Clay Regazzoni muore in un incidente stradale

Testata:  LeggoOnline.

L’EX PILOTA DELLA FERRARI AVEVA 67 ANNI. PARALIZZATO DAL 1980

Clay Regazzoni è morto questo pomeriggio in un tragico incidente d’auto sull’A1 Milano-Bologna nei pressi dello svincolo per la A15 Parma-La Spezia. La vettura sulla quale viaggiava l’ex pilota di Formula Uno è rimasta coinvolta in tamponamento con un’altra auto e un Tir. L’incidente si è verificato all’altezza del km 101 poco prima delle ore 17:00. Sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia Stradale, gli addetti Autostrade per l’Italia della Direzione II Tronco di Milano e gli operatori del soccorso meccanico. L’incidente ha causato una lunga coda, ma successivamente i mezzi di soccorso hanno provveduto a rimuovere i mezzi coinvolti nello schianto. L’ex ferrarista scompare così tragicamente all’età di 67 anni. La notizia,rivelata dal quotidiano.net diretto da Xavier Iacobelli, ha rattristato tutto il mondo dei motori e dello sport in generale. Regazzoni, infatti, aveva saputo reagire a un altro spaventosi incidente, quello che nel 1980 sul circuito di Long Beach lo costrinse per sempre su una sedia a rotelle in seguito alle lesioni riportate a gambe e spina dorsale. L’ex pilota era rimasto nel mondo dei motori come commentatore sportivo, ma soprattutto era diventato negli anni un autentico promotore dell’inserimento dei disabili nella vita e nello sport. È stato fondatore del Club ‘Clay Regazzoni Onlus – Aiutiamo La Paraplegià il cui scopo è raccogliere fondi da devolvere a Enti e Istituti che operano nella ricerca sui problemi della paraplegia.Allo stesso tempo era riuscito a mantenere la sua grande passione per le quattro ruote partecipando, fra l’altro, ad alcuni raid in Africa e a competizioni con le auto storiche. Quella di Gian Claudio Giuseppe Regazzoni, detto ‘Clay’, nato il 5 settembre 1939 a Lugano nel Canton Ticino è stata una vita al massimo. In particolare, la sua ‘primà vita, quella da pilota, è legata indissolubilmente alla Ferrari, la scuderia che lo lanciò in Formula Uno e che venne ripagata, dopo solo quattro gare, con il successo nel Gran Premio di casa per il ‘cavallino, il GP d’Italia. Dopo una breve parentesi con la BRM, dove conobbe Niki Lauda, fece ritorno nel 1974 alla ‘Rossà e fu artefice proprio in coppia con l’allora giovane promessa Lauda del rilancio della casa di Maranello che in quegli anni vide emergere la figura di Luca di Montezemolo (all’epoca direttore tecnico). Regazzoni lasciò di nuovo la Ferrari e dopo due stagioni incolori fu Frank Williams a riportarlo in alto nel 1979: anche in questo caso Regazzoni non deluse le aspettative consegnando alla casa britannica la prima vittoria a Silverstone. L’incidente che interruppe bruscamente la sua carriera avvenne un anno dopo, quando era al volante dell’Ensign. Regazzoni diede l’addio al ‘Circus’ dopo aver disputato 250 corse dal 1963 al 1980, collezionando 25 primi posti assoluti, 25 secondi posti e 21 terzi posti. Solamente in Formula Uno disputò 132 Gran Premi chiudendo sei volte primo e conquistando 5 pole position. Inevitabile la grande commozione in casa Ferrari e alla Williams, i due team storici di Regazzoni. «Con Clay Ragazzoni scompare un pilota e un uomo coraggioso e generoso che ha sempre interpretato la vita in questo modo -ha detto il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo- Lo ricordo non solo come un mio pilota in anni indimenticabili, ma anche come un vero appassionato della Ferrari. Per lui le corse erano ardimento e sfida da affrontare al limite, dal primo all’ultimo giro». «Insieme a lui e Niki (Lauda, ndr) -ha aggiunto- ho festeggiato il mio primo Mondiale alla Ferrari, nel 1975, e non posso dimenticare i suoi grandi successi, sulle nostre macchine sia di Formula 1 che sport. È un momento per me di grande tristezza anche perchè il suo carattere da »svizzero- napoletano« lo rendeva unico anche al di fuori delle corse e sono tantissimi i ricordi che mi tornano alla mente». «Clay vinse il primo Gran Premio per la Williams nel 1979 a Silverstone -ha ricordato Sir Frank Williams, che con Regazzoni ha condiviso il primo trionfo per la sua scuderia e il destino infausto di un incidente che li ha costretti su una sedia a rotelle- Quell’evento è stato probabilmente il più importante per la nostra scuderia in Formula Uno». «È sempre stato un gentiluomo -ha aggiunto Williams-. ed è sempre stato un piacere averlo nel nostro team. Patrick Head (dt del team) ed io e tutti i membri della scuderia lo ricorderemo sempre». «Con Clay Ragazzoni scompare un pilota e un uomo coraggioso e generoso che ha sempre interpretato la vita in questo modo. Lo ricordo non solo come un mio pilota in anni indimenticabili, ma anche come un vero appassionato della Ferrari. Per lui le corse erano ardimento e sfida da affrontare al limite, dal primo all’ultimo giro». Il Presidente della Ferrari Luca di Montezemolo ricorda così Clay Regazzoni, pilota della Ferrari per sei stagioni, dal 1970 al 1972 e dal 1974 al 1976, morto oggi in un tragico incidente «Insieme a lui e Niki (Lauda, ndr) ho festeggiato il mio primo Mondiale alla Ferrari, nel 1975, e non posso dimenticare i suoi grandi successi, sulle nostre macchine sia di Formula 1 che sport. È un momento per me di grande tristezza anche perché il suo carattere da “svizzero-napoletano” lo rendeva unico anche al di fuori delle corse e sono tantissimi i ricordi che mi tornano alla mente».

 

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