Testata: Il Cittadino.
Tutto pronto, a Tavazzano, per far decollare la dodicesima edizione della fiera di primavera denominata “Arti e Mestieri” in programma per il prossimo 25 aprile. Identico lo spirito dello scorso anno: «Anche per quest’anno – spiega il vicesindaco nonché assessore con delega al commercio Antonio Barattini – si desidera far toccare con mano, soprattutto ai nostri giovani, quelle che erano le professioni artigiane che ora vanno scomparendo. Perché non dimenticare, anzi, per far riprendere il filo perduto. Così, proprio per questo, porteremo qui ciabattini, fabbri, artigiani esperti in pelle, vetrai, ed esperti nella lavorazione del rame. Nel centro della nostra città. Finora si sono prenotate 40 bancarelle ma c’è ancora posto. Per dare adesione basta contattare l’ufficio commercio del comune». Quest’anno, tra l’altro, la scelta è quella di coinvolgere direttamente anche la popolazione scolastica locale. «Più classi – anticipa Barattini – arriveranno con le relative insegnanti per vedere da vicino quanto non si vuole dimenticare. Come l’anno scorso, invece, ci sarà un piatto tipico locale da gustare dalle 18 in poi: ma la ricetta sarà top secret fino all’ultimo». Ma ecco il programma dettagliato: alle 10.30 si terrà l’inaugurazione della fiera, nella piazza antistante la chiesa parrocchiale. Subito dopo ci si sposterà per inaugurare una nuova via, quella dedicata ad Eugenio Castellotti mentre nel pomeriggio a Tavazzano arriverà anche il club Eugenio Castellotti di Lodi con vetture d’epoca. Insieme al club Clay Regazzoni che, per l’occasione, esporrà anche una Formula Uno. Alle 11.30 partirà la visita agli stand delle autorità comunali con i figuranti in abiti d’epoca. Alle 12, invece, si potrà partecipare all’aperitivo di rito presso lo stand della pro loco. Con l’occasione si potranno assaggiare raspadura e degustare vini. Ma a Tavazzano arriveranno anche gli sbandieratori di Saluzzo: alle 14.30 si esibiranno insieme ai figuranti in costume d’epoca. Tutto condito con l’aria frizzante tipica delle fiere. (Flavia Mazza)