Un aiuto da un milione di euro. Il traguardo del club Regazzoni

Testata: Il Giorno.

la cifra donata a ospedali e centri di accoglienza in 28 anni di attività, iniziative e serate speciali

Alessandra Zanardi

Ventotto anni di attività e oltre un milione di euro donati a ospedali e centri di accoglienza per l’aiuto ai paraplegici. È un obiettivo importante quello raggiunto dal club Clay Regazzoni, associazione di appassionati di motori che opera nel Sud Milano e nel Lodigiano attraverso le sedi di Paullo e Cadilana. Il sodalizio nato nel 1993 su iniziativa di Giacomo Tansini e dello stesso Regazzoni non ha mai smesso di raccogliere fondi a scopo benefico. L’attività è proseguita anche dopo la morte del celebre pilota di Formula Uno, scomparso nel 2006, e quest’anno il club è arrivato a tagliare il traguardo del milione di euro come somma complessiva, recuperata in quasi sei lustri di attività.

A contribuire al raggiungimento di questa cifra, «che non era affatto scontato – chiosa il fondatore Tansini – soprattutto in questi tempi di emergenza sanitaria», è stata anche l’ultima edizione del Gran premio della solidarietà, la tradizionale cena di fine novembre che ogni anno chiama a raccolta soci e sostenitori del club, insieme a personaggi legati a vario titolo al mondo dell’automobilismo. L’edizione 2021 è andata in archivio con 200 partecipanti e un ampio parterre di ospiti, da Gian Carlo Minardi, fondatore dell’omonimo team di Formula Uno, agli ex piloti Jarno Trulli e Siegfried Stohr fino al giovane pilota di kart Thomas Baldassarri. Presenti alla serata, oltre ai familiari di Regazzoni, anche i rappresentanti delle strutture da sempre destinatarie dei fondi raccolti dal sodalizio: l’unità spinale dell’ospedale Niguarda di Milano, l’associazione dei disabili bergamaschi e la casa di accoglienza «Anna Guglielmi » di Montecatone.

Nel corso della serata, i rappresentanti di queste strutture hanno spiegato come vengono utilizzate le donazioni, mentre gli ex piloti Trulli e Stohr hanno ricevuto il «casco d’oro» in memoria di Regazzoni. In questo modo il sodalizio paullese continua a onorare il ricordo del compianto pilota e campione del mondo, costretto sulla sedia a rotelle in seguito a un grave incidente a Long Beach, durante il Gran Premio degli Stati Uniti, il 30 marzo 1980. La tenacia e l’energia di Regazzoni, che anche dopo l’incidente non abbandonò il mondo dei motori partecipando ad alcune gare di rally su vetture con comandi modificati e rivelandosi anche un apprezzato commentatore sportivo, rivivono nello spirito dell’associazione, che da sempre fonde sport e solidarietà con l’obiettivo, per quanto possibile, di regalare una speranza alle persone con paralisi delle gambe.

 

 

 

Pubblicato in Rassegna stampa.