I vertici del Club hanno incontrato la famiglia Regazzoni

I vertici direttivi del Club hanno incontrato lo scorso 25 febbraio la famiglia Regazzoni allo scopo di discutere gli sviluppi futuri dell’Associazione.

Come era già emerso nelle scorse settimane, i parenti dello scomparso amico Clay (la moglie Maria Pia e i figli Alessia e Gian Maria) hanno espresso il desiderio che il Club prosegua l’opera di solidarietà intrapresa in tutti questi anni.

Nella riunione è emersa anche la possibilità di rivisitare lo statuto: nel Consiglio Direttivo vi entreranno tutti gli esponenti della famiglia di diritto.

Alla riunione, tenutasi presso l’abitazione del vicepresidente don Luigi Avanti, vi ha partecipato anche Giancarlo Minardi, uno dei sostenitori “storici” della causa portata avanti dal Club Clay Regazzoni: anche per lui porte aperte nel Consiglio Direttivo.

Soddisfatto Giacomo Tansini: “Siamo rimasti molto contenti della piena e totale disponibilità dei familiari di Clay Regazzoni: si continua con rinnovato spirito di dedizione e sempre in favore della battaglia per combattere la paraplegia attraverso la ricerca e la prevenzione“.

 

 

 

 

 

A Cadilana sport motore della solidarietà

Testata: Il Cittadino.

Vita da parroco-56 Come le comunità del nostro territorio affrontano i mille problemi di un mondo che cambia

