Testata: Il Cittadino.
Il club Clay Regazzoni piange la scomparsa di un suo grande amico e sostenitore. Si tratta del pilota milanese Guido Daccò, particolarmente attaccato al sodalizio del presidente Giacomo Tansini, tanto da partecipare con ammirevole regolarità a gran parte delle manifestazioni promozionali del club per la raccolta dei fondi destinati allo studio della paraplegia. Colpito da un male incurabile, Daccò è prematuramente scomparso a Lecco: era noto come l’esile globetrotter delle corse automobilistiche per via della modestia del suo peso. «Una perdita immensa per il nostro club – questo il commento del presidente del “Regazzoni”, Giacomo Tansini – dal momento che Guido Daccò sapeva svolgere al nostro fianco una eccezionale opera di diffusione della passione per l’automobilismo accompagnata dal desiderio di raccogliere fondi per combattere la paraplegia, esattamente i due disegni che accompagnano il nostro sodalizio». Classe 1947, Daccò era al “Regazzoni†dal lontano 1997: come pilota ha percorso tutta la trafila delle formule minori. Nel 1980 ha esordito in F2 alla guida di una Merzario, poi una March-Bmw; ha continuato nel 1981 in F2 con una Minardi-Bmw e durante quella stagione prese parte anche a gare del mondiale Endurance con la Lancia Beta Turbo Montecarlo. Il club Clay Regazzoni lo piange dunque con infinito affetto.