Un giro in Ferrari per raccogliere fondi contro la paraplegia

Testata: Corriere della Sera.

Corte Palasio – Era diventata paraplegica a 27 anni, a seguito delle ferite riportate in un incidente stradale. Ora una donna bergamasca è tornata ad alzarsi. Ebbene: il merito è del professor Giorgio Brunelli, la cui ricerca è finanziata, da anni, anche dal club Clay Regazzoni, di cui è vicepresidente il parroco di Cadilana, don Luigi Avanti. L’intervento effettuato dallo stesso professore, 78 enne, viene definito dagli addetti ai lavori come eccezionale.«Da tre anni sosteniamo la ricerca di questo professore, che riteniamo un luminare in materia – spiega don Avanti -. E considerando quanto riusciamo a introitare per la solidarietà ogni anno, si può dire che a lui viene dedicato circa un quarto del totale. Siamo partiti tre anni fa con circa 20 milioni per arrivare ora a un cifra che si aggira intorno ai 25.000 euro».Del resto il chirurgo parmense è noto nell’ambiente medico fin dal 1973, quando siglò, nel nostro Paese, il primo reimpianto d’arto amputato su un ragazzo tredicenne. Ora ha operato G.C., una 31 enne che 4 anni fa aveva avuto un brutto incidente. Ma ecco come ha agito il professore, forte delle sue ricerche sostenute anche dal nostro club. L’operazione è consistita nel connettere il midollo situato sopra la lesione (che risulta essere vivo e vitale perché continua a essere collegato al cervello) direttamente con alcuni nervi sottostanti, che innervano gruppi muscolari fondamentali per la mobilità dell’anca. Tutto con l’aiuto di un “nervo-ponte”. Il luminare aveva previsto un’attesa minima di 20 mesi prima di poter vedere i primi risultati. Invece dopo 13 mesi la sorpresa: arrivano i movimenti volontari e la contrazione della muscolatura reinnervata. Insomma: le fibre nervose che dal cervello corrono, tramite il midollo spinale, fino al punto del trauma, hanno imboccato la deviazione realizzata dal professore raggiungendo i muscoli della coscia, rianimandoli. Ora, così la ragazza bergamasca può già fare cyclette e ginnastica. Chissà nei prossimi mesi. Don Luigi Avanti commenta: «Nel nostro paese si calcola che vivano almeno 70.000 persone con danni midollari e ogni anno si verificano 1.600 nuovi casi. Donare a favore della ricerca è fondamentale». (Flavia Mazza)

 

 

 

 

 

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