Testata: Il Cittadino.
Paullo Club Clay Regazzoni al centro delle attenzioni durante la cerimonia inaugurale della nuova unità spinale all’ospedale Niguarda di Milano. Cerimonia che ha coinciso con il ricordo del professor Alberto Zanollo, specialista in paraplegia venuto a mancare negli anni scorsi e grande amico del “Regazzoni” di Paullo, dal quale tra l’altro ha ricevuto per anni una parte dell’ammontare del celebre Grand prix della solidarietà destinato agli studi sulla paraplegia. Vale la pena di ricordare che il professor Zanollo era grande amico dello stesso Clay Regazzoni e alla sua memoria è stato intitolato il Centro per lo studio ed il trattamento della vescica neurogena e delle disfunzioni dell’area sacrale, sempre nell’ambito dell’unità spirale unipolare. Alla cerimonia erano presenti il direttore generale di Niguarda, Pasquale Cannatelli e Michele Spinelli, lo specialista che sta portando avanti il lavoro di Zanollo, oltre alla vedova del clinico scomparso e al figlio di Clay Regazzoni, giunto appositamente dalla Svizzera. C’era anche una delegazione del “Club Clay Regazzoni” guidata dal presidente Giacomo Tansini. Il professor Zanollo era urologo di fama internazionale e ha iniziato la sua formazione professionale proprio al Niguarda negli anni sessanta e settanta, maturando il suo interesse per i pazienti con lesioni midollari che all’epoca avevano un’alta morbilità e mortalità. Viene considerato un pioniere della neuro-urologia italiana ed è stato primario dell’ospedale di Magenta, dove ha fondato la sezione neurolesi a rischio urologico. Il suo discepolo, dottor Michele Spinelli, è invece attivo all’ospedale Niguarda con la sezione diretta da Tiziana Redaelli, lavorando al citato centro di studio che ha preso in carico in tre anni oltre mille pazienti, offrendo trattamenti all’avanguardia per le disfuzioni vescicali e sessuali dopo lesione midollare e neuropatie in genere. L’iniziativa inaugurale, oltre che un ricordo del professor Zanollo, ha voluto essere anche un reverente omaggio a Clay Regazzoni, campione del volante che, per anni, ha sostenuto la ricerca nel campo della neuro-urologia, mediante il club a lui intitolato, supportando l’attività del centro. (Antonio Leccardi)