Testata: Il Giorno.
CORTE PALASIO. Successo al defilée di fuoriserie promosso a scopo benefico dai soci del club automobilistico
CORTE PALASIO – Venti vetture super (18 Ferrari e due Maserati) al Raduno di auto sportive dedicato a Gigi Villoresi e organizzato dall’oratorio di Cadilana, frazione di Corte Palasio, con la collaborazione del Club Clay Regazzoni. Scopo: regalare emozioni agli appassionati dei grandi motori e delle auto speciali, raccogliere fondi da dedicare alla ricerca sulla paraplegia (raccolti 3.500 euro che andranno a unirsi agli altri importi raccolti durante l’anno dal «Regazzoni» con la medesima motivazione e che verranno assegnati al termine della stagione in una grande festa valida come Grand prix della solidarietà). Una festa gioiosa. La giornata sportiva era iniziata al mattino con la messa celebrata da don Gigi Avanti, parroco della borgata e vicepresidente del «Regazzoni», noto come il «prete dei piloti». Nella sua omelia, don Avanti ha ricordato Eugenio Castellotti nel 49° della scomparsa, Michele Alboreto e Gabriele Rumi, quest’ultimo proprietario della scuderia Minardi di Formula Uno con Giancarlo Minardi, nel 5° anniversario della morte. La prossima edizione del raduno verrà dedicata al 50° della vittoria di Castellotti nella Mille Miglia. Nel pomeriggio, la sfilata delle vetture e, soprattutto, l’ebbrezza di un giro con le Rosse e con le Maserati da parte degli avventori. Soddisfatto don Avanti: «Una manifestazione come la nostra potrebbe apparire come frivola e priva di valori, in realtà â€? spiega â€? ritengo che sia l’esatto contrario: noi concediamo agli appassionati qualche momento di spensieratezza con vetture generalmente irraggiungibili per il portafoglio comune, nella consapevolezza di provocare momenti di gioia, sollecitando quel senso della solidarietà che rappresenta poi l’obiettivo finale della nostra iniziativa». Al settimo cielo Giacomo Tansini, presidente del Regazzoni: «Cadilana rappresenta una tappa importante del nostro itinerario annuale per incontrare cittadini che amano le grandi vetture, regalando la possibilità di viaggiare, sia pure per un breve itinerario, a bordo delle stesse e di contribuire, con il loro contributo modesto, ma pur sempre importante, a consolidare il nostro conto per combattere la paraplegia». (L.A.)