Club Regazzoni, obiettivo ricerca raggiunto

Testata:  Il Giorno.

Il bilancio dei progressi ottenuti dal professor Brunelli negli studi sulla paraplegia finanziati dall’associazione

PAULLO – Il Club Clay Regazzoni esulta: la notizia apparsa sulla stampa nazionale circa i progressi compiuti dal professor Giorgio Brunelli nella ricerca sulla paraplegia confermano la bontà della scelta di indirizzare i contributi annuali del sodalizio al noto specialista bresciano, tra i migliori in circolazione, operativo all’università della Leonessa, specialista nelle ricerche sul «nervo ulnare», capace di attivare, mediante innesti, la colonna vertebrale, cioè l’elemento che, se difettoso, costringe a vivere su una carrozzella. I propositi del ricercatore sono ovviamente quelli di tentare di far riprendere ai colpiti dal male l’uso delle gambe, di farli in pratica camminare. «Per noi le anticipazioni date dai giornali con così grande evidenza – spiega Giacomo Tansini, presidente del club paullese, sodalizio che vanta diverse centinaia di soci – rappresentano una sorta di vittoria in un Grand Prix automobilistico». Tansini, che è spesso a contatto con Clay Regazzoni, celebre campione ticinese della Ferrari che vive da anni come paraplegico in seguito ad un pauroso incidente automobilistico, ricorda che aiutare la ricerca sulla paraplegia ha sempre rappresentato il filo conduttore dell’attività del sodalizio: «Quando ci siano costituiti in associazione – dichiara – abbiamo subito spuntato l’uso del nome di Clay con la sua paterna e totale benedizione, a patto che si rispettassero due requisiti: diffondere la passione per l’automobilismo e raccogliere fondi da devolvere alla ricerca sulla paraplegia». In effetti, Regazzoni è sempre presente ogni anno a fine novembre al famoso «Grand Prix della Solidarietà», la megafesta che il club promuove nelle sale del «Canadi» di Spino d’Adda per assegnare i fondi raccolti nel corso dell’anno durante le numerose manifestazioni promozionali, ricorrenza alla quale il professor Brunelli non è mai mancato risultando tra i maggiori beneficiati dei contributi. L’altro è il professor Michele Spinelli, un tempo dirigente del reparto di urologia dell’ospedale di Magenta, pure lui ricercatore ed ora operativo all’Ospedale di Niguarda a Milano, reparto uroparaplegia. In dodici edizioni del «Grand Prix della Solidarietà» il «Regazzoni» ha distribuito qualcosa come circa un miliardo di vecchie lire: «Devo dire – conferma Tansini – che tutti i collaboratori del club lavorano attivamente per dodici mesi finalizzando l’impegno proprio a questo importante annuale evento che rappresenta la nostra testimonianza nei confronti di quanti sono costretti a vivere sulla carrozzella». (Luigi Albertini)

 

Pubblicato in Rassegna stampa.