Motori e solidarietà, uniti nel nome di Clay

Testata: Il Cittadino.

La memoria di Clay Regazzoni, leggendario pilota della Formula 1 anni ’70 e uomo immagine di quell’epoca d’oro delle corse automobilistiche, continua a vivere anche grazie ai ricordi delle persone che lo hanno conosciuto, e a iniziative di solidarietà come il Memorial organizzato dall’associazione “Aiutiamo la paraplegia – Club Clay Regazzoni”, che quest’anno trasloca a Lodi domenica 24 aprile.

Dal 1996 l’associazione ha lavorato per unire sport e beneficienza, organizzando varie manifestazioni con lo scopo di raccogliere fondi da devolvere in favore della ricerca e della cura per la paraplegia, una condizione fisica di cui ha sofferto anche Regazzoni in seguito ad un incidente sul circuito statunitense di Palm Beach nel 1980, che lo aveva costretto su una sedia a rotelle. Anche per questo motivo quindi la partnership fra l’associazione ed il pilota è stata negli anni molto fiorente: nei 26 anni di attività è riuscita a raggiungere complessivamente il milione di euro raccolti e devoluti agli ospedali Niguarda, di Magenta, di Imola ed al centro riabilitativo Mazza di Bergamo.

L’associazione negli anni ha sempre trovato sede per organizzare mostre ed eventi all’oratorio di Cadilana; da quest’anno però si è deciso di cambiare location per andare incontro al trasferimento di don Luigi Avanti, presidente dell’Associazione, presso l’oratorio di San Bernardo. Si terrà quindi a Lodi domenica 24 aprile la 26esima edizione della mostra di auto sportive, in cui saranno esposte, fra le altre, anche una Minardi F1 del 1993 e cimeli sportivi appartenuti a Clay Regazzoni, a Niki Lauda, a Jarno Trulli, Ivan Capelli, Michael Schumacher. Alla presenza della moglie di Regazzoni, Mariapia, e dei figli Alessia e Gianmaria, l’evento sarà inaugurato con una Messa alle ore 10:45. Il programma prevede poi l’arrivo di auto sportive, la possibilità di guidare queste vetture, l’accesso alla mostra ed una premiazione finale.

Il ricavato sarà interamente devoluto alla ricerca sulla frattura della colonna vertebrale.

Federico Dovera

 

 

 

 

 

Pubblicato in Rassegna stampa.