Testata: Il Cittadino.
Corte Palasion In programma per reperire fondi anche raduni motoristici e una due giorni culturale a Tavazzano Corte Palasion Servono fondi per le cure al bimbo affetto da paralisi cerebrale
Corte Palasio Sono già a disposizione 4mila euro per aiutare il piccolo Fabio Muroni. Il bambino di 3 anni, colpito dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia, e da una paralisi cerebrale, ha bisogno di andare in Florida almeno sei mesi, per farsi curare. Per questo è partita una campagna di solidarietà che vede come garante la parrocchia di Cadilana e il parroco don Luigi Avanti. «Siamo impegnati su diversi fronti per aiutare il bambino – spiega il sacerdote -; il primo giugno ci sarà un raduno di tuning, stiamo lavorando insieme alla Pro loco. Una coppia di San Colombano sta organizzando, invece, una gara di torte, in collina e a Cavenago. Poi ci sarà il raduno del 30 maggio, il ?recall of the bikers? organizzato da Simone Nervi, alle 21, lungo la tangenziale di Lodi, nel parcheggio del T-Jane american pub. Ieri, la mamma di Fabio, Michelina, mi ha portato una donazione di 500 euro. Altri passano di qua e mi danno i soldi da versare sul conto che è stato aperto alla Banca di credito cooperativo di Corte Palasio (Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295). Siamo arrivati a 4mila euro. Il fatto che sia la parrocchia a gestire il conto dà la possibilità anche alle ditte di fare le donazioni, avere in cambio la ricevuta e riuscire a scaricarle nella dichiarazione dei redditi. Anche gli ?Amici di serena?, poi, si sono impegnati a raccogliere i fondi per Fabio». Tra giugno e luglio, si svolgerà una manifestazione con il sosia barasino di Vasco Rossi. Giulio Cavalli, invece, attore lodigiano e direttore artistico del teatro Nebiolo di Tavazzano, ha già programmato una due giorni interamente dedicata a Fabio. Si parte il 7 giugno, al Nebiolo, con la battitura all?asta di un quadro di Tiziana Felisi, l?artista che ha partecipato alla biennale di Roma. A fare da battitore sarà lo stesso Cavalli. Con le sue capacità affabulatorie, alla Paolo Rossi, cercherà di raccogliere più soldi possibile. E se per quella sera non è previsto alcun biglietto d?ingresso, ogni spettatore, per riuscire a lasciare la sala dovrà versare una cifra destinata al bimbo di Cadilana.?«Felisi – spiega Cavalli – ha deciso di donare la sua opera. I tecnici e la direttrice di sala, Stefano Maj e Paola Vicari, quella sera non prenderanno un solo euro. Rinunciano al loro stipendio e organizzano la manifestazione con me. Anche le persone che si esibiranno, come i musicisti dei due concerti in programma, non prenderanno nemmeno i rimborsi spese. La manifestazione poi proseguirà domenica pomeriggio, a partire dalle 16, in biblioteca. L?obiettivo è raccogliere il più possibile, lasciando da parte l?amore per sé e l?esibizionismo». Da oggi, sul sito del teatro www.teatronebiolo.org, sarà disponibile il programma della due giorni che verrà costantemente aggiornato. La mamma di Fabio è soddisfatta: «Abbiamo preparato delle scatolette da mettere nei bar – spiega -, mentre la Banca di credito cooperativo me ne ha chieste 10 da esporre nelle varie filiali della banca. L?obiettivo è partire per Caserta a settembre. Il 29 maggio lo specialista Gaudenzio Garozzo dovrebbe tornare dalla Cina. Fabio sarà sottoposto alla visita, poi inizierà la cura nel suo centro italiano. Al termine di questo periodo ci sarà la fase americana». L?Asl, intanto, ha già assicurato che potranno essere rimborsate almeno le spese mediche che si aggireranno sui 91mila euro per sei mesi.Cri. Ver.Corte Palasio L?obiettivo è spingere il cervello del piccolo Fabio Muroni a funzionare. Attraverso l?ossigenoterapia, l?agopuntura e la riabilitazione. Ad intervenire è il professor Gaudenzio Garozzo di Caserta, attualmente in Cina come responsabile di un progetto dell?Istituto superiore di sanità e del ministero della salute sull?ictus cerebrale in medicina tradizionale cinese. Il medico vuole salvare la vita al piccolo Fabio di Cadilana che non parla e non cammina ed è affetto dalla sindrome di West, una grave forma di epilessia. Fabio dovrebbe partire per Fort Lauderdale, in Florida, almeno per sei mesi. Però servono 97mila euro, alloggio compreso, almeno per questo primo periodo, ai quali si aggiungono il costo del biglietto aereo e il vitto dei genitori. Una bella cifra, ma la solidarietà dei lodigiani si è già messa in moto. Al momento, infatti, non è possibile dire se dopo i primi sei mesi Fabio dovrà tornare ancora in America e continuare il trattamento. Allora serviranno altri soldi. Il parroco don Luigi Avanti, ieri ha aperto un conto corrente presso la Banca di Credito cooperativo laudense di Corte Palasio, intestato alla parrocchia. Numerose le telefonate e le mail arrivate alla redazione e al sacerdote per avere informazioni su come aiutare la famiglia, a partire dagli Amici di Serena all?associazione ?Assistenza sanitaria. Infortuni e invalidità permanente da malattia? di Milano. I vigili del fuoco stanno organizzando una mega manifestazione a giugno per raccogliere fondi e anche Simone Nervi, l?elettrauto di San Colombano vorrebbe organizzare la tradizionale manifestazione del 30 maggio con le auto e le moto americane a favore di Fabio. «Mi farebbe piacere – commenta Nervi – sono papà anch?io da un anno». Un bambino «affetto da paralisi cerebrale – commenta Garozzo – è un paziente considerato gravissimo dalla medicina occidentale. Non esistono cure e il trattamento farmacologico tende solo ad attenuare la sintomatologia (attacchi epilettici, incapacità a controllare feci ed urine, incapacità a controllare la colonna vertebrale e il capo, difficoltà nella deglutizione, afasia o disfasia, spasticità e altro). Non essendoci una cura perché la medicina non riesce ad avere nessun controllo sul cervello danneggiato, si ritiene che questi bambini non possano avere un futuro roseo. Da più di vent?anni mi occupo di medicina tradizionale cinese anche essendo un medico occidentale e insegnando alla Sapienza di Roma. La paralisi cerebrale esisteva già millenni fa e i cinesi la curavano con ottimi risultati. Il compito nostro non è solo cercare di eliminare i farmaci che questi bimbi sono costretti ad assumere per controllare la sintomatologia patologica, ma anche cercare di spingere il cervello a funzionare nuovamente. Questo la medicina tradizionale cinese molto spesso riesce a farlo. Ciò dovrebbe portare in anni di trattamento a recuperare parte del tempo perso, a non effettuare nessun trattamento curativo se non uno sintomatico (quello occidentale)». In Italia si potrebbe fare tutto, ma dopo lo scoppio di due camere iperbariche ad ossigeno, queste da noi sono vietate. E poi l?Asl qui non permette più di un?ora al giorno di fisioterapia intensiva. Ecco allora la necessità di inviare i pazienti in America, spiega Garozzo. «Normalmente – aggiunge il medico – i bambini che io tratto tornano in Italia per un certo periodo in modo che io li possa controllare e trattare, visto che conosco bene la medicina tradizionale cinese. Noi cerchiamo e cercheremo di far recuperare a Fabio tutto il possibile. Per qualche bimbo ci siamo riusciti e ci stiamo riuscendo, ma non sempre tutte le ciambelle riescono con il buco. Speriamo che il nostro impegno e quello dei colleghi americani possano regalare a Fabio e alla sua famiglia la felicità che si meritano».Per collaborare nella corsa alla solidarietà ecco le coordinate internazionali (Iban) del conto: codice paese: IT,; Cin Iban: 90; Cin Bban: R; Abi 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Coordinate bancarie nazionali, Bban: Cin Bban: R; Abi: 08794; Cab: 33040; conto: 000000515295. Specificare nella causale che si effettua una donazione per Fabio. (Cri. Ver.)