbe partire per Fort Lauderdale, in Florida, almeno per sei mesi. Però servono 97mila euro, alloggio compreso, almeno per questo primo periodo, ai quali si aggiungono il costo del biglietto aereo e il vitto dei genitori. Una bella cifra, ma la solidarietà dei lodigiani si è già messa in moto. Al momento, infatti, non è possibile dire se dopo i primi sei mesi Fabio dovrà tornare ancora in America e continuare il trattamento. Allora serviranno altri soldi. Il parroco don Luigi Avanti, ieri ha aperto un conto corrente presso la Banca di Credito cooperativo laudense di Corte Palasio, intestato alla parrocchia. Numerose le telefonate e le mail arrivate alla redazione e al sacerdote per avere informazioni su come aiutare la famiglia, a partire dagli Amici di Serena all’associazione ‘Assistenza sanitaria. Infortuni e invalidità permanente da malattia’ di Milano. I vigili del fuoco stanno organizzando una mega manifestazione a giugno per raccogliere fondi e anche Simone Nervi, l?elettrauto di San Colombano vorrebbe organizzare la tradizionale manifestazione del 30 maggio con le auto e le moto americane a favore di Fabio. «Mi farebbe piacere – commenta Nervi – sono papà anch?io da un anno». Un bambino «affetto da paralisi cerebrale – commenta Garozzo – è un paziente considerato gravissimo dalla medicina occidentale. Non esistono cure e il trattamento farmacologico tende solo ad attenuare la sintomatologia (attacchi epilettici, incapacità a controllare feci ed urine, incapacità a controllare la colonna vertebrale e il capo, difficoltà nella deglutizione, afasia o disfasia, spasticità e altro). Non essendoci una cura perché la medicina non riesce ad avere nessun controllo sul cervello danneggiato, si ritiene che questi bambini non possano avere un futuro roseo. Da più di vent’anni mi occupo di medicina tradizionale cinese anche essendo un medico occidentale e insegnando alla Sapienza di Roma. La paralisi cerebrale esisteva già millenni fa e i cinesi la curavano con ottimi risultati. Il compito nostro non è solo cercare di eliminare i farmaci che questi bimbi sono costretti ad assumere per controllare la sintomatologia patologica, ma anche cercare di spingere il cervello a funzionare nuovamente. Questo la medicina tradizionale cinese molto spesso riesce a farlo. Ciò dovrebbe portare in anni di trattamento a recuperare parte del tempo perso, a non effettuare nessun trattamento curativo se non uno sintomatico (quello occidentale)». In Italia si potrebbe fare tutto, ma dopo lo scoppio di due camere iperbariche ad ossigeno, queste da noi sono vietate. E poi l’Asl qui non permette più di un’ora al giorno di fisioterapia intensiva. Ecco allora la necessità di inviare i pazienti in America, spiega Garozzo. «Normalmente – aggiunge il medico – i bambini che io tratto tornano in Italia per un certo periodo in modo che io li possa controllare e trattare, visto che conosco bene la medicina tradizionale cinese. Noi cerchiamo e cercheremo di far recuperare a Fabio tutto il possibile. Per qualche bimbo ci siamo riusciti e ci stiamo riuscendo, ma non sempre tutte le ciambelle riescono con il buco. Speriamo che il nostro impegno e quello dei colleghi americani possano regalare a Fabio e alla sua famiglia la felicità che si meritano».Per collaborare nella corsa alla solidarietà ecco le coordinate internazionali (Iban) del conto: codice paese: IT,; Cin Iban: 90; Cin Bban: R; Abi 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Specificare nella causale che si effettua una donazione per Fabio. (Cri. Ver.)

 

Cadilana, dalla parrocchia un conto corrente per permettere a Fabio di curarsi in America

