Rombano i motori: la solidarietà viaggia sulle auto da sogno

Testata: Il Cittadino.

Cadilana. Raduno benefico grazie al Club Clay Regazzoni

Cadilana. Le cicale friniscono già in questa giornata d?estate anticipata, ma a Cadilana chi le sente? Per l?intero pomeriggio di domenica per le vie della frazione di Corte Palasio si odono soltanto freni stridere, clacson che strombazzano, portiere che sbattono, sgommate e l?assordante “concerto” di una cinquantina di motori a scoppio, tanti quante le fuoriserie che hanno partecipato al “12° Gran Premio” di Cadilana. L?evento, organizzato dal Club Clay Regazzoni onlus, ha richiamato in paese appassionati e curiosi (lodigiani e non), uniti dalla passione per le quattroruote e dalla volontà di aderire al progetto più importante promosso dall?associazione, da sempre impegnata a sostenere la ricerca per la paraplegia. Il Gran Premio di domenica infatti, oltre ad allineare nel cortile dell?oratorio Maserati, Ferrari, Cinquecento e Alfa Romeo, è stata anche un?occasione per raccogliere fondi: con un?offerta di 5 euro i numerosi visitatori hanno potuto sedersi al fianco dei piloti e provare l?ebbrezza di una breve scampagnata a tutta birra, sotto gli occhi tolleranti della polizia locale. «A fine giornata abbiamo raccolto ben 6.600 euro – dichiara don Gigi Avanti, parroco di Cadilana e vicepresidente del Club Regazzoni -. In tutto sono stati effettuati 150 viaggi, ma le persone che hanno partecipato sono state molte di più: io stesso ho fatto numerosi giri a bordo di una Maserati e non ero mai da solo». Pigiati contro la bassa capotte di una spider oppure comodamente distesi sulla poltrona anteriore di una lussuosa Alfa d?epoca, l?emozione è la stessa: lo strappo dell?accelerazione, il vuoto d?aria ad ogni scalata e il vento caldo che si infila dal finestrino a scompigliare i capelli dei bambini come le cotonature delle nonne, tutti felicissimi – indipendentemente da genere ed età – della folle corsa. Un giro in campagna e poi di nuovo in oratorio, giusto in tempo per un altra scorribanda o per ammirare i modelli che, a cofano aperto, si crogiolano sotto il sole a picco in attesa di prendere di nuovo la via del portone. «Quest?anno siamo partiti bene, sono molto soddisfatto», è il bilancio di don Gigi che, per niente pago del successo ottenuto, è già in procinto di scendere di nuovo in pista, e non si tratta di semplice metafora, a favore della solidarietà. (Silvia Canevara)

 

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