Testata: Il Cittadino.
Paullo. Il grande motociclista era un amico del sodalizio
Paullo Un pezzo di storia del Club Clay Regazzoni se n’è andato. L’annuncio viene dato dal presidente del popolare sodalizio paullese Giacomo Tansini e dal suo vice don Gigi Avanti, parroco di Cadilana: «È scomparso nei giorni scorsi il pilota motociclistico Umberto Masetti, aveva 80 anni e risiedeva a Torre Maina, nei pressi di Maranello, e faceva parte del nostro gruppo di lavoro per la raccolta di fondi destinati a combattere la paraplegia». In pratica, Umberto Masetti era una sorta di socio onorario del club, partecipava costantemente alle sue iniziative promozionali disseminate nell’arco dell’anno e che servivano a racimolare le offerte per determinare l’ammontare che ogni anno, a novembre, viene elargito dal “Clay Regazzoni” ai luminari impegnati nella ricerca sulla paraplegia in occasione dell’ormai famoso “Grand prix della solidarietà”, fiore all’occhiello del sodalizio.Il ricordo più fresco del pilota appena deceduto è dello stesso don Gigi Avanti: «Alla recente uscita che abbiamo organizzato a Maranello, in visita alla scuderia Ferrari, con gli studenti di Lodi, era tra i nostri accompagnatori ed ogni volta che partecipava alle nostre iniziative, ma anche alle varie manifestazioni in cui era invitato, amava esibire sulla sua tuta il logo del Club Clay Regazzoni: gli saremo eternamente riconoscenti per quello che ha fatto e rappresentato per noi». Grande amico del pilota ticinese, costretto a vivere su una carrozzella dopo il brutto incidente in gara sofferto diversi anni or sono, Umberto Masetti vanta una luminosa carriera agonistica ed era davvero un grande sportivo: fu campione del mondo nel 1952 e nel 1953 in sella ad una Gilera 500 (fu il primo italiano a vincere in quella categoria) ed ha vinto sei titoli italiani, oltre a duecento gare. Venne chiamato personalmente da Enzo Ferrari come pilota ufficiale della Ferrari per partecipare alla “Mille Miglia” quando era ancora una gara agonistica (si era ai tempi del nostro Eugenio Castellotti). A lui in Spagna, esattamente a Barcellona, è stato dedicato addirittura un monumento in cui egli è rappresentato in sella alla sua gloriosa Gilera e, sul petto, reca il simbolo del Club Clay Regazzoni.La perdita è particolarmente sentita da tutti i componenti del club paullese e se ne fa interprete il presidente Tansini: «Chiaro che lo ricorderemo sempre nel corso delle nostre iniziative: un personaggio come Umberto Masetti è di quelli che lasciano il segno in maniera indelebile».Un pezzo della storia del motociclismo se ne va, quindi, ma il suo ricordo resterà per sempre. (Gian Rubitiell)