Il mondo della F1 piange la morte di Clay Regazzoni

Testata:  ItaliaOnline.

L’ex ferrarista vittima di un incidente stradale

È morto all’età di 67 anni per un incidente stadale l’ex pilota della Ferrari Clay Regazzoni. La monovolume sulla quale viaggiava è rimasta coinvolta in un tamponamento con un’altra vettura e un Tir sull’A1 Milano-Bologna, in direzione sud, nei pressi dello svincolo per la A15 Parma-La Spezia. Era al volante di un Chrysler Voyager targato Montecarlo con l’insegna “Clay Regazzoni Swatch”, la sua linea, e con lo stemma della manifestazione Coppa Città d’oro di Bergamo. Sui documenti trovati dalla polizia stradale c’era il vero nome, Gianclaudio Giuseppe Regazzoni.A bordo una carrozzina per disabili. Il personale intervenuto sul luogo dell’incidente ha riconosciuto l’ex pilota anche a vista. Lo schianto ha causato una coda di oltre 10 km. In Formula 1, Regazzoni aveva disputato 132 Gran Premi, vincendone 5 e collezionando 5 pole position. Miglior risultato in un Mondiale per lo svizzero il 2° posto nel 1974. In Ferrari aveva corso per 6 stagioni: dal ’70 al ’72 e dal ’74 al ’76. La sua carriera da pilota di Formula 1 era terminata a Long Beach, nel 1980 (GP Usa Ovest): protagonista di un brutto incidente, era rimasto seriamente ferito alle gambe e alla spina dorsale. Ma non aveva abbandonato il mondo dei motori, pur costretto su una sedie a rotelle. Regazzoni rimase comunque nel mondo dei motori come commentatore sportivo, ma soprattutto diventò negli anni un autentico promotore dell’inserimento dei disabili nella vita e nello sport. Fu fondatore del Club “Clay Regazzoni Onlus – Aiutiamo La Paraplegia” il cui scopo è raccogliere fondi da devolvere a Enti e Istituti che operano nella ricerca sui problemi della paraplegia. La sorte però ha voluto che perdesse la vita in un incidente stradale.

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato in Rassegna stampa.