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Una speranza in più per Fabio Muroni. Viene dal parroco di Cadilana don Luigi Avanti che proprio oggi aprirà un conto corrente per la raccolta fondi destinata ad aiutare la famiglia del bimbo di tre anni, che è affetto da una grave malattia. Già decine di chiamate e lettere sono arrivate alla sede della nostra redazione per aiutare il piccolo, colpito dalla sindrome di West, una forma grave di epilessia sintomatica. Tutti vogliono aiutare Fabio, raccogliere i soldi e mandarlo in Florida all?Hbo di Fort Lauderdale, un centro specializzato nel quale la Medicina tradizionale cinese viene associata all?ossigenoterapia e alla fisioterapia intensiva. Fabio non cammina, non parla e mangia attraverso un sondino collegato direttamente allo stomaco. Non riesce ad afferrare gli oggetti e a reggere la testa. I genitori, Michelina e Vittorio, si sono rivolti a Gaudenzio Garozzo, un medico che insegna medicina riabilitativa all?università la Sapienza di Roma. Il professore, specialista in medicina tradizionale cinese, ha un centro a Caserta, mentre coordina un gruppo di medici all?Hbo. «L?abbiamo conosciuto perché abbiamo letto che Riccardo, un bambino come Fabio, è in cura dal dottore e sta per volare in America a farsi curare – racconta la mamma -. So che si sono ottenuti dei buoni risultati. Qua in Italia le camere iperbariche non vengono più realizzate dopo l?incidente al Niguarda di qualche anno fa. Per la medicina ufficiale italiana, mio figlio è dato per spacciato, quindi tentiamo questa strada. Poi chi lo sa, solo Dio può fare dei miracoli». Come al solito, in medicina, ci sono diverse scuole di pensiero e nei confronti della medicina tradizionale cinese vengono nutrite ancora un po? di riserve. I neurologi di Lodi contattati preferiscono non pronunciarsi perché non conoscono il caso, nutrono un po? di timori sul fatto che si tolgano i farmaci per l?epilessia, pensando a quanto è successo nei giorni scorsi a Udine alla ragazzina diabetica, e sulla validità scientifica del metodo impiegato. Francesco Avaldi, però, che è medico di famiglia dell?Asl di Lodi ed esperto in omeopatia ha un?opinione positiva della medicina cinese. «L?agopuntura – dice – è una buona cura. È in grado di riattivare i meridiani che sono i canali dell?energia, una via preferenziale per la trasmissione nervosa. Dal punto di vista medico scientifico, quindi, si tratta di un approccio plausibile. Nel merito non posso esprimermi perché non conosco il caso e neanche i medici che se ne occuperanno. Speranza che Fabio ritorni a parlare e camminare? Non so, come faccio a dirlo. La speranza è legata alle decisioni di Dio, l?approccio della medicina tradizionale cinese però è buono». In attesa dell?apertura del conto corrente, chi volesse fare donazioni può rivolgersi direttamente al parroco, ai numeri: 338 3421021; 0371 424056. (Cristina Vercellone)

 

Rombano i motori: la solidarietà viaggia sulle auto da sogno

Testata: Il Cittadino.

Cadilana. Raduno benefico grazie al Club Clay Regazzoni

Cadilana. Le cicale friniscono già in questa giornata d?estate anticipata, ma a Cadilana chi le sente? Per l?intero pomeriggio di domenica per le vie della frazione di Corte Palasio si odono soltanto freni stridere, clacson che strombazzano, portiere che sbattono, sgommate e l?assordante “concerto” di una cinquantina di motori a scoppio, tanti quante le fuoriserie che hanno partecipato al “12° Gran Premio” di Cadilana. L?evento, organizzato dal Club Clay Regazzoni onlus, ha richiamato in paese appassionati e curiosi (lodigiani e non), uniti dalla passione per le quattroruote e dalla volontà di aderire al progetto più importante promosso dall?associazione, da sempre impegnata a sostenere la ricerca per la paraplegia. Il Gran Premio di domenica infatti, oltre ad allineare nel cortile dell?oratorio Maserati, Ferrari, Cinquecento e Alfa Romeo, è stata anche un?occasione per raccogliere fondi: con un?offerta di 5 euro i numerosi visitatori hanno potuto sedersi al fianco dei piloti e provare l?ebbrezza di una breve scampagnata a tutta birra, sotto gli occhi tolleranti della polizia locale. «A fine giornata abbiamo raccolto ben 6.600 euro – dichiara don Gigi Avanti, parroco di Cadilana e vicepresidente del Club Regazzoni -. In tutto sono stati effettuati 150 viaggi, ma le persone che hanno partecipato sono state molte di più: io stesso ho fatto numerosi giri a bordo di una Maserati e non ero mai da solo». Pigiati contro la bassa capotte di una spider oppure comodamente distesi sulla poltrona anteriore di una lussuosa Alfa d?epoca, l?emozione è la stessa: lo strappo dell?accelerazione, il vuoto d?aria ad ogni scalata e il vento caldo che si infila dal finestrino a scompigliare i capelli dei bambini come le cotonature delle nonne, tutti felicissimi – indipendentemente da genere ed età – della folle corsa. Un giro in campagna e poi di nuovo in oratorio, giusto in tempo per un altra scorribanda o per ammirare i modelli che, a cofano aperto, si crogiolano sotto il sole a picco in attesa di prendere di nuovo la via del portone. «Quest?anno siamo partiti bene, sono molto soddisfatto», è il bilancio di don Gigi che, per niente pago del successo ottenuto, è già in procinto di scendere di nuovo in pista, e non si tratta di semplice metafora, a favore della solidarietà. (Silvia Canevara)