Testata: Il Cittadino.
Una speranza per guardare al futuro, oltre la disabilità grazie al progetto messo in campo dal Club Clay Regazzoni: un doblò della Citroen finanziato dal club di Cadilana a favore di persone paraplegiche e tetraplegiche, rimaste invalide in seguito a gravi incidenti automobilistici.
che dal 1994 lotta a fianco di persone svantaggiate, consentirà l’iscrizione alla patente di scuola guida con un pulmino equipaggiato di tutti i “confort” per la guida assistita: comandi vocali e sensori, infatti, saranno in grado di concedere la patente B a misura di tutti, anche a chi non possiede più il controllo dei comandi tradizionali.
aprirà la strada verso la patente senza dover sostenere il costo di un auto da dover comprare, ancora prima dell’esito finale – dichiara il fondatore e presidente onorario del Club Regazzoni Giacomo Tansini -. È un progetto che abbiamo intrapreso a braccetto con l’Associazione disabili bergamaschi presieduta da Claudio Tombolini con cui contiamo una collaborazione lunga diciotto anni».
Inaugurato lo scorso 27 settembre presso il Comune di Bergamo, il pulmino ha fatto tappa anche a Cadilana in occasione dell’autoraduno che aveva riunito appassionati di motori da tutto il Lodigiano, legati dalla passione per le auto da corsa ma soprattutto dal filo della solidarietà.
Finanziato dal buon cuore dell’associazione lodigiana, il mezzo riporta sulle fiancate anche i loghi del Clay Regazzoni memorial room, del Club Minardi di Paullo e Castelleone e dell’oratorio San Luigi di Cadilana per una missione sostenuta da anni anche da don Luigi Avanti: «Purtroppo spesso chi rimane invalido in seguito a incidenti stradali viene visto come un “disabile di serie B”». Ma la battaglia verso l’inclusione proseguirà anche in occasione della cena benefica del prossimo 27 novembre con un grande obbiettivo per il club: raggiungere il traguardo di un milione di euro a favore della paraplegia. «Sono ancora tanti i progetti che intendiamo intraprendere a favore di persone invalide – conclude Tansini – e la determinazione verso i prossimi traguardi non ci manca».
Lucia Macchioni