A Cadilana è di casa la solidarietà. Lo abbiamo intuito dopo l’intervista che abbiamo fatto a don Luigi Avanti, 61 anni, parroco di Cadilana dal 1994, in prima linea per sostenere la ricerca e la prevenzione in campo scientifico al fine di curare la papaplegia. Quanti sono gli abitanti della comunità parrocchiale? “La comunità, dal punto di vista civico frazione del comune di Corte Palasio, ha oltre 800 abitanti a cui si devono aggiungere circa 300 abitanti del quartiere di Fontana. Quest’ultimo dal punto di vista ecclesiale è parte della parrocchia di Cadilana. Due le chiese: la parrocchiale di Cadilana e a Fontana”. C’è stato in questi anni un incremento della popolazione? “L’incremento c’è stato per via delle nuove abitazioni. Di fatto le famiglie nuove non sempre si sono integrate con quelle già residenti da anni”. Che cosa si può fare per aiutare una maggiore integrazione? “Una delle possibilità è quella di incentivare l’aggregarsi all’interno dell’oratorio. Per questo volentieri stiamo cercando di migliorare la struttura oratoriana. Siamo in attesa delle reti per le attività sportive ed altri interventi di completamento sono previsti a breve. Probabilmente sarà l’estate il momento più opportuno per intensificare le iniziative”. L’oratorio è già oggi un punto di riferimento per l’intera comunità? “L’oratorio è senz’altro un punto di riferimento per gli abitanti della nostra comunità di Cadilana. L’attività oratoriana è già da diversi anni abbastanza strutturata. Perché abbiamo attività di animazione e le feste anche laiche (per esempio in occasione della festa del carnevale) sono preparate ed organizzate dalla parrocchia”. Quindi l’oratorio svolge una sua azione sociale? “Nella frazione purtroppo non ci sono negozi di alcun tipo. In sostanza l’oratorio è l’unico luogo di aggregazione ed è per questo che cerchiamo di stimolare occasioni di incontro, di amicizia e di condivisione”. I ragazzi e i giovani partecipano alla vita della parrocchia? “I bambini e i ragazzi delle medie sono presenti ogni domenica per la catechesi e per la celebrazione eucaristica. Per gli adolescenti c’è un’interessante esperienza di collaborazione con la parrocchia vicina di Corte Palasio; giovani e adolescenti mi aiutano moltissimo nel grest estivo che organizzo a luglio”. Lei è un esperto di “relazione” con i giovani, dal momento che li incontra a scuola nell’Istituto Einaudi di Lodi, dove insegna religione. Come riuscire a stabilire dei contatti positivi con loro? “È importante l’ascolto, il dialogo, l’impegno per la trasmissione dei grandi valori umani e spirituali. Noi dobbiamo tenere sempre aperta la porta a tutti ed essere dei testimoni”. Don Luigi, lei viene ricordato spesso come “il prete delle Ferrari”: perché questo collegamento con il celebre cavallino rampante? “Sono un appassionato ma soprattutto attraverso la mostra di macchine sportive allestita proprio a Cadilana io realizzo un sogno”. Quale è questo sogno? “A Cadilana, come ricordavo, c’è un evento che si celebra ogni anno con l’adesione di centinaia di appassionati. Si tratta di un’iniziativa promozionale per il sostegno alla ricerca ed alla prevenzione della terribile malattia della paraplegia”. Don Luigi quando è iniziato il suo impegno a favore della paraplegia? “Dalla costituzione del club dedicato al celebre e compianto pilota Clay Regazzoni, i principi e gli scopi di tale Club erano molto chiari, il principale era quello di legare lo sport alla beneficenza e di conseguenza l’organizzare varie manifestazioni per soddisfare tali scopi”. Che cosa ha fatto il club in questi anni? “Dal primo anno 1994, si sono organizzate varie occasioni, con l’unico scopo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca e allo sviluppo di nuove soluzioni per i paraplegici. Il nostro Club conta 10 membri attivi nel Consiglio direttivo e 900 iscritti sostenitori”. I fondi a chi sono destinati? “Ad un Centro di uroparaplegia “Alberto Zanollo”, presso l’ospedale Niguarda di Milano, reparto diretto dal dottor Michele Spinelli; al Centro di riabilitazione di Mozzo e ad altre piccole collaborazioni di necessità immediata”. Dopo la morte del pilota Regazzoni quale sviluppo avrà la vostra attività? “Il responsabile del club Giacomo Tansini insieme alla vedova di Clay Regazzoni, signora Maria Pia, i figli Alessia e Gian Maria, hanno deciso d continuare a i sostenere con convinzione l’intensa attività che si è sviluppata in questi anni. In un recente incontro che abbiamo avuto come direttivo è stato proposto una rivisitazione dello statuto del Club”. Che cosa succederà? “L’impegno sarà ancora più evidenziato nel ricordo dell’indimenticabile Clay. L’obiettivo è già quest’anno superare la quota 50mila euro raccolti l’anno. Anzi, da parte della famiglia Regazzoni c’è stata la disponibilità ad allargare l’attività anche in territorio svizzero: moglie e figli di Clay sono entrati di diritto nel consiglio del club, insieme allo stesso ex patron di scuderia Giacomo Minardi”. Ci sono appuntamenti imminenti in parrocchia? “Come ogni anno ci sarà il momento annuale (29 aprile) che coinvolge l’intero paese con la mostra delle macchine sportive. Poi in parrocchia stiamo già preparando il programma delle serate estive con la partecipazioni di importanti complessi musicali. Sarà ancora una volta un bel momento comunitario”. (Giacinto Bosoni)

 

 

 

Cadilana, il Club Regazzoni va avanti: moglie e figli del pilota diventano soci

Testata: Il Cittadino.

