A Cadilana rombano i motori della solidarietà. Raccolti mille euro per aiutare il piccolo Fabio

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio. Se il bagagliaio di una berlina può contenere un impianto audio da 10mila watt di potenza, figuriamoci cosa potrebbe starci – e ci sta – dentro a quello gigantesco di un hummer, un bestione a quattro ruote simile a un suv, ma ancora più grosso. Il mondo del tuning e dell’hi-fi music non conosce mezze misure, anche quando si tratta di solidarietà, e il terzo raduno benefico organizzato domenica scorsa presso l’oratorio di Cadilana si è concluso con un incasso di più di mille euro, che andranno a favore del piccolo Fabio Muroni, il bambino affetto da una malattia per la quale sono necessarie cure costose negli Stati Uniti. A organizzare l’evento, un gruppo di ragazzi di Corte Palasio e dintorni accomunati dalla passione per i motori e per il tuning, ovvero l’arte di modificare la carrozzeria, gli impianti e le parti meccaniche di un’automobile secondo il proprio gusto e la propria fantasia. «Siamo partiti tre anni fa con il primo raduno in favore del club Clay Regazzoni di don Luigi Avanti, il nostro parroco, che anche quest’anno ci ha messo a disposizione il cortile del suo oratorio», spiega Paolo Sottili, uno degli organizzatori. «Con il tempo siamo cresciuti e abbiamo coinvolto due officine specializzate in tuning e hi-fi, The world car di Lodi e la Top sound di Carugate. Assieme ad altre imprese di Corte Palasio e ad alcuni privati, ci hanno dato una mano per acquistare i premi della lotteria e le coppe». Tre categorie e altrettanti premi, da attribuire all’automobile che tra le quaranta in gara si fosse dimostrata migliore nella categoria “estetica”, “sound quality” e “Spl”. «Spl è una sigla che significa Sound pression level – spiega Daniele Arena – assiduo cliente dell’officina di Lodi – ovvero il livello espresso in decibel a cui può arrivare la pressione sonora di un impianto audio». Roba da spaccare i timpani davvero, o almeno da far tremare il foglio di carta che sta appoggiato sul parabrezza di una delle auto in mostra, collegata in serie ad altre tre che, come lei, se ne stanno a portiere spalancate e radio accesa di fianco al palco. Chissà che la musica non sia riuscita ad arrivare fino alle orecchie del piccolo Fabio che, in volo per New York, non ha fatto in tempo a passare in oratorio a ritirare la targa preparata per lui dai ragazzi del tuning: «C’è scritto: Speriamo che un giorno possa anche tu guidare un bolide come questo – spiega Paolo Sottile -. Non appena tornerà dal suo viaggio gliela consegneremo personalmente». (Silvia Canevara)

 

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