“Regazzoni, un burbero con un gran cuore”

Testata: Il Corriere di Como.

I tanti appassionati che hanno partecipato ai funerali di Clay Regazzoni hanno testimoniato il loro dolore per la scomparsa di un grande personaggio, amato dalla gente, non soltanto dagli appassionati. E tra le persone che l’hanno conosciuto da vicino c’è Giancarlo Cattaneo, pilota di Rovellasca, che spesso, in pista e fuori, ha incrociato il ticinese. «Sicuramente ho un bel ricordo di Regazzoni – afferma – una persona che aveva un grande cuore e che amava stare con gli amici e con la gente. All’apparenza poteva sembrare burbero, ma poi se prendeva una persona in simpatia diventava disponibilissimo». «Di lui apprezzavo soprattutto la schiettezza – prosegue Cattaneo – Regazzoni ti diceva quello che doveva dire, senza nascondersi o senza essere ipocrita. Sicuramente non era uno che ti sorrideva davanti e poi magari ti parlava male alle spalle. Lo caratterizzava una grande sincerità e questo era un grande pregio». Cattaneo, prima di conoscere di persona Regazzoni, lo ha seguito come tifoso. «Ero all’autodromo di Monza quando Clay ha vinto il Gran Premio del 1970 con la Ferrari. È stato un pilota grintoso, in tutte le categorie in cui ha corso». Più recentemente, il corridore di Rovellasca ha avuto occasione di confrontarsi con il ticinese. «Entrambi abbiamo preso parte alle gare riservate alle vetture storiche – aggiunge – su circuiti di tutta Europa. Ci siamo confrontati anche nelle sfide in kart, al Motorshow, in Francia e in Germania, quando venivano organizzate competizioni alle quali partecipavano, tra gli altri, anche gli ex della Formula 1». «Proprio in quelle occasioni – prosegue Cattaneo – ci siamo conosciuti meglio. Personalmente ho seguito anche le iniziative dell’associazione ‘Aiutiamo la paraplegia’, che lui seguiva con passione». E tra l’altro la famiglia di Regazzoni ha chiesto, per ricordare Clay, di fare offerte a sodalizi che sono impegnati nell’aiuto alle persone alle prese con lo stesso problema che aveva il pilota ticinese, che dopo l’incidente nel Gran Premio degli Stati Uniti del 1980 non ha più camminato. La famiglia, sul sito Internet www.clayregazzoni.com, ha indicato la Fondazione Internazionale di Ricerca in paraplegia Irp di Ginevra (c.c.p. 12-109-4, Pictet & Cie Banquires, conto Ch 32 0875 5056 6191 0000 0), o il Club Clay Regazzoni ‘Aiutiamo la paraplegia’ onlus c/c 46263091, Cassa di Risparmio Parma e Piacenza, Cab 33550-Abi 06230.

 

 

 

 

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