Il “Regazzoni” dall’arcivescovo

Testata: Il Cittadino.

Paullo. Il presidente Tansini ha consegnato un dono nel corso del Natale degli sportivi

Paullo. All’edizione 2007 del Natale degli sportivi celebrato a Milano in un palazzetto “Palasharp” gremito all’inverosibile, c’era anche la delegazione del club Clay regazzoni, il celebre sodalizio di appassionati del grande motorismo che ama fare solidarietà concreta elargendo ogni anno ingenti contributi per la lotta contro la paraplegia. Guidava il gruppo di Paullo il presidente Giacomo Tansini e con lui c’erano Maria Pia Regazzoni, vedova dello sfortunato campione ticinese, primo sostenitore, in vita, del sodalizio paullese, la figlia di Clay, Alessia ed il consigliere Luciano Codazzi di Lodi. La delegazione è stata ricevuta, al cospetto di non meno di ottomila partecipanti tra dirigenti ed atleti, dall’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, al quale è stato donato in omaggio un prezioso orologio della collezione firmata a suo tempo da Clay Regazzoni: un soggetto rigorosamente di colore rosso, il colore della Ferrari, bolide che vide il pilota ricoprirsi di gloria. Il porporato ha ricambiato consegnando a Tansini e a Maria Pia Regazzoni una bella targa con lo stemma della diocesi di Sant’Ambrogio. «Ricevere un dono così prezioso da una figura mistica quale il cardinale Tettamanzi – ha sottolineato il presidente Tansini – ha rappresentato per tutti noi del Regazzoni club una emozione indefinibile e incalcolabile, senza scordare le parole dette dal presule nei nostri confronti e del lavoro che da anni stiamo svolgendo per combattere la paraplegia». Davvero un felice Natale per il club Clay Regazzoni, una spinta poderosa per continuare anche nel 2008 a raccogliere fondi durante l’anno da assegnare al termine della stagione, nel corso del consolidato Grand Prix della Solidarietà, ai ricercatori che tentano di combattere la paraplegia. Un modo per aiutare gli ammalati e per ricordare il pilota ticinese, recentemente scomparso in un incidente automobilistico. (Antonio Leccardi)

 

 

Pubblicato in Rassegna stampa.