Corte Palasio Pausa di riflessione in casa del Club Clay Regazzoni dopo la tragica e prematura scomparsa dell’ex pilota ticinese. Il popolare sodalizio diretto da Giacomo Tansini ha chiamato a raccolta il consiglio invitando per l’eccezionale occasione la famiglia Regazzoni al gran completo (la consorte Maria Pia e i figli Alessia e Gian Maria), oltre al grande amico e sostenitore Giancarlo Minardi, il coraggioso costruttore romagnolo di Formula Uno che fu tra i più ferventi sostenitori di Clay Regazzoni e che ha sempre dato una mano al sodalizio che porta il suo nome e che da anni è impegnato nella raccolta di fondi per combattere la paraplegia.Il “summit” si è svolto nella abitazione di don Gigi Avanti, parroco di Cadilana e vice presidente del “Regazzoni”, oltre che grande appassionato di automobilismo solidale. Una riunione decisamente positiva: Tansini ha proposto una attenta rivisitazione dello statuto del Club, dalla quale è poi emersa la assoluta volontà di continuare nell’ attività che ha contraddistinto l’impegno della associazione in tutti questi anni, uno sforzo che ha portato ad elargire a scienziati e ricercatori quasi 490mila euro di contributi per la ricerca sulla paraplegia in tutti questi anni di impegno e di cene di solidarietà. La famiglia Regazzoni, in ricordo del caro congiunto, ha garantito il massimo supporto, così come lo stesso Giancarlo Minardi. Anzi, da parte della famiglia Regazzoni c’è stata la disponibilità ad allargare l’attività anche in territorio svizzero: moglie e figli di Clay entrano di diritto nel consiglio del “Regazzoni” insieme allo stesso ex pilota e patron di scuderia Minardi.Pienamente soddisfatti della riunione sia il presidente Tansini sia il suo vice don Gigi Avanti: “Siamo rimasti molto contenti della piena e totale disponibilità dei familiari di Clay Regazzoni: si continua con rinnovato spirito di dedizione e sempre in favore della battaglia per combattere la paraplegia attraverso la ricerca e la prevenzione”. (Gian Rubitielli)

 

 

 

 

Solidarietà a Nibionno

Nella serata del 27 gennaio 2007 si è tenuto il 6° Gran Premio della Solidarietà del Bar Formula 1 Onlus di Nibionno (Lecco), alla quale ha presenziato Gian Maria Regazzoni in memoria del grande Clay.

 

 

 

 

 

 

Il ringraziamento della Famiglia Regazzoni

Dalla Famiglia Regazzoni riceviamo e pubblichiamo. “La morte improvvisa di Clay ci ha sconvolti. La vicinanza e la solidarietà di tante persone ci hanno confortati. Nell’impossibilità di farlo singolarmente, desideriamo ringraziare di tutto cuore quanti ci sono stati vicino, lo hanno con noi suffragato e ne hanno onorata la memoria nei modi più diversi. La Madonna che stringeva tra le mani, lo porti in cielo e stenda su tutti la sua protezione. Grazie, Grazie“.

Maria Pia con Alessia e Luca e con Gianmaria e Alessandra Club Clay Regazzoni Onlus.

 

 

 

 

 

 

Famiglia Regazzoni: “Club continui le sue attività”

Giovedì 4 gennaio 2007 Gianmaria Regazzoni, figlio di Clay, ha incontrato il presidente Giacomo Tansini ed a nome della famiglia ha espresso il desiderio di proseguire le attività solidaristiche del Club Clay Regazzoni Onlus.

Pertanto tutti gli associati e tutti i sostenitori potranno continuare a manifestare i propri propositi di solidarietà tramite i nostri conti correnti bancari e postali.

Nel corso del 2007 si giungerà, inoltre, a stilare un nuovo statuto; novità anche nel Consiglio Direttivo: vi entreranno di diritto la moglie di Clay, signora Maria Pia, e i figli Gianmaria ed Alessia ed anche Giancarlo Minardi, uno dei sostenitori storici e grande amico del Club.

Proseguiranno quindi tutte le iniziative proposte, anche per ricordare Clay, il pilota gentiluomo: è poco noto, ma fin dal 1974, cioè molto prima dell’incidente che lo costrinse su una sedia a rotelle, Clay organizzava manifestazioni sportive con raccolta fondi per beneficenza; è questo il grande uomo che abbiamo perso e che continueremo a serbare memoria. La Famiglia Regazzoni e il Club Clay Regazzoni Onlus-Aiutiamo la Paraplegia invitano a non utilizzare il nome di Clay Regazzoni e di tutte le attività a lui legate senza consenso.