Maria Teresa Ruta ha abbracciato Fabio: «Lotteremo per lui»

Testata: Il Cittadino.

Tiene in braccio Fabio Muroni teneramente, Maria Teresa Ruta. Lo fissa dolce, e allarga quello che il compianto Sandro Ciotti, suo compagno d’avventura per 5 edizioni della Domenica Sportiva, aveva definito «il sorriso che non conosce confini». E Fabio ricambia. È stanco, il bimbo di Cadilana, dopo la recente visita a Caserta, dove da settembre intraprenderà il semestre di cure propedeutiche alle costose terapie negli States che cercheranno di sottrarlo alla sua grave malattia neurologica. Ma con quella signora bionda giunta apposta per lui a Lodi su invito dei vigili del fuoco sembra trovarsi a suo agio. «Ci capiamo con gli occhi», gli sussurra la nota conduttrice televisiva, carezzandogli le ciocche. E anche mamma Michelina e papà Vittorio sorridono, speranzosi di aver trovato una nuova “alleata” capace di allargare oltre il Lodigiano il cordone di solidarietà necessario per trovare i tanti soldi (circa 300mila euro all’anno) indispensabili per le cure. La radiosa Maria Teresa Ruta, intanto, continua a cullare Fabio. Maglietta a righe, scarpe sportive e calzoni bianchi, cappello stile cowgirl e borsetta rossa modello “innaffiatoio”, s’informa sulle origini della vicenda e sulle sue prospettive, spiegando cosa l’ha portata a incontrare la famiglia Muroni: «Sono qui per la serata della Croce rossa a Orio Litta: avendo lavorato tanti anni al ministero della Sanità ci tenevo moltissimo – racconta la conduttrice -. Alcuni amici di Canale 5, però, mi avevano segnalato la storia del piccolo, così ho detto: “Prima passo a salutare Fabio!». Sa dell’iniziativa solidale intrapresa da don Avanti, parroco di Cadilana, e di potersi fare portavoce anche nel mondo dello spettacolo della sottoscrizione per la raccolta fondi: «Sono venuta a capire com’è la situazione: ora vedremo in quale modo unirci a questa cordata di amici – promette -. La diagnosi si deve trovare: dobbiamo lottare affinché una volta cresciuto possa integrarsi normalmente». Impagabili nuovi “angeli custodi” di Fabio, i pompieri fanno dono al piccolo di due giocattoli e a Maria Teresa di un orologio del corpo dei pompieri, di una foggia di berretto in metallo e di un mazzo di fiori. Poi dedicano agli astanti un’esibizione , calandosi dai 30 metri dell’autoscala. Il comandante Giuseppe De Rossi li ammira orgoglioso: «Quando domenica scorsa sono arrivato all’Isola Carolina per “Pompieropoli”, ho guardato quello che avevano realizzato e ho detto “sono senza parole”. Molti erano liberi dal servizio: l’hanno fatto solo per amore, perché sono fatti così». (Alberto Belloni)

